365 Sterek (2)

#285

"Papà, quel tignore dice che è tio Pitter!" 

Stiles alza lo sguardo su suo figlio, il cuore a mille. Si è distratto un attimo, mentre Robbie era con Frank e sua mamma e ora suo figlio è corso da lui. 

"Quale signore, cucciolo?" chiede, guardandosi intorno. 

"Quello!" risponde il bambino, indicando una panchina a destra. E lì, ovviamente, è seduto Peter Hale. 

"Cucciolo, che ne dici se vai lì con Frank e la sua mamma e io parlo con quel signore?" chiede, carezzandogli una guancia. Robbie annuisce e corre via. Stiles prende un respiro e si alza. 

"Cosa vuoi, Peter?" 

"Avrei voluto sapere di essere diventato zio, prima di tutto. E poi che tu dicessi a mio nipote che  è diventato padre...vediamo... tre anni fa, direi." 

"Due e mezzo."

"Siediti, Stiles."

Stiles nota il cambio repentino del tono di voce. Peter è davvero serio, quindi si siede, continuando a guardare verso Robbie. 

"Come mai non sapevo della relazione tra te e mio nipote?" 

Stiles sbuffa. "Perché non era una relazione. Gli ho detto di amarlo quando lui ha deciso per l'ennesima volta di andarsene a fare una missione suicida con Braeden. Lui mi ha detto di ricambiare, che però aveva paura di farmi male, di ammazzarmi o chissà cosa."

"E siete comunque finiti a letto, a quanto vedo."

"Perspicace, Hale."

Restano in silenzio, anche Peter guarda Robbie. 

"Gli somiglia anche tanto."

Stiles sorride. "Somigliare è un eufemismo. Sono identici, Peter. Occhi, cruccio, capelli. Lo si capisce anche senza sentirne l'odore chi è il padre."

"Devi dirglielo. Fidati di me, ne sarebbe felice."

"Fidarmi di Peter Hale?" 

Peter alza gli occhi al cielo. "Ho imparato a volr bene alla mia famiglia. E Derek ne fa parte e, beh, ora anche voi due. E so Che mio nipote, anche se è idiota, non ti ha mai dimenticato. Così come sapevo che ti amava, già quattro anni fa."

"Quattro?!" 

Peter ride. "Eppure credevo fossi quello più intelligente."

Restano qualche altro secondo in silnzio, poi Peter si alza. "Io ora vado. Se ti interessa, chiama questo numero e chiedi di lui."

Stiles guarda il biglietto da visita. "New York?" 

"Sì, ragazzino. Siete vicini e nemmeno lo sapete. Anche lui è qui." 

"Papi! Cosa hai in mano?" 

"Tesoro, ho appena chiamato questo numero. Domani abbiamo un appuntamento con un amico di papà. ti va?" 

"Amico 'impatico?" 

"Sì, a modo suo lo è. Con te lo sarà di sicuro. Dai, andiamo a preparare la cena." 

(Ore 20:12) Me l'ha detto. Saggia decisione. E' agitato anche lui. PH

(Ore 20:15) Spero di aver fatto bene a fidarmi di te, Peter. SS

La parola era "ZIO".