Capitolo 57.

3.3K 164 8
                                    

Passarono due settimane e le lezioni con Hagrid e Fierobecco, purtroppo per me, giunsero al termine.
L'ippogrifo era riuscito in soli tre giorni, a farmi passare quasi del tutto la puara dell'altezza. Era stato molto docile e attento con me, Hagrid lo premiava con i soliti furetti stecchiti e lui ne era molto felice.
Oltre a superare le mie pauree, mi divertii molto con loro: era esilarante vedere il mezzo gigante correre dietro a Fierobecco perché gli aveva preso uno stivale.
Insomma, il mese di Gennaio passò in tutta tranquillità...ora veniva il bello.

Era martedì due Febbraio, alle due in punto sarei dovuta essere all'entrata della Foresta Proibita per le lezioni con Malfoy. Era molto tentata di mandare a quel paese Silente e le sue idee del cavolo ma mi trattenni, mi feci coraggio e uscii dal dormitorio.
In Sala Comune, incontrai Harry e Ron che mi dissero che sarebbero andati a Hogsmade con le ragazze e che, gli dispiaceva che io non potevo andarci a causa delle "lezioni con Hagrid".
Una volta salutati i miei amici, attraversai come un fulmine il quadro della Signora Grassa, percorsi altrettanto velocemente i corridoi del castello e quando arrivai alla meta, crollai seduta sull'erba fresca.
L'ansia mi stava divorando, non sapevo cosa avesse in serbo per me quella serpe maligna...e se avesse cercato di farmi del male?

P.O.V. DRACO

Raggiunsi, con il mio solito passo cadenzato ed elegante, l'entrata della Foresta Proibita. Le parole di Blaise fluttuavano ancora nella mia testa.
Dovevo dimostrarle che l'amavo, dovevo essere dolce e romantico...per Salazar! Io non avevo la minima idea di cosa volessero dire quelle parole! Bene, ero nei guai.
Mi guardai intorno in cerca di lei e quando la trovai, il mio cuore perse qualche battito: era seduta sull'erba, mi dava le spalle e si torturava una ciocca di capelli. Era bellissima.
Avrei voluto correre da lei, baciarla e farla mia ma sapevo che dovevo contenermi, altrimenti sarebbe andato tutto a quel paese.
Mi avvicinai piano, mi posizionati a circa un metro di distanza da lei e diedi il via alla giornata.
《 Ciao.》
La vidi sussultare e girare di scatto la testa verso di me, tentai di sorridere ma venne fuori una specie di ghigno mezzo storto.
Lei si alzò in piedi velocemente, si lisciò la gonna e poi mi guardò negli occhi.
《Ciao Malfoy.》
Un brivido di eccitazione scese lungo la mia spina dorsale, sentire la sua voce mi aveva scosso interamente.

Hai tutto l'occorrente?》chiesi il più gentilmente possibile.《 Si certo ma...》《 Cosa?》chiesi accigliandomi.
《 Ecco...io...c-c'è...vedi, è c-che...》
La vidi arrossire di colpo, ricominciò a torturarsi la solita ciocca di capelli e abbassò lo sguardo. Cos'aveva ora?
Oh Salazar aiutami tu!

P.O.V. SARA

Appena sentii la voce di Malfoy, mi resi conto che l'asfissiante giornata era cominciata. Ora però, avrei dovuto rivelargli la mia paura e  questa sarebbe stata la parte più difficile. Mi avrebbe preso in giro per il resto della vita, ne ero sicura.
In poco tempo, tutta Hogwarts avrebbe saputo di questa mia fobia e io sarei stata lo zimbello di tutti. Dannato Silente!
Balbettai delle parole incomprensibili e diventai completamente rossa. Il furetto mi guardava curioso e con un sopracciglio alzato.
《 Ehm...ecco...io...ho paura.》《 Cos...paura? Di me?》《 Ma fammi il piacere furetto! No, tu mi fai ridere.》presi un bel respiro.《 H-ho paura di volare ok?》
Ecco, avevo sganciato la bomba. Con il viso che mi stava per andare a fuoco guardai Malfoy che si conseguenza, mi fissava divertito.
《 Vuoi parlarmene?》chiese stranamente gentile.《 A patto che tu non mi prenda in giro.》《 D'accordo, sediamoci.》
Ci sedemmo sull'erba, nell'esatto punto in cui ero seduta io prima e cominciai a raccontargli la mia brutta esperienza con le scope.
Lui mi ascoltava serio, era strano che non avesse ancora fatto qualche battutina delle sue.
《...e da quel giorno, odio le scope.》dissi con un sospiro.《 Ora capisco perché ogni volta che avevi lezione con la Bumb, ti trovavo sempre o per terra o per aria mentre ti dimenavi come una pazza.》disse ridendo.《 Non c'è niente da ridere furetto!》
Lo sapevo, dannazione sapevo che sarebbe andata così!
Mi alzai da terra, appellai la mia scopa e lo guardai più seria che mai.
《 Sono pronta, vogliamo cominciare?》dissi seccata.《 Come desidera, madame.》disse ghignando.
Raggiunsi a passo di carica l'enorme distesa che c'era davanti alla casa di Hagrid, il furetto era dietro di me e rideva sommessamente. Dio che nervi! Che ci trovava di tanto divertente nelle tragedie degli altri, non lo sapevo.
Mi ferami in punto abbastanza lontano sia da Hogwarts che da tutto il resto, Malfoy mi raggiunse e si parò davanti a me, puntò i suoi occhi di ghiaccio nei miei e mi fece venire la pelle d'oca. Mi guardava come se mi volesse mangiare!
Mi strinsi nel grosso maglione di lana con il simbolo dei Grifondoro, tremai leggermente e abbassai lo sgaurdo.
Ad un tratto, sentii dei passi e vidi i piedi del biondino dirigersi vero di me...d'istinto chiusi gli occhi. Subito dopo, sentii qualcosa avvolgermi le spalle, aprii gli occhi e mi ritrovai con indosso il mantello enorme di Malfoy.
Alzai lo sguardo e me lo trovai a pochi centimetri di distanza, imprecai dentro di me per la strana voglia che avevo di baciarlo...ma che cavolo era?
《 Non dovevi vestirti così leggera, fa freddo. Potresti ammalarti.》disse serio come non lo avevo mai visto.
Sussurrai un grazie sommesso e cominciai a credere, che qualcuno avesse fatto un incantesimo di gentilezza al furetto. Da quando lui si preoccupava per me?
Una volta finita la scenetta di bontà improvvisa, si allontanò leggermente e cominciò la lezione.
《 Prima di tutto, se vuoi imparare a volare, devi stare tranquilla. Rilassati.》
Era una parola! Il suo sguardo penetrante mi metteva in soggezione, l'ansia che potesse farmi del male era pari all'infinito e io dovevo rilassarmi?!
《 Non ce la faccio, è più forte di me.》risposi.《 Cominciamo male, Grifoncina.》
Non feci in tempo neanche a registrare il nomignolo che aveva usato che, lo vidi avvicinarsi nuovamente. Sussultai quando mi afferrò entrambe le mani e le strinse leggermente.
《 Chiudi gli occhi.》sussurrò.
Io scettica non li chiusi e rimasi in guardia, aspettandomi uno dei suoi tiri mancini.
《 So che è complicato ma, devi fidarti di me.》
COSAAA?!! Supposi che stesse scherzando ovviamente. Come poteva chiedermi una cosa simile, dopo tutto quello che mi aveva fatto?!
Ritirai velocemente le mani e le nascosi nel mantello, indietreggiai di qualche passo e con calma, gli dissi ciò che pensavo.
《 Mi dispiace ma...non posso farlo. Io non mi fido affatto di te.》《 Non voglio farti del male, se è quello che stai pensando.》sbarrai gli occhi e schiusi le labbra.《 I-io...come posso saperlo? Non posso...io...》《 Ti prego, lascia che te lo dimostri ok? Se poi per te non dovesse andare bene il mio comportamento, lo cambierò finché non avrò quello che più ti aggrada. Facciamo così?》Lo guardai allibita per qualche istante, non riuscivo davvero più a ragionare come si deve.
《 Perché sei così...diverso adesso?》《 Beh è semplice: desidero che queste lezioni siano tranquille, non mi va di continuare a farci guerra perciò, gradirei una tua risposta.》
Allora era per quello che era diventato così...gentile?
Certo, da una parte aveva ragione. Nemmeno a me andava di litigare di continuo, anche perché altrimenti non avrei imparato nulla.
Però, c'era sempre una minuscola vocina nella mia testa che mi diceva di non fidarmi. Che dovevo fare?

Ice & Fire ☞ {D.M.} Where stories live. Discover now