Capitolo 93.

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Quando i miei piedi toccarono terra e riaprii gli occhi, mi resi conto che ci ero riuscita. Ero ad Hogwarts.
Mi guardai intorno e non vidi nessuno, ma d'altronde chi mai poteva esserci nella Foresta Proibita?
Mi incamminai verso la Sala Grande a passo svelto, non sentivo nessun suono e per strada non c'era nessuno. Che la guerra non fosse ancora cominciata?
Ad un tratto, una strana luce attirò la mia attenzione verso la torre di Astronomia e riuscii a scorgere la sagoma di Silente dall'enorme finestra. Sembrava stesse parlando con qualcuno e teneva le mani alzate davanti a sé, come se quel qualcuno lo stesse...minacciando.
Corsi dentro al castello intenta a raggiungerlo, trovai le scale dirette alla torre e le salii alla velocità della luce, poco prima di percorrere gli ultimi gradini però udii delle voci.
Mi fermai all'istante e tentando di fare il meno rumore possibile, arretrai di un passo e mi nascosi.
Rimasi in ascolto e riconobbi immediatamente la voce stridula di Bellatrix così, mi sporsi leggermente con la testa e ciò che vidi mi bloccò il respiro: il mio bellissimo principe delle Serpi stava puntando la bacchetta contro il nostro preside, tremava da capo a piedi e cercava di trattenere le lacrime.
Bellatrix si avvicinò pericolosamente a Draco e gli sussurrò qualcosa all'orecchio, lui la guardò per un istante e poi tornò a concentrarsi su Silente.
Inizialmente non capii cosa stesse succedendo ma poi, come un lampo, il ricordo mi tornò alla mente: i Mangiamorte avevano un piano per uccidere il vecchio preside e a quanto pareva, lo stavano mettendo in atto e Draco, in quanto "Mangiamorte", avrebbe dovuto sottostare agli ordini.
《 Avanti Draco! FALLO!》urlò la strega con gli occhi iniettati di sangue e la bacchetta stretta nel pugno destro.
Sapevo che lui non lo avrebbe fatto, voleva bene a Silente e sarebbe morto per proteggerlo. Ma la vera domanda era, perché il preside non faceva nulla per sistemare la situazione?
Vidi il mio principe serrare la mascella e lo sentii sospirare, la mano che reggeva la bacchetta si abbassò lentamente e tornò piano di fianco alla coscia destra.
A quel punto, Bellatrix prese Draco per un braccio e lo spostò bruscamente dietro di sé, posizionandosi proprio di fronte al preside.
《 Ora basta! Tu sei proprio come tuo padre, un inutile codardo! Devo fare sempre tutto io...》la vidi ghignare e sollevare la bacchetta.《 AVADA KEDAVRA!》
Poco prima che il lampo verde uscisse dalla punta della bacchetta della strega, io mi lanciai in avanti e corsi verso Silente.《 NO!!!》urlai in preda al terrore, non potevo lasciare che il nostro saggio mentore morisse quella notte. Avevamo bisogno di lui.
Mentre correvo incontro a Silente, fu come se il tempo rallentò in modo surreale: l'incantesimo era a metà strada quando riuscì a raggiungere il preside e a stringerlo fra le braccia, iniziai ad avvertire un bruciore proprio dove c'era il tatuaggio e quando guardai verso di esso, notai che stava brillando come non aveva mai fatto prima. Subito dopo, successe qualcosa che fu totalmente al di fuori delle mie capacità e conoscenze: la fiamma esplose dal mio petto e avviluppò entrambi, proteggendoci in un abbraccio caldo e indistruttibile.
Pochi attimi dopo, avvertii chiaramente l'impatto della maledizione contro la mia schiena, fu come se qualcuno mi avesse tirato un calcio proprio in mezzo alle scapole...
Grazie a Merlino, l'anatema rimbalzò contro la barriera che si era creata e fu così che la fiamma ci protesse da morte certa. L'unico problema fu che, l'impatto era stato talmente violento che ci scaraventò entrambi giù dalla torre più alta di tutta la scuola.

P.O.V. DRACO

Non riuscivo a crederci.
Non poteva essere.
Un attimo prima ero fermo davanti al preside, con mia zia che insisteva per far sì che lo uccidessi e un attimo dopo, era successo il finimondo...
La maledizione uscì dalla bacchetta di mia zia ad una velocità straordinaria, io ero completamente sotto shock e pensavo soltanto di aver fallito: non ero riuscito a proteggerlo, mi sentivo una nullità, un essere che non poteva venire chiamato uomo; le lacrime scorrevano veloci dai miei occhi e provai con tutte le mie forze a fermarle ma non ci riuscii, quando all'improvviso...da un angolino nascosto nell'ombra Sara sbucò fuori urlando e correndo verso l'ormai rassegnato preside. Quando arrivò da lui lo strinse a sé nel tentativo di proteggerlo e proprio quando credetti di averla persa per sempre, la fiamma uscì da lei e li avviluppò entrambi in un'enorme bolla di fuoco.
La maledizione lì colpì esattamente due secondi dopo, rimbalzò sullo scudo e tornò indietro colpendo uno dei Mangiamorte.
Sorrisi per un attimo contento che la prima perdita non fosse dalla nostra parte ma poi, appena mi voltai nuovamente verso Sara e il preside, il mio sorriso si spense e corsi verso il parapetto guardandoli cadere giù ad una velocità spaventosa. L'impatto con la maledizione era stato troppo  violento, avevano perso l'equilibrio e io...non sentivo più il cuore battere nel petto.
All'improvviso, poco prima di toccare terra, il potere di Sara riapparve in una sottospecie di palla incandescente, avvolgendoli entrambi nuovamente e proteggendoli dallo schiantarsi al suolo. Fu uno spettacolo strano, spaventoso e bellissimo al tempo stesso.
Una volta raggiunto il terreno i due, resosi conto di essere ancora interi, si strinsero in un abbraccio, sorrisero e scambiarono alcune parole che io non riuscii a comprendere.
Tirai un enorme sospiro di sollievo a quella scena, il mio cuore cominciò a rallentare i suoi battiti e mi voltai nuovamente verso l'aula sorridendo come un'ebete. A quel punto, vidi mia zia e i suoi scagnozzi smaterializzarsi per, sicuramente, andare a riferire l'accaduto al loro padrone. Alzai la bacchetta per tentare di fermarli ma, fu tutto inutile.
La situazione continuava a peggiorare.
Ad un tratto, udii un respiro affannoso al mio fianco e quando voltai lo sguardo, trovai Blaise con gli occhi sgranati e una mano a reggersi il cuore. Non mi ero nemmeno accorto che fosse ancora lì con me.
《 Ok amico, so che è la tua ragazza e tutto quello che vuoi ma, se mi capitasse davanti in questo momento la strozzerei. Che diavolo ci fa qui?!》
Scossi la testa e strinsi forte la bacchetta nella mano destra.
《 Non ne ho idea Blaise, so solo che dobbiamo assolutamente farla tornare dov'era. Subito.》
Blaise annuì serio e senza pensarci due volte, ci materializzammo proprio davanti a loro. Silente le stava parlando e la guardava in modo molto serio, Sara annuiva e rispondeva di conseguenza. Non riuscivo a sentirli perché il rumore di qualcosa che sbatteva contro la scuola me lo impediva, appena alzai lo sguardo e mi resi conto di ciò che stava accadendo, lo stomaco mi si strinse in una morsa e la paura prese il sopravvento: il nemico stava abbattendo la barriera di protezione che, si stava sgretolando pian piano e se fossero riusciti ad entrare, sarebbe stata la fine. Per tutti.
Cercai di mantenere la calma e aspettai che il preside andasse via. Una volta che si fu avviato verso la McGranitt, mi piazzai di fronte a Sara e la guardai severo.
《 Tu non dovresti essere qui.》
Lessi mille emozioni nel suo sguardo: c'era la felicità per avermi rivisto, lo stupore per ciò che era appena successo, la vergogna per ciò che non avrebbe dovuto fare, la determinazione per la risposta che mi avrebbe dato e infine...la rabbia, per tutto ciò che quel mostro stava causando alla scuola e alle persone che amava.
La vidi abbassare il capo per poi rialzarlo velocemente e guardarmi determinata.
《 Draco mi dispiace ma, non ho avuto tempo di avvisarvi. Semplicemente, ho capito che senza di me la guerra non può essere vinta. Io sono la chiave.》
Sussultai a quelle parole, era impazzita per caso?
《 No, tu non rimarrai qui. Ora ti faccio riaccompagnare a casa.》《 No! Draco tu non capisci, lascia che ti spieghi...》《 Tu devi restare al sicuro Sara, questa è l'unica spiegazione.》
Dissi irremovibile, sicuramente il Signore Oscuro aveva già saputo della sua presenza e non potevo premettere  che la venisse a prendere.
《 Draco lo so che vuoi proteggermi, io farei esattamente lo stesso con te ma...se tu mi chiedessi di fidarmi di te, io lo farei senza pensarci due volte e in questo momento, è proprio ciò che ti chiedo. Fidati di me e tutto andrà per il meglio. Ormai sono qui e porterò a termine il mio compito, se tu mi ami veramente accetterai la mia decisione.》
La guardai sorpreso e al tempo stesso molto incazzato, l'amavo da morire e non volevo perderla ora che finalmente era mia. Odiavo il fatto che avesse disobbedito al piano e si fosse esposta in quel modo al pericolo, se fosse rimasta dov'era forse...forse...aaah ma chi volevo prendere in giro, io mi fidavo ciecamente di lei e se era così che dovevano andare le cose, così sarebbero andate. Sapevo che non potevo fermarla, avrebbe fatto qualsiasi cosa pur di salvare le persone che amava...me compreso.
Sospirai e mi passai una mano sul viso, poi l'attirai a me e affondai il naso fra i suoi capelli inspirando forte e godendomi l'odore del suo dolce profumo. Erano passate soltanto poche ore ma, nonostante ciò, mi era mancata da morire.
Mi staccai da lei giusto il tempo di premere le mie labbra contro le sue, le accarezzai piano una guancia e poi, poggiai la fronte contro la sua.
《 Ti prego, cerca di non farti uccidere.》le sussurrai.《 Te lo prometto. Ti amo Draco.》《 Ti amo anch'io piccola guerriera.》
In quel preciso istante, poco prima che ci baciassimo nuovamente, delle forti esplosioni risuonarono per tutta la scuola. Era fatta. Voldemort era entrato.
Pochi secondi dopo, Blaise ci raggiunse e ci raccontò che la seconda Guerra Magica era ufficialmente cominciata. Ci spiegò cosa era accaduto fino a quel momento e poi, si rivolse a me.
《 Draco, dobbiamo andare. Tuo padre e Robert McFire ci aspettano per difendere la scuola.》
Io sospirai e annuì, osservai Blaise e Sara abbracciarsi e scambiare parole di conforto e poi, il mio migliore amico fece dietro front tornando al mio fianco e guardandola un'ultima volta...ci smaterializzammo accanto ai nostri padri.

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SPAZIO AUTRICE:

Ciao a tutti miei adorati lettori,
volevo scusarmi per essere stata molto assente in questi mesi ma ho avuto davvero molto da fare e riuscivo a malapena a scrivere una riga al giorno.
Spero non capiti più, spero che voi riusciate a perdonarmi e spero anche che questo capitolo sia proprio ciò sognavate di leggere.
Fatemi sapere se ne è valsa la pena di aspettare.
Mi scuso ancora tantissimo e vi ringrazio perché, nonostante tutto, non mi avete abbandonato.

Un bacio. ❤

Ice & Fire ☞ {D.M.} Where stories live. Discover now