Capitolo 77.

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P.O.V. DRACO

La mattina dopo, mi svegliai grazie al bussare insistente del mio migliore amico che, non smetteva di urlarmi di  alzare le chiappe dal letto e di andare ad aprirgli la porta. Quando, dopo avergli aperto, me lo ritrovai davanti lo afferrai per la camicia e lo trascinai dentro.
《 Sappi che sto cominciando ad odiarti a morte Blaise.》dissi ad un centimetro dal suo naso.
Appena lo lasciai andare, lui mi guardò male e si risistemò la camicia sgualcita poi, esibì un sorriso a trentadue denti che mi fece inorridire.
《 Come fai ad essere così felice già di prima mattina?》chiesi.《 Dopo quello che ti dirò amico mio, mi amerai per tutta la vita fidati.》
Inarcai un sopracciglio e lo guardai poco convinto, chissà che diamine aveva combinato.
Mi sedetti sul letto e lo ascoltai mentre esponeva con cura il suo piano per farmi fare pace con Sara, era una cosa semplicissima eppure lui, troppo pieno di sé, aggiunse delle cose inutili che aumentarono soltanto il tempo di spiegazione.
Mentre diceva le ultime sciocchezze inutili, io cominciai a vestirmi e una volta pronto, ci avviammo in Sala Grande per la colazione.
《 Hai capito si o no?!》《 Si Blaise ho capito, è una stronzata ma potrebbe anche funzionare.》《 Non potrebbe...》《 Si si funzionerà, ora sta zitto e mangia.》
Afferrai una succosa mela verde e dopo averle dato il primo morso, alzai lo sguardo verso il tavolo dei Grifoni.
Come da quattro giorni a questa parte, lei era seduta insieme ai suoi amici e non aveva intenzione di toccare cibo, io invece avevo una voglia pazzesca di alzarmi e andare ad imboccarla per farle recuperare un pò di energia, non poteva continuare così...
Le lezioni passarono fin troppo lentamente, la voce strascicata del professor Ruf per poco non mi fece addormentare sul banco. L'unica un pò più movimentata fu Trasfigurazione: Paciock tentò di trasfigurare il banco in un pony ma ne uscì una tavola di legno con zampe e coda da cavallo, ridevano tutti, persino la McGranitt.
Sara invece non esibì altro se non una piccola una smorfia, sembrava che non possedesse più un briciolo di felicità e questo, mi stava distruggendo. Sapevo che mi amava ancora altrimenti, non sarebbe stata così depressa ma...sarebbe stato davvero complicato far si che si fidasse ancora di me. Quella di oggi sarebbe stata la mia unica chance, non dovevo sprecarla per nessun motivo al mondo.
Subito dopo la lezione finale di incantesimi, mi diressi a passo svelto verso la Stanza delle Necessità, Blaise mi aveva detto che si sarebbero incontrati lì perciò, sperai con tutto il cuore che venisse. Non vedevo l'ora di poterla vedere e chiarire le cose, una volta per tutte.

P.O.V. SARA

Fui una dei primi ad uscire dall'aula di Incantesimi, i miei amici nemmeno se ne accorsero, e più veloce che potei raggiunsi la Stanza delle Necessità.
Passai tre volte davanti al muro di pietra desiderando che comparisse la porta e al terzo tentativo, finalmente, cominciò a comparire.
Entrai senza far rumore, mi guardai intorno e mi resi conto di trovarmi in una specie di salottino che, mi ricordava molto quello di casa mia.
Era quello che desideravo in quel momento? Tornare a casa mia?
Forse se l'avessi fatto sarei stata meglio, forse venire ad Hogwarts non era stata poi una così grande idea, almeno se fossi tornata a casa non sarei stata più costretta a vedere Malfoy e...e...aaah ma chi volevo prendere in giro! Non avrei mai potuto ritornare a casa, Hogwarts era la mia casa e Draco è la persona che amo di più al mondo. Non potrei mai...mi mancherebbe ogni cosa, ogni persona, ogni luogo, ogni piccolissima magia ma soprattutto,  mi mancherebbe lui.
Ad un tratto udii un rumore, mi sporse leggermente e vidi il portone aprirsi ed una figura in penombra entrò nella stanza. Sorrisi pensando fosse Blaise ma quando queste venne sotto la luce, mi resi conto che era tutta una presa in giro.
《 Blaise, sappi che quando uscirò di qui farò si che di te rimanga solo un mucchietto di polvere.》
Sussurrai guardando Draco Malfoy che si avvicinava sempre di più, fino ad arrivarmi ad un palmo dal naso.
《 Ciao.》
Sussultai ed evitai il suo sguardo voltandolo verso la parete giallo chiaro, mi sentivo in imbarazzo come non lo ero mai stata prima d'ora...sembrava che fossimo al primo giorno di scuola.
《 Allora era questo che Blaise aveva in mente, avrei dovuto capirlo.》
Feci per andarmene ma Draco mi afferrò il poslo, mi avvicinò a sé e fece cozzare i nostri petti, io deglutii e osservai le sue labbra muoversi in modo estremamente sensuale.
《 Non andartene Sara, ti prego.》presi un profondo respiro e mi staccai piano da lui.《 Per quale motivo non dovrei? Forse perché in questo modo puoi chiamare il tuo padrone e mi consegnerai a lui, prendendoti poi la tua ricompensa.》
Lo vidi sbarrare gli occhi e poi, passare lentamente una mano sul viso.
《 Voglio solo parlarti, nient'altro.》《 E perché dovrei fidarmi di te?》dissi indietreggiando.《 Perché mi conosci e sai bene che non ti farei mai del male.》disse avanzando piano.
《 Sbagliato, io credevo di conoscerti.》《 No, non dire così. È tutto basato su un malinteso Sara...è soltanto un malinteso...》
Ad un tratto, avvertii il muro alle mie spalle e capii di essere in trappola.
Draco poggiò le mani ai lati della mia testa e premette il suo corpo contro il mio, il suo sguardo era fisso sulle mie labbra e non aveva intenzione di staccarsi.
《 Non è vero, non lo è. Ho sentito tutto, ogni parola...tu lo hai promesso a tuo padre.》《 C-che cos...》
Si bloccò, non disse più una parola e si allontanò da me. Fissava il muro alle mie spalle con una tale intensità, che quasi credetti che lo avrebbe sbriciolato con la sola forza del pensiero, la bocca era semi aperta e non sbatteva le palpebre.
《 Ma certo, ora è tutto chiaro...》sussurrò.
Vidi spuntare un sorriso sulle sue labbra e subito dopo tornò alla carica, schiacciandomi ancora contro il muro  e facendo sfiorare i nostri nasi.
《 Tu mi hai sentito parlare con mio padre tre sere fa, vero?》《 Si.》risposi, cercando di capire dove volesse andare a parare.《 Ma hai sentito soltanto una parte del discorso, solo una!》《 E mi è bastata, fidati.》《 No Sara, tu non capisci! Se ti fossi fermata ad ascoltare altri cinque minuti, avresti scoperto che io e la mia famiglia vogliamo unirci all'Ordine della Fenice per combattere
T

u-Sai-Chi.》
Lo guardai per un istante e poi scoppiai a ridere, ma chi voleva prendere in giro? Non ce lo vedevo proprio Lucius Malfoy a combattere per l'Ordine, era una cosa impossibile.
《 Mi dispiace, non ti credo. È meglio che te ne inventi un'altra.》
Sgusciai fuori dalla "prigione" che erano le sue braccia in quel momento e raggiunsi il portone.
《 Leggimi la mente.》
Mi voltai si scatto verso di lui e sbarrai gli occhi, avevo sentito bene?
《 C-come?》《 Leggimi la mente Sara e non avremo più alcun segreto.》
Oh. Per. Merlino. Voleva che gli leggessi la mente?
Era una cosa così intima, non volevo invadere la sua testa ma d'altronde...era l'unico modo per sapere se diceva la verità.
Sospirai, tornai indietro e mi sedetti sul divanetto al centro della stanza, lui fece lo stesso, non mi staccava gli occhi di dosso e sembrava teso.
Sapevo quanto doveva essere difficile per lui visto che non si era mai esposto così tanto però, dovevo farlo. Non avevo altra scelta. Questo avrebbe segnato una fine a questo litigio oppure...alla nostra storia.
Presi la bacchetta e la puntai verso di lui.
《 Legilimens!》

Ice & Fire ☞ {D.M.} Where stories live. Discover now