Capitolo 71.

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Passarono due settimane, Harry e Silente erano partiti alla ricerca del terzo Horcrux che, molto probabilmente, era il medaglione di Salazar Serpeverde.
Eravamo tutti molto in pensiero per loro, infondo Voldemort poteva essere ovunque: poteva aver messo dei Mangiamorte a guardia dei suoi pezzi di anima o addirittura, qualsiasi altro essere che si era alleato con lui.
Harry ci aveva detto che sarebbe tornato quella sera, con o senza Horcrux perciò, restammo in ansia tutto il giorno fino a quando Harry non ricomparì nella Sala Comune di Grifondoro a mezzanotte in punto.
Appena lo vedemmo, gli corremmo incontro e lo abbracciamo stretto, poi lo facemmo sedere su di una poltrona perché la sua faccia stremata e spaventata diceva tutto...
《 È falso...abbiamo fatto tutto questo e poi? Il medaglione è falso!》disse  con rabbia e frustrazione.
Ci mostrò il medaglione, era aperto e al suo interno c'era un bigliettino, Hermione lo prese e lo lesse ad alta voce.
《 Al Signore Oscuro, so che sarò morto prima che tu legga questo ma voglio che tu sappia che ho scoperto il tuo segreto. Ho rubato il vero Horcrux e intendo distruggerlo appena possibile. Affronto la morte, nella speranza che quando incontrerai il tuo degno avversario sarai di nuovo mortale. R.A.B.》
Ci guardammo tutti con aria interrogativa, chi diavolo era ora R.A.B? E poi, aveva davvero distrutto l'Horcrux?
Harry sospirò e si prese la testa fra le mani, Ginny si sedette accanto a lui sul bracciolo della poltrona e lo abbracciò piano.
《 Beh ragazzi, adesso è molto tardi perciò...che ne dite di indagare domani?》
Annuimmo tutto e dopo esserci dati la buonanotte, salimmo nei rispettivi dormitori. Arrivata nel mio, chiusi a chiave la porta e indossai il pigiama, mi sdraiai sul letto e pensai al medaglione...se questo era quello falso, dov'era quello vero? Sarebbero riusciti, Harry e Silente, a trovarlo?
Cosa potevo fare per aiutarli?
Mi arrovellai questi pensieri per tutta la notte fino a che, non mi addormentai stanca e con fiocco accanto al cuscino.
Il giorno dopo, finito di pranzare, raggiunsi Draco nel parco del castello.
Stavo pensando che forse lui poteva darci una mano, infondo era molto intelligente e furbo, magari poteva intuire o vedere qualcosa a cui noi non avevamo fatto caso.
Appena lo vidi, gli corsi incontro e gli gettai le braccia al collo baciandolo fino a che i polmoni non cominciarono a bruciare, infilai le dita trai suoi setosi capelli biondi e li strinsi tra le mie mani.
Lui mi teneva stretta per i fianchi e sorrideva sulle mie labbra, ad un tratto spostò una mano e la adagiò su una delle mie natiche...meno male che eravamo praticamente nascosti, dalla mia quercia preferita.
《 Draco!》dissi ridendo e arrossendo.《 Che c'è? Non posso più farti le coccole?》
Disse facendo una fintissima faccia da cucciolo che, mi fece sciogliere ugualmente. Scossi la testa e sorrisi, era sempre il solito.
《 Puoi farmi ciò che vuoi, sono tua.》《Ooh, quanto mi piace sentirtelo dire.》Mi baciò nuovamente ma poi, si staccò e guardò l'ora.《 Queste dannatissime lezioni ci tengono fin troppo separati, mi manchi ogni ora di più.》mi confessò sospirando amaramente.《 Lo so, anche tu mi manchi. Ogni volta che ci vediamo, mi sembra che siano passati anni.》
Ci sedemmo sotto la pianta, godendoci un pò quell'oretta in cui potevamo stare insieme.
Decisi, alla fine, di non dirgli nulla sulla storia di R.A.B., non volevo infrangere la promessa che avevo fatto ai miei amici e poi, non volevo coinvolgerlo in tutta questa storia.
Era meglio che, almeno lui, restasse al sicuro.
Ci raccontammo della giornata appena trascorsa, delle lezioni, dei compiti, dei soliti gossip che circolavano per la scuola...parlammo di ogni cosa che ci venne in mente e poi, purtroppo, arrivò il momento di separarci.
《 Draco, ora devo andare a studiare con gli altri...》《 No dai, devi proprio?》disse stringendomi a sé.《 Si amore, mi dispiace...gliel'ho promesso.》sospirò e mi baciò sulla guancia.《 E va bene, ti accompagno.》
Ci alzammo e ci avviammo verso il castello, il cortile era stranamente vuoto e questo ci avvantaggiava: nessuno dei due si sentiva ancora pronto per rivelare la nostra relazione all'intera scuola, era già stato un mezzo disastro con i miei amici, figuriamoci tutti gli altri.
Entrammo a scuola e ci avviammo in biblioteca, ovviamente staccati e facendo i finti tonti con tutti quelli che incrociavamo, una volta arrivati ci salutammo con un bacio profondo e molto dolce. Draco mi teneva strettissima con l'intenzione di non lasciarmi più andare, ma io dovevo aiutare gli altri a capire chi diavolo fosse questo R.A.B. perciò...mi staccai da lui di malavoglia e raggiunsi i ragazzi.
Passammo l'intera giornata con la testa china sui libri, provammo con ogni sorta di tomo antico sui maghi famosi e purosangue, provammo con medimaghi e magiavvocati, con auror e Mangiamorte, provammo con tutto ma...si questo strano tizio, non c'era traccia. Chi era costui che aveva scoperto il segreto di Voldemort? Forse un amico di Sielnte? Chi bramava la morte dell'Oscuro tanto da farsi uccidere?
All'improvviso, Edvige planò proprio sul nostro tavolo, si posizionò davanti al suo padrone e lo guardò. Harry, leggermente stranito, sfilò la minuscola pergamena legata alla zampa dell'uccello, gli accarezzò piano la testa e poi la lasciò volare via.
Srotolò piano il foglietto e lesse velocemente.
《 Ragazzi scusate ma...Silente mi vuole nel suo ufficio, ora. Ci vediamo dopo, in Sala Grande.》disse alzandosi e uscendo di fretta dalla biblioteca.
Chissà che aveva da dirgli Silente, magari qualcosa sul misterioso sconosciuto...ad un tratto, anche Ron si alzò dalla sedia e dicendo che ne aveva abbastanza, cominciò a posare tutti i libri. Io e Hermione lo seguimmo e una volta finito di mettere a posto, uscimmo dalla biblioteca.
《 Ragazzi voi avviatevi, io devo tornare un attimo in dormitorio. Ci vediamo dopo.》
Ron ed Hermione annuirono e stanchi, si avviarono verso la Sala Grande per la cena mentre io, mi diressi alla torre di Grifondoro per posare alcuni libri che avevo preso in prestito dalla biblioteca.
Durante il tragitto, ripensai a quanto ero stata fortunata...nonostante tutte le cose che mi stavano capitando, non avrei potuto fare una scelta migliore.
Hogwarts era la mia casa ora, avevo trovato degli amici splendidi e un ragazzo unico al mondo, mi sentivo bene e felice, non avrei potuto desiderare di meglio.
Ero quasi arrivata alle scale principali quando, sentii con chiarezza delle voci alquanto agitate, fuoriuscire dalla porta chiusa di una vecchia aula.
Mi avvicinai lentamente e accostai l'orecchio al legno consumato, quello che sentii mi fece desiderare ardentttemente di non essere mai arrivata lì...

P.O.V. DRACO

Dopo aver accompagnato Sara dai suoi amici, raggiunsi Blaise nella Sala Comune di Serpeverde e non sapendo come far passare il tempo, ci mettemmo a giocare agli scacchi dei maghi.
《 Te l'avevo detto che Sara ti avrebbe cambiato, amico.》il moro alzò lo sguardo verso di me e sorrise.
Quella ragazza era la fine del mondo ed io l'amavo così tanto che mi sarei fatto uccidere per lei, non avrei potuto vivere senza il suo meraviglioso sorriso, senza i suoi occhi che trasudavano determinazione e dolcezza, senza il suo profumo di fragole e cioccolato...sarebbe stato impossibile.
Sentivo di essere cambiato, sentivo di non essere più il Draco di una volta e sapevo perfettamente che era stata lei o meglio, l'amore che provavo per lei a farmi cambiare in questo modo così...bello.
Non mi importava più di nulla di tutto ciò che mi aveva insegnato mio padre, i pregiudizi non esistevano più, il freddo ghiaccio che circondava il mio cuore si era sciolto...per lei.
《 Già, e avevi fottutamente ragione.》
Blaise sorrise e mosse il cavallo sulla scacchiera, sapevo bene che anche lui ci teneva molto a Sara...ma d'altronde, chi non le voleva bene?
Stavo per muovere una delle mie pedine quando, un bellissimo gufo dorato con gli occhi verdi planò sul tavolo. Io e Blaise ci guardammo, nessuno dei due aspettava nulla perciò il mio amico Serpeverde prese l'iniziativa e fece per slegare la piccola pergamena attaccata alla zampa del volatile, ma questo lo beccò sul dito e si spostò verso di me.
Lo scrutai da cima a fondo di modo da riuscire a capire da dove provenisse ma, non mi sembrava affatto familiare.
Slegai il nastrino nero e la srotolai, lessi il contenuto e quando vidi chi era il mittente, per poco non mi venne un imfarto:

"Draco,
sono ad Hogwarts e devo parlarti.
Vieni nella vecchia aula di incantesimi, ti aspetto.

Lucius Abraxas Malfoy."

Mio padre...che diavolo ci faceva qui?
E che cosa doveva dirmi?
Dannazione, non si poteva mai stare tranquilli!


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