Capitolo 81.

2.6K 121 7
                                    

Lo guardai mentre tentava di rimettersi in piedi, era totalmente sbronzo e ghignava malvagio. Il calcio allo stomaco che gli sferrai lo ributtò a terra, il respiro gli si era spezzato di colpo e gli occhi gli erano usciti dalle orbite.
《 E questo è solo l'inizio, grandissimo figlio di puttana!》sussurrai, a pochi centimetri dal suo viso contratto in una smorfia di dolore.
Lo presi per il colletto della camicia e lo solleva da terra, lo sbattei contro il muro una, due, tre volte e poi gli strizzai i gioielli di famiglia fino a che la voce gli si ridusse a un sibilo strozzato. Lui tentava di liberarsi ma era troppo ubriaco per riuscirci, lo afferrai nuovamente per i capelli e il pugno sinistro cozzò perfettamente contro il suo naso. Il sangue mi schizzò sulla camicia e le sue urla di dolore, erano per me una dolce melodia...avrei tanto voluto cruciarlo...
Lo sbattei a terra e mi misi a cavalcioni su di lui, cominciai a tempestarlo di pugni finchè la sua faccia da bastardo maniaco non divenne irriconoscibile e a quel punto, mi sollevai dal suo corpo e gli sputai addosso.
《 Azzardati anche solo a sollevare lo sguardo su di lei e giuro, che non mi risparmierò. Siamo intesi?》ringhiai accanto al suo orecchio.
Non ricevendo risposta, sfoderai la bacchetta e lo schiantai senza pensarci, poi lo feci rinvenire e poi lo schiantai nuovamente. Ormai non aveva neanche più le forze per parlare, la sua faccia era ridotta ad una poltiglia, aveva un braccio rotto e forse anche qualche costola e faticava a respirare. Doveva considerarsi fortunato, visto che lo avevo lasciato vivere.
Lo guardai disgustato e con un'immensa voglia di finirlo ma, respingendo il più possibile quella tentazione mi voltai e raggiunsi la mia piccola Grifona, lasciando il maniaco steso a terra agonizzante.
Sara era accovacciata contro la parete, era terrorizzata, tremava e faceva una fatica immensa a mantenersi lucida.
Dio mio...sentii il cuore incrinarsi e il respiro, diventare sempre più irregolare. Vederla in quello stato era dolorosissimo, come se mi avessero lanciato un milione di Cruciatus di fila. Era così debole e piccola.
Quando la toccai, sussultò talmente forte da farmi spaventare, le presi il viso tra le mani e glielo sollevai. Una lacrima scivolò sulla mia guancia dopo aver visto cosa le aveva fatto quell' essere immondo: aveva lividi e tagli ovunque, il labbro inferiore era spaccato, aveva i segni delle dita di Mclaggen sul collo e la sua camicetta era svanita nel nulla.
Mi voltai verso il maniaco pronto a ricominciare la mia tortura ma, quello stronzo verme viscido era sparito...dannazione!
Mi tolsi il maglioncino con lo stemma della mia casa e lo feci indossare a Sara, poi la sollevai da terra e mi diressi senza indugi al mio dormitorio. Non andai da Madama Chips semplicemente perché, se avessi rivisto quel bastardo non mi sarei trattenuto dall'ucciderlo.
Sara si accasciò tra le mie braccia e chiuse gli occhi, non sapevo se era svenuta o era semplicemente esausta ma, mi preoccupai lo stesso.
Entrai in Sala Comune e portai immediatamente Sara nella mia stanza, la adagio sul letto quando ad un tratto...la porta si spalancò all'improvviso e gli occhi sbarrati del mio migliore amico mi fissavano come se avessero visto Voldemort in persona.
《 Draco! Cosa diav...》
Appena vide Sara stesa sul letto in quelle condizioni si bloccò, aveva il respiro affannoso e gli occhi quasi gli uscirono dalle orbite.
《 Oh...Dio.》
Lo vidi avanzare lentamente verso il letto, si inginocchiò di fianco a lei e le accarezzò piano il viso sfigurato.
La guardava senza riuscire a dire una parola, fino a che il suo volto si indurì e senza voltarsi, mi chiese cosa era successo.
Io, che intanto stavo prendendo tutto il necessario per medicarla, gli raccontai ogni cosa: da quando ci eravamo lasciati, fino a quel momento. Vidi il volto di Blaise scurirsi man mano che gli raccontavo, strinse forte le mani a pugno fino a farsi diventare le nocche bianche, la mascella si contraeva in continuazione e una splendida luce di vendetta brillava nei suoi occhi.
Sara era molto importante per entrambi e sapevo che il moro avrebbe fatto qualsiasi cosa per lei, non sarei riuscito a fermarlo, neanche con la magia, avrebbe fatto fuori Mclaggen senza esitazioni.
《 Ok, domani prenderò un biglietto di sola andata per Azkaban. Puoi giurarci.》
Smise di accarezzare Sara e si alzò, tirò un calcio contro al muro e poi si prese la testa tra le mani. Sapevo bene come si sentiva e sapevo anche cosa stava pensando...era riuscito a violarla, quella feccia umana?
Solo il pensiero mi faceva venire voglia di correre ovunque si trovasse e farlo morire di una morte atroce, lenta e soffocante. Lei era mia, fottutamente mia e da quel momemto in poi non avrei mai più permesso che un altro maschio, a parte me e i suoi amici, alzasse anche solo lo sguardo su di lei. Non mi interessava dove sarei finito, li avrei ammazzati senza pietà.
Mi avvicinai al letto e mi sedetti accanto a Sara, subito lei aprì gli occhi e scattò in piedi in preda al terrore.
《 Hei piccola sono, tranquilla!》《 D-Draco...》
Mi accarezzò il viso e le lacrime cominciarono a scendere dai suoi occhi, feci per abbracciarla ma appena le sfiorai la schiena cacciò un urlo di dolore. Blaise si voltò di scatto e ci raggiunse in fretta, ci guardammo negli occhi e capimmo che era messa peggio di quanto credessimo.
《 Piccola, ora devo medicarti e ho bisogno che tu...ti spogli. Ce la fai?》
Sara annuì e cominciò a togliersi il mio maglione, poi però si fermò e guardò verso Blaise. Per quanto fosse il mio migliore amico non avevo intenzione di permettergli di vedere il corpo di Sara ma, avevo davvero bisogno di una mano e lui era l'unico in grado di potermi aiutare in quel momento.
《 Oh...ehm si, io posso andare via se...》disse il moro indicando la porta.《 No, aspetta. Sara, io ho bisogno che Blaise stia qui con noi ok? Non preoccuparti tesoro, andrà tutto bene.》《 Ma Draco lei...》《 Lo so e fidati, la cosa non mi piace per niente ma...ho bisogno di te.》
Blaise annuì e lo fece anche Sara che, riprese a spogliarsi piano. Era tutta un dolore, continuava a contrarre il viso e a gemere.
Una volta che fu in intimo, recuperai tutte le pozioni e gli unguenti che mi servivano e cominciai a medicarla: iniziai dal viso disinfettandole il labbro spaccato poi, scesi lentamente e tentai di far sparire ogni taglio o livido che incrociavo. Ogni volta che la toccavo, Sara sussultava e si ritraeva spaventata, io tentavo di rassicurarla con parole dolci, cercavo di essere il più delicato possibile e a quel punto lei si rilassava.
Blaise intanto mi passava le cose che servivano e la teneva ferma quando la ferita bruciava o le faceva molto male, stava attento a non stringerlo troppo e le accarezzava i capelli per farla calmare.
Finita la parte davanti, passammo al retro e quello che vedemmo ci fece accapponare la pelle: un livido nero di proporzioni epiche le copriva gran parte della schiena, la pelle era sgranata in alcuni punti e grazie a Merlino, almeno lì non c'era sangue.
《 Che sia maledetto quel figlio di puttana!》sibilò Blaise fissandole la schiena.
Le medicammo quel livido il più possibile ma era troppo grosso, ci avrebbe messo molto tempo a guarire e questo mi fece incazzare parecchio.
Sperai vivamente di aver conciato il bastardo per le feste e che non si sarebbe ripreso per almeno una settimana, forse ero stato fin troppo clemente con lui.
Una volta finito tutto rimettemmo a posto ogni cosa poi, presi dal mio armadio una camicia bianca di seta e la trasfigurai in una camicia da notte, Aiutai Sara ad indossarla e poi mi sdraiai accanto a lei.
《 Beh, allora io vado. Ci vediamo doma...》cominciò a dire Blaise che però, fu interrotto da Sara.《 No! Ti prego Blaise, resta.》《 Ma è ora di dormire piccola e tu hai bisogno di riposare. Prometto che domani mattina verrò a svegliarti, ok?》
Il mio moro amico fece per darle un bacio sulla guancia, cosa che io odiavo da morire, ma Sara lo fermò e poi si girò verso di me. Aveva gli occhi lucidi e le guance arrossate, prese le mie mani fra le sue e mi guardò dritto negli occhi.
《 Draco, vorrei tanto che Blaise restasse a dormire con noi stanotte...mi sentirei più al sicuro e riposerei meglio. Per te va bene?》
《 I-io...ecco...ehm...va bene.》
La mia Grifona mi ringraziò ripetutamente e mi abbracciò, questa cosa non mi piaceva per niente...Blaise aveva già goduto della vista del suo corpo, ora doveva pure dormire accanto a lei? Oh Merlino aiutami tu! Entro domani sarei esploso, ne ero sicuro.
Sara si accostò di più a me per fare spazio al moro che, si infilò nel letto alquanto imbarazzato e si voltò verso di noi. Non mi era mai successo di...trovarmi così in imbarazzo, era una cosa strana, ma anche bellissima.
Blaise e Sara erano le persone più importanti della mia vita e non potevo chiedere nulla di meglio se non, passare un'intera notte insieme a loro.
La mia bellissima regina si accoccolò a noi e si rilassò...
《 Grazie ragazzi, per tutto.》sussurrò decisamente più tranquilla, sapevo che ora si sentiva al sicuro al cento per cento così, le sfiorai le labbra con le mie e le diedi la buonanotte.
Blaise invece le diede un bacio sulla tempia destra e prese a farle i grattini sul braccio mentre io, le accarezzavo i capelli.
Pian piano Sara si addormentò e noi con lei, finalmente quella serata infernale era finita. Ci sentivamo come degli stracci vecchi, dormire ci avrebbe aiutato a recuperare le energie e a calmarci un pò anche se, il pensiero che quel mostro orribile forse l'aveva posseduta con la forza continuava a ronzarmi in mente e non aveva intenzione di smettere.
Una cosa era certa però...l'indomani, avrei saputo ogni cosa.

Ice & Fire ☞ {D.M.} Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora