#297

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Derek non sa se sta impazzendo o cosa. 

Sono tutti al loft per una riunione del branco. Peter è tornato solo per dire a tutti che sta arrivando un branco di esseri sovrannaturali che lui stesso non ha ben identificato, e che questi vogliono la testa dell'Alpha Hale. 

Derek sa che dovrebbe essere preoccupato, che dovrebbe prendere parte alla discussione, che è la sua la vita in pericolo, ma non ci riesce. 

Vede Scott discutere con Peter, Cora mangiucchiarsi le unghie e Lydia sfogliare volumi su volumi, ma la sua attenzione è catturata tutta da Stiles. 

Non proprio Stiles, ma una sola singola parte del suo corpo: le sue mani. 

Quel pomeriggio l'umano è arrivato lì, ha lanciato lo zaino per terra, si è seduto al tavolo e ha iniziato a pensare, a fare congetture, a cercare di capire come salvargli la vita. E Derek lo ringrazia, certo, ma è distratto dalle sue mani. 

Precisamente è distratto da quel fottuto smalto rosso che Stiles ha deciso di mettere quel giorno per chissà quale assurdo motivo. E Derek ha sempre pensato ch eil rosso gli stesse bene, ma non ha mai nemmeno immaginato a quanto potesse stargli bene quel preciso rosso. Sulle unghie. In contrasto con la pelle bianca, le dita lunghe e i suoi gesti frenetici mentre parla. 

Anche ora sta parlando e sta gesticolando, ma Derek fissa solo le sue man-

"DEREK! STO PARLANDO CON TE! STO CERCANDO DI SALVARTI IL CULO!" urla Stiles e Derek riesce a guardare i suoi occhi. 

Anche quelli sono rossi, ma non di un rosso piacevole. Sono stanchi, arrossati, circondati da scure occhiaie che contrastano in modo del tutto diverso dal rosso con la sua pelle bianca e perfetta. E Derek si sente in colpa, come sempre, perché gli fa del male. 

"Lo so e vi ringrazio" dice, rivolgendosi a tutti. "Ma abbiamo un piano. Mi faccio trovare da solo e vediamo cosa vogliono."

La risata di Stiles rompe il silenzio. "Bravo, bel piano del cazzo! Pensi che io possa lasciarti fare da esca per un branco di chissà cosa, razza di deficiente? Pensa che possa mettere a rischio la tua vita come se non mi importasse di te?" 

La stanza piomba nel silenzio, mentre Derek si alza e si avvicina a Stiles, ancora seduto al tavolo. 

"Sono io che metto a rischio la mia vita e lo faccio per il mio branco."

Stiles si alza di scatto, le mani sul tavolo. "Rischi la vita per il tuo branco, bravo, molto nobile. Ma ti sembra corretto per il tuo compagno, rischiare di morire e distruggerlo?" 

Derek sente il proprio cuore mancare un battito. 

Stiles sa? Come è possibil-

"Non sono idiota quanto te. So leggere i segnali, conosco le storie su voi lupi e, per inciso, sento il tuo odore anche se sono un umano. Così come so che prima non mi hai ascoltato per nulla, perché eri troppo preso a fissarmi le mani. Se non fosse stato così, ora sapresti che ho un piano, un buon piano e che ti salverò, fosse l'ultima cosa che faccio!" 

Quando Stiles finisce di parlare, del rosso ha colorato anche le sue guance, a causa del fervore. Derek lo guarda e non sa cosa dire. 

"Dovresti baciarlo, nipote. Almeno questo credo tu sia capace di farlo, anche se è Stiles quello più sveglio." 

Peter lo dice afferrando Scott, Isaac e facendo un cenno a Lydia, conducendo tutti fuori dal loft. Quando la porta si chiude, Derek prende le mani di Stiles tra le sue. 

"Perché l'hai messo?" chiede, toccando le sue unghie laccate. 

"Perché mi serviva la prova del nove. Avevo sentito che effetto aveva fatto la mia felpa rossa la scorsa settimana, ho solo osato un po'." 

Derek sorride, poi intreccia le dita a quelle del ragazzo, tirandoselo contro e abbracciandolo. 

"Spiegami come mi salverai la vita, ragazzino. Ora ti ascolto e mi fido di te."




La parola era "SMALTO". 

Scusate se ieri non sono riuscita ad uscire la storia, ma era il mio ultimo giorno di ferie, sono tornata a casa e ho riposato. Domani si riprende a lavorare! 

365 Sterek (2)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora