Capitolo 19.

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Sgranai gli occhi e spalancai la bocca, innamorato di me? Cosa?!
《 So che può sembrare strano ma...è così, dalla prima volta che ti ho visto.
Quando il capello parlante ti ha smistato in Grifondoro, per poco non urlai di gioia. Eri meravigliosa, sei meravigliosa. Avevo letteralmente preso una specie di ossessione per te: ti seguivo dappertutto, quando ti parlavo sentivo il cuore uscirmi dal petto e i tuoi occhi...quando mi guardavi ogni volta mi scioglievo, cavoli. Un mese fa, capii di essere innamorato di te e quando Ron mi disse che saresti venuta anche tu alla Tana, mi sono sentito il ragazzo più felice del mondo!
E ora sono qui, per farti una domanda...Sara McFire, vuoi essere la mia ragazza?》
Rimasi spiazzata, interdetta, pietrificata! Non riuscivo a rispondergli, le parole mi si erano bloccate in gola, il mio cervello si era improvvisamente atrofizzato.
Sentivo il mio cuore perdere battiti...io...io...non lo amavo!
Sapevo di piacergli ma, che fosse innamorato di me non era possibile.
Nemmeno mi conosceva a momenti!
Niente da fare, il mio cervello non riusciva a partorire una decisione.
Avevo lo sguardo perso nel vuoto, che diamine dovevo fare?!
Non volevo farlo soffrire ma, non volevo far soffrire neanche me stessa!
Lo guardai per qualche secondo, nei suoi occhi c'era tensione, paura, ansia...l'unica cosa, sbagliata, che mi venne in mente in quel momento fu...
《 Si.》
George mi abbracciò di slancio, felice come non mai. Io ricambiai debolmente...ma che avevo fatto?
Avrei dovuto dirgli che ci dovevo pensare, avrei dovuto rifletterci sopra, pensare a tutto e a tutti.
Sarebbe successo un putiferio, me lo sentivo.
Il rosso mi lasciò dei baci leggeri sul collo e sulle guance poi, mi guardò negli occhi e mi sorrise teneramente.
《 Ti amo.》disse, facendomi sentire una vera e propria schifezza.
Gli risposi con un sorriso e gli accarezzai i capelli. Lo guardai meglio e in fin dei conti, pensai che non era poi così male. Avrei potuto provarci, magari sarebbe rimasta solo una storia di in weekend o magari, sarebbe andata avanti per tanto tempo. Provare non costava nulla!
L'unica cosa che non volevo era farlo soffrire, era un bravo ragazzo e non se lo meritava.
Comunque, mandai al diavolo ogni pensiero, lo presi per le guance e lo baciai appassionatamente. Volevo passare un bel fine settimana e così sarebbe stato, senza ulteriori discussioni.
《 Allora, ti è piaciuta la giornata?》chiese, ancora un pò sconvolto per il mio bacio.《 Fantastica!》《 Sono le sei, è meglio che torniamo a casa o chi la sente mia madre!》
Ridemmo e ci alzammo, pronti per smaterializzarci. Molly si preoccupava così tanto! Sicuramente, avrebbe strozzato George se non ci fossimo presentati per cena. 
Afferrai la sua mano e in men che non si dica, ci ritrovanmo alla Tana.
Quando entrammo, notammo che non c'era nessuno all'entrata, né in cucina né in salotto.
Salimmo al piano di sopra e li trovammo tutti in camera dei signori Weasley, intenti a guardare degli album di fotografie.
《 Già...e qui è quando Ron si scolò un intero bicchiere di vino elfico e finì per ubriacarsi! Aveva soltanto otto anni, mio Dio fu esilarante!》
Tutti risero mentre Ron, borbottava parole non molto carine contro la sorella.
《 Ragazzi siamo tornati!》disse George, facendo voltare tutti.《 Ecco la coppietta dell'anno!》esclamò Fred.《 Bentornati ragazzi, volete qualcosa di caldo da bere?》《 Oh no grazie mille signora Weasley! Io preferirei andare a riposarmi un pò, vi dispiace?》《 No, assolutamente.》risposero un pò tutti.《 Beh, allora a dopo!》dissi salutandoli.《 Vieni, ti accompagno.》
Entrammo in camera mia, posai la borsetta sul comodino, appesi il giubbotto all'attaccapanni e mi sedetti sul letto esausta.
《 Beh, ti lascio riposare ora. Grazie per la bellissima giornata Sara.》《 Grazie a te George e poi, la giornata non è ancora finita.》
Dissi sorridendogli, lui mi diede un leggero bacio sulle labbra e poi se ne andò.
Mi sdraiai sul letto e fissai il soffitto, perdendomi nei miei pensieri. Cavoli, che giornata! Non mi aspettavo affatto che succedesse tutto quello! Sperai che andasse tutto bene...appena chiusi gli occhi, per un istante mi passarono davanti gli occhi gelidi di Malfoy.
Mi ricordai dei suoi baci, delle sue carezze, dei suoi gesti sensuali ma allo stesso tempo, dolci. In quel momento, avvertii una sensazione che non avrei dovuto sentire con lui...le farfalle nello stomaco. Mi sentivo strana e sapevo che era tutto sbagliato ma...quelle sensazioni mi piacevano.
Ma Malfoy era perfido, crudele, spocchioso, fin troppo orgoglioso e razzista. Mi aveva trattato tanto dolcemente, solo per una notte di sesso. L'odio nei suoi confronti aumentava, ogni volta che lo pensavo.
Mi faceva schifo. E anche se con George non avevo provato le stesse cose, lui era completamente diverso: era buono, dolce, simpatico, divertente, romantico e gentile. Mi piaceva e anche se questa cosa non avesse funzionato, sapevo che saremmo rimasti ottimi amici.
I miei pensieri, vennero interrotti da un insistente bussare alle porta.
Non avevo la minima voglia di alzarmi così, dissi semplicemente《 Avanti!》.
Un uragano dai capelli rossi spalancò la porta per poi, venire a sedersi accanto a me.
《 Allora? Mi dirai tutto non è vero? Com'è andata? Cosa avete fatto?》《 Calma Ginny! Una domanda alla volta, così mi mandi in confusione.》dissi ridendo.《 Sono tutta orecchi.》
Le raccontai tutto per filo e per segno, non tralasciando nulla. Ormai era praticamente la mia migliore amica, le raccontavo tutto...a parte di Malfoy ovviamente. 
Lei mi ascoltava con grande attenzione, non lasciandosi sfuggire niente. Ogni tanto vedevo i suoi occhi illuminarsi per poi tornare normali, emetteva graziose risatine e gridolini isterici. Era felice e anche io lo ero.
Appena le dissi del bacio e della dichiarazione di George, cacciò un urlo che mi fece spaventare e senza chiedermi cosa provassi io, come se lo desse per scontato, corse di sotto urlando a tutti la bella notizia.
Mi sdraiai nuovamente sul letto pensando che Ginny, era davvero imprevedibile. Non feci nemmeno in tempo a dirle che io non lo amavo ma che, per ora, era solo attrazione fisica, una cotta più o meno.
Poco dopo, udii la signora Weasley chiamarci per la cena, scesi assieme ad Harry e ad Hermione che, per fortuna, non mi fecero domande.
Arrivati in cucina, ci sedemmo ognuno ai propri posti solo che sta volta, affianco a me c'era George.
Molly sorrise compiaciuta e ci guardò dolcemente.
《 Aaw siete davvero bellissimi!》
Io arrossii fino all'inverosimile mentre George, da sotto il tavolo mi afferrò la mano e la strinse leggermente. Cominciammo a mangiare e tra risate, discorsi e domande, finimmo la cena soddisfatti.
Con un colpo di bacchetta, aiutai la signora Weasley a sparecchiare e poi, salii di sopra con Ginny ed Hermione.
《 Sara! Ginny mi ha detto tutto. Congratulazioni! Siete una coppia fantastica!》《 Ma ci pensate ragazze? Ora siamo imparentate!》esclamò la rossa.《 Si, è una cosa stupenda!》
Dissi abbracciandole. Parlammo per un pò di tutti e tutto poi, quando appurammo che era quasi l'una di notte, decidemmo di andare a letto.
Ero stanchissima e difatti non ci misi molto per addormentarmi.
Il giorno dopo, fui svegliata da strani versi striduli e un rumore sordo, come se qualcosa avesse appena sbattuto contro un vetro.
Aprii gli occhi e guardai l'ora, erano le sei del mattino. Ma chi diavolo aveva avuto il coraggio di cercarmi a quest'ora? Mi guardai intorno assonnata, i miei occhi erano ancora mezzi chiusi, stavo quasi per rimettermi a dormire quando...quei versi assordanti tornarono a farsi sentire. Molto infastidita, mi alzai e tentai di capire da dove provenissero.
Mi avvicinai piano alla finestra quando Errol, il gufo degli Weasley, fece capolino da essa con una lettera nel becco. Gli diedi due buffetti sulla testa, presi la lettera e lo lasciai andare.
Sul retro c'era scritto: " Avviso.", la aprii curiosa e la lessi.

Bambina mia,
questa è una lettera d'avvertimento.
Domani te ne arriverà un'altra importantissima, devi leggerla da sola.
Appena torni ad Hogwarts, senza farti vedere, portala a Silente.
Sta attenta tesoro.
Ti vogliamo bene, Mamma e Papà.

Dopo cinque secondi, la lettera prese fuoco distruggendosi completamente.
Io, scioccata, fissavo le mie mani vuote. Cosa voleva dire questa lettera? Perché mi era arrivata proprio ora? Era successo qualcosa di brutto? Ma soprattutto, come facevano i miei a sapere che non ero a scuola?

Ice & Fire ☞ {D.M.} Where stories live. Discover now