Ice & Fire ☞ {D.M.}

PROLOGO

Sara McFire era una bellissima ragazza di diciassette anni: era di statura medio/alta, il suo fisico era snello e formoso, i capelli erano lunghi fino ai fianchi, mossi e color castano ramato, i suoi occhi erano grandi e marroni con sfumature rosse quasi impercettibili e le sue labbra erano piene e rosee.
All'apparenza poteva sembrare una normalissima ragazza ma in realtà, dalla nascita era una strega. I suoi genitori erano maghi e avevano studiato alla scuola di magia e stregoneria di Hogwarts.
Erano ormai sei anni che Sara aspettava la sua lettera ma, sapeva bene che andare lì non era sicuro per lei. Il perché? Fin dalla nascita, si era scoperto che Sara possedeva dentro di sé dei poteri che nessun altro mago o strega avrebbe mai potuto avere: il primo consisteva nel poter parlare con piante e animali sia vocalmente che mentalmente e far fare loro ciò che voleva, mentre il secondo era possedere nel suo cuore uno dei quattro elementi naturali: il fuoco. Questa specie di fiamma si manifestava soprattutto nei momenti di forte rabbia o nervoso, i suoi occhi e i suoi capelli cambiavano colore diventando completamente rossi e un enorme potere prendeva possesso di lei. Se Sara non fosse riuscita a controllarla, la fiamma avrebbe ridotto in cenere ogni cosa con cui sarebbe venuta a contatto creando catastrofi di enorme portata.
La voce di questi poteri arrivò fino alle orecchie del mago oscuro più potente di tutti i tempi: Voldemort.
Estasiato e meravigliato da questo immenso potere, Voldemort decise di dare la caccia a Sara che a quel tempo non era altro che una neonata.
Quel mostro voleva impadronirsi del suo potere per poi, uccidere il suo rivale più temuto: Harry Potter, anche lui neonato. Per fortuna i signori McFire, avendo saputo da un amico la terribile notizia, decisero di portare Sara nel mondo dei babbani dove Voldemort non avrebbe mai potuto trovarla. Si inventarono dunque un nome falso e si stabilirono lì.
E fu così che Sara, crebbe in un mondo senza magia ma nonostante questo studiava e migliorava le sue doti magiche ogni giorno, fino a che il fato non bussò alla sua porta.