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"Non hai un'anguria sotto la maglia, vero?" 

Così Stiles aveva esordito, appena l'aveva incrociata per strada. Camminava nella direzione opposta alla sua, un sacchetto della spesa nella mano destra, occhiali da sole e capelli sciolti mossi dal vento. Capelli rosso fragola sciolti e sempre perfetti. 

Lydia si era bloccata, appena l'aveva visto e Stiles aveva potuto leggere prima terrore e poi un enorme dispiacere sul suo volto. Quindi non ci aveva messo più di tre secondi a capire tutto. Lei è pur sempre la sua migliore amica, o, almeno, lo era stata fino a otto mesi prima, quando era sparita. 

Quella sera erano entrambi ubriachi, tristi ed era successo. Stiles era disperato perché Derek era partito per l'ennesima volta e per l'ennesima volta non era riuscito a dirgli che lo amava. Lydia era appena tornata da Parigi, dove aveva incontrato Jackson che non vedeva da almeno quattro anni. Si erano sempre sentiti e anche sempre amati senza dirselo più e lei era convinta lui fosse a Londra. Non aveva avuto il coraggio di chiamarlo dall'altra parte della strada, terrorizzata da un possibile rifiuto e ora ne era terribilmente pentita. Si sentiva arrabbiata con se stessa, perché lei era Lydia MArtin, non poteva essere così cagasotto, 

Quindi si erano trovati a casa di lei, con un bel po' di bottiglie di alcool e il pensiero che "se riuscissimo ad amarci, noi non ci faremmo mai del male". Ed era successo. L'avevano fatto ed era anche durato pochissimo, perché entrambi erano troppo scossi e troppo immediatamente pentiti. La mattina dopo si erano anche svegliati insieme, ne avevano parlato, ne avevano addirittura riso. Solo che, tre settimane dopo, Lydia era sparita. Semplicemente aveva cambiato numero, città e Stiles non era riuscit a contattarla in nessun modo. Lei gli aveva fatto dire da Scott che stava bene, di non preoccuparsi, poi più nulla. 

Stiles non si era comunque mai arreso, ma invano. Quindi, ritrovarsela ora davanti, con quello sguardo, aveva reso tutto decisamente più limpido. 

Quindi ora sono seduti ad un bar, un succo di frutta davanti ad entrambi e gli occhi lucidi. 

"Mi dispiace" ripete lei per l'ennesima volta. Stiles le sorride, scringendole una mano. 

"A me dispiace solo perché non ti sono stato vicino questi mesi" dice. "Sai che sarei stato al tuo fianco, sai che voglio esserlo anche ora." 

Lydia abbassa lo sguardo, ma sembra più calma. "Non avresti avuto modo di avere quello che hai ora, saresti stato troppo preso da...lei. Sono felice che, invece, tu stia bene. Come è successo?" 

Stiles arrossisce. "Scott?" chiede. LEi annuisce. 

"Me l'ha detto qualche mese fa, tre credo."

"Derek è qui da quattro mesi. E' qui per me, ci credi? Me lo sono ritrovato fuori casa, con un girasole tra le mani e la coda tra le gambe. Ha detto di aver sempre saputo dei miei sentimenti e di avermi sempre ricambiato e che... Ha detto che sono il compagno del suo lupo, Lyds!" 

Lydia sbarra gli occhi. "Tu...Cioè, quella cosa rarissima che succede ai mannari? Il suo unico compagno? Quello che i lupi scelgono per il resto della vita?" 

Stiles si commuove ancora di più quando vede gli occhi della sua amica riempirsi di lacrime di gioia. "Mh mh, proprio quella roba lì." 

"Ed è vero anche che...che voi, ecco, che tu. Puoi avere dei figli, Stiles?" bisbiglia, per non farsi sentire dalla cameriera vicina. 

Stiles tira fuori il portafogli dalla tasca, estraendone una piccola foto quadrata, passandogliela. Lydia sembra trattenere il respiro. 

"Tu..."

"Sono di sei settimane" risponde, sorridendo luminoso. Lydia ora piange per davvero. 

"Dio, Stiles, sono così felice per te. Non riesco nemmeno a spiegarti a parole quanto! E per Derek, che si merita te e il vostro bimbo e sapevo che sarebbe successo qualcosa di meraviglioso nella tua vita. Doveva per forza essere così!" 

Stiles le stringe di nuovo la mano. "Anche lei è qualcosa di meraviglioso per me e, se tu vuoi, io voglio esserci. Voglio essere il suo papà e il tuo migliore amico, Lyds." 

Lydia sembra non riuscire più a trattenere le lacrime. "Un mese dopo averlo scoperto, sono andata da Jackson e gli ho detto tutto. Di lei, di te e di me che non ho mai smesso di amarlo. Lui è da quel giorno che mi urla contro di venire da te, di dirti tutto e di permetterti di essere suo padre." 

"In fondo, Jackie ha sempre avuto un buon cervello." 

"Sarà complicato, Stiles."

Stiles sorride. "Solo se gli permettiamo di essere complicato. Siamo adulti, siamo intelligenti e lo saranno anche i nostri figli. E lo sono i nostri compagni. Derek vizierà lei e questo fagiolino allo stesso modo, così come farà di sicuro Jackson. Possiamo farcela, lo sai." 

Lydia si asciuga le lacrime, poi si passa una mano sulla pancia, in una tenera carezza. 

"Mi sei mancato così tanto, Stiles. E hai ragione, ce la faremo." 





La parola era "ANGURIA". 

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