Capitolo 64.

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P.O.V. DRACO

Era una mattina di metà Febbraio quando, lasciai lo studio di Silente con la lettera che mi dava il permesso di uscire da Hogwarts.
Passai in un aula, in cui ci eravamo dati appuntamento, per salutare Sara che, non avrebbe mai saputo ciò che stavo per fare. Ormai era guarita da un pò e Madama Chips, le aveva dato il consenso di tornate a frequentare le lezioni normalmente. Le avevo detto che, dovevo vedermi con un mio lontano parente a Hogsmade e che sarei tornato entro sera.
《 Mi raccomando, sta attento.》sussurrò accarezzandomi il viso.《 È tu sta tranquilla, tornerò sano e salvo.》
Le sorrisi e la baciai appassionatamente, non perdendomi neanche un piccolissimo particolare.
Infondo, non potevo sapere se quella sarebbe stata l'ultima volta che l'avessi vista.
Uscii dall'aula lanciandole un'ultima occhiata e una volta fuori dal castello, mi materializzai a Malfoy Manor: casa mia.

Mi puntai la bacchetta addosso e pronunciai un incantesimo di disillusione, non volevo che qualcuno oltre il mio bersaglio mi vedesse.
Entrai in casa mia come se fossi un ladro e raggiunsi la camera di mia zia Bellatrix, che si era trasferita da noi per stare più vicino al suo amato signore. Mi veniva da vomitare al solo pensiero.
Voldemort aveva preso possesso del Manor da un paio di mesi, tutti i Mangiamorte si erano stabiliti da noi e ora, la splendida villa in cui avevo trascorso la mia infanzia sembrava uno schifoso porcile. Mio padre era stato obbligato a divenire il suo braccio destro ed aveva ricevuto il Marchio Nero, mia madre invece si era salvata dal Marchio e sottostava agli ordini del mostro mentre io, avrei dovuto ricevere il Marchio e sposare una di quelle oche purosangue che tanto ripudiavo.
Nonostante il fatto che da secoli la nostra famiglia ha sempre seguito gli ideali dei purosangue, nessuno di noi Malfoy avrebbe mai voluto tutto questo, tanto meno i miei genitori.
Sara beh...a lei non avevo detto nulla della mia famiglia, se non lo stretto indispensabile. E non volevo dirle nulla. Sicuramente non avrebbe capito, mi avrebbe lasciato pensando che fossi uno di quei vermi schifosi e io non potevo sopportarlo.
Quel serpente viscido aveva rovinato la nostra famiglia, ci aveva ridotto all'ombra di noi stessi, ci aveva minacciati di morte per far si che ubbidissimo a lui. I miei genitori erano terrorizzati, avevano paura che potesse fare del male a chiunque di noi e quindi, facevano ogni cosa che lui chiedeva. Potevo solo sperare, che Potter facesse il suo dovere.
Presi un bel respiro e bussai alla porta della camera di Bellatrix. Poco prima che lei aprisse, tolsi l'incantesimo di disillusione e attesi.
《 Avanti!》strillò la strega, non preoccupandosi nemmeno di chi fosse.
Aprii piano la porta e misi la testa dentro la stanza: era tetra e buia, proprio adatta a lei. Per fortuna era sola, nessuno avrebbe intralciato i miei piani.
《 Draco! Che ci fai qui?》
Disse vedendomi in contro e abbracciandomi in quel suo modo odioso. Io mi ritrassi subito e mi sistemai il completo nero leggermente sgualcito, la guardai negli occhi trasmettendole tutta la rabbia che avevo in corpo e tirai fuori la bacchetta.
《 Sono venuto qui cara zia perché, io e te abbiamo un conto in sospeso.》
Velocemente, sigillai la porta e silenziai l'ambiente di modo che lei non avesse vie di fuga.
Il cuore mi palpitava come mai prima d'ora, le mani mi tremavano e il sudore mi imperlava la fronte...ero terrorizzato, ma anche deciso a farlo.
Dovevo vendicarmi. Dovevo vendicarla.
La vidi sguainare la bacchetta e tentare di fermarmi ma io, conoscendo i suoi modi di agire, fui più lesto e la disarmai. Con un semplice "Expelliarmus", la sua bacchetta ricurva mi volò tra le mani e stando bene attento, la misi in tasca.
Cominciai poi ad avanzare verso di lei che, mi guardava stranita e leggermente allarmata.
《 Draco...Draco, che stai facendo? Sei per caso impazzito?》continuai ad avanzare senza ascoltarla, con lo sguardo di uno che la vorrebbe morta ma sa che non può spingersi oltre alla tortura.《 Stammi lontano!》urlò lei, ormai in preda al panico.
Arrivai a pochi centimetri da lei e le assestai un calcio alla caviglia destra, facendola cadere per terra.
《 Oh, ma dovresti saperlo zietta! Fai soffrire ciò che è mio e non ne uscirai viva.》dissi più glaciale che mai, facendola praticamente gattonare all'indietro per la paura.《 Ma che stai dicendo?! Ciò che è tuo? Lo sapevo! Glielo avevo detto a Cissy di non mandarti più in quella scuola di dementi! Ti stanno facendo diventare...come loro. Non è vero?》disse sgranando gli occhi.《 Io non direi.》
Non aspettai un minuto di più, le puntai la bacchetta contro e poco prima di pronunciare la parola fatidica, rividi Sara distesa sul letto dell'infermeria...《 Crucio!》
La vidi contorcersi sotto il potere vendicativo della mia bacchetta, le sue urla erano una dolce melodia per le mie orecchie...la colpii varie volte, come lei aveva fatto con Sara, ma mi resi conto che la mia maledizione non era neanche lontanamente potente quanto la sua. E non riuscivo a spiegarmi il motivo...io...ad un tratto, udii un rumore di passi nel corridoio.
Lanciai un ultimo sguardo frettoloso a Bellatrix, che era agonizzante sul pavimento, e sorrisi soddisfatto.
Mi disillusi nuovamente e il più velocemente possibile, uscii da quel covo di assassini smaterializzandomi nuovamente a Hogwarts, felice di aver compiuto la mia impresa ed essere tornato illeso.

********

Intanto a Malfoy Manor, Bellatrix Lestrange si era ripresa in parte dalla tortura e stava cercando di raggiungere sua sorella Narcissa.
Non poteva credere che un insulso ragazzino le avesse fatto questo, lo aveva sottovalutato...e lui l'aveva presa di sorpresa.
Trovò la sorella seduta su una delle poltrone in pelle nera poste davanti al camino in salotto, accanto a lei c'era Lucius che leggeva tranquillo la Gazzetta del Profeta.
《 C-Cissy...》
N

arcissa voltò il capo e appena vide la sorella in quelle condizioni, si precipitò ad aiutarla. Lucius invece, non mosse un muscolo.
《 Bella! Che ti è successo?》《 È stato...tuo figlio Cissy. Draco.》
A quel nome, entrambi i coniugi Malfoy sobbalzarono. " Come poteva essere" pensarono, " Draco era ad Hogwarts!".
《 Non dire sciocchezza Bella, mio figlio è a scuola.》《 Non ti fidi di me, Lucius?》Chiese la strega, con un ghigmo sadico sul volto. 
Il vecchio Lucius non seppe che fare perciò, lasciò la parola alla moglie.
《 Spiegati meglio sorella.》
Bellatrix tentò di ricomporsi e si sedette su una poltrona accavallando le gambe, fissò Lucius e parlò con rabbia.
《 Quel piccolo vermiciattolo, mi ha teso un imboscata. Era preparato. Non so cosa volesse...ma doveva essere di vitale importanza...》
Bellatrix raccontò ogni cosa ad entrambi che, ovviamente, non le credettero. Draco si trovava alla scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts, non poteva uscire di lì...di conseguenza, non poteva essere vero.
《 E va bene. Lucius, leggimi nel pensiero e vedrai ogni cosa.》
Dopo un attimo di sorpresa, Malfoy senior guardò la moglie che annuì piano, sguainò la bacchetta e sussurrò: " Legilimens".
Una volta uscito dalla testa di sua cognata, voltò la testa verso Narcissa e la guardò irato come non lo era da tempo.
《 Cissy, devo parlare con nostro figlio.》

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