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Settembre 2007

Derek è seduto sui gradini della scuola, in pausa pranzo, mentre tutti gli altri sono ancora in mensa. Ha un terribile mal di testa e non ha voglia di stare in un posto chiuso e affollato, pieno di ragazzini urlanti. 

Ormai è l'ultimo anno, poi andra al college, fuori da quella cittadina, e non vede l'ora. 

Sta per dare un morso al panino, quando sente la porta alle sue spalle spalancarsi e almeno una decina di ragazzini riversarsi nel cortile. 

"FAGLI VEDERE COSA SAI FARE!" urla quello che sembra essere un primino, con la mascella storta e un sacco di capelli. 

"Sei solo una femminuccia!" urla, invece, un suo compagno di squadra. Derek li odia tutti. 

Segue il loro sguardo e vede che, al centro del cortile, nel posto in cui pende il canestro che usano durante la ricreazione e non per gli allenamenti, ci sono due ragazzi. 

Uno è Jackson, secondo anno, tutto spocchia e arroganza. In fondo è un bravo ragazzo, ma lì ha la nomea del bullo palestrato e non fa nulla per smentirla. L'altro, invece, Derek non l'ha mai visto. Dev'essere del primo anno: un ragazzo esile, con la testa quasi pelata e due occhioni enormi. 

Derek si gira alla sua destra, Erica si è appena seduta al suo fianco, reggendo un succo di frutta. 

"Cosa sta succedendo?" le chiede. 

"Jackson ha detto che è il migliore coi canestri e Stiles gli ha detto che lui riuscirebbe anche a farne uno da tre punti."

"Tutto questo per un canestro? Mi hanno mai visto giocare?" chiede e la ragazza gli dà un colpetto sul braccio. 

"Stiles dice di poterlo fare danzando. Guarda!" 

Derek si gira e vede Jackson che ha appena fatto partire una musica col cellulare. Stiles gli sta dicendo qualcosa, ma Derek non lo sente. Poi il ragazzo prende un pallone e lo lancia fortissimo contro la terra, facendolo saltare altissimo. Mentre il pallone vola, Stiles comincia a muoversi. 

Derek non ha mai visto nessuno ballare così da vicino, al massimo nei programmi televisivi. Nel mentre che il pallone ritorna e batte due volte sull'asfalto, Stiles ha fatto salti, piroette e ora sta... danzando praticamente con la palla. 

Se la passa tra le mani, in un misto di basket e ballo, Derek si rende conto che ha anche gli occhi chiusi, solo quando lancia verso il canestro. 

E fa un canestro da tre punti. Il silenzio è quasi palpabile, fino a quando il cortine non esplode in un boato di grida e applausi. 

"Ancora qualcosa da ridire sulla danza, Jackie?" Derek lo sente gridare, per sovrastare le voci. Sa di avere la bocca spalancata e Erica non manca di farglielo notare. 

"Stai per sbavare, Derek."

Lui la guarda male. "Sono solo stupito."

"Dal ballo, dal canestro, dagli occhioni da cucciolo o dal suo culo?" 

E Derek non sa rispondere. 



Febbraio 2008 

"Ehi, ragazzino. Hai deciso cosa rispondermi?" 

Derek si ferma di fianco all'armadietto di Stiles, mentre lui sta prendendo i libri per l'ora dopo. Gli ha parlato la prima volta al ballo di NAtale, dopo averlo visto ballare al centro della pista. 

Stiles era vestito di bianco e di blu e aveva danzato sulle note di Last Christmas. Una versione molto lenta, che Derek non aveva mai sentito, ma poco gli era importato della musica. Stiles, pur essendo da solo in pista, aveva riempito ogni spazio (e anche la mente di Derek). Si muoveva leggero, faceva salti che nessuno avrebbe potuto fare e Derek, appena lui aveva finito, gli si era avvicinato. 

365 Sterek (2)Hikayelerin yaşadığı yer. Şimdi keşfedin