Capitolo 56.

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La mattina dopo, ognuno di noi era già pronto per tornare a scuola e alle sette e quarantacinque in punto, dopo aver salutato i signori Weasley, ci smaterializzammo.
Alla prima ora, avevamo niente di meno che il freddissimo professor Piton e per non farci mancare nulla, c'erano anche i Serpeverde al completo.
Appena varcammo la soglia dell'aula, istintivamente buttai un occhio dov'era seduto Malfoy e come se mi avesse letto nel pensiero, ricambiò lo sguardo facendomi anche un impercettibile segno di saluto.
Io ricambiai timidamente e mi sedetti in fretta accanto ad Harry.
Quella situazione stava diventando troppo imbarazzante ma d'altronde, non potevo farci nulla.
Le ore di lezione passarono normalmente, anche se la maggior parte noi non si era ancora ripresa del tutto dalle vacanze, fino ad arrivare alle strazianti ore di volo insieme ad Hagrid.
Era giovedì pomeriggio, mi presentai alla capanna di Hagrid all'orario stabilito e bussai alla porta.
《 Ehilà Sara, sei pronta per conoscere Becuccio?》《 Ehm Hagrid, io veramente...dovrei raccontarti una cosa prima.》《 Sono tutto orecchi!》
Raccontai anche a lui della mia brutta esperienza con le scope, della mia persistente paura di volare e di quanta poca voglia avessi di imparare a farlo.
《 Oh, ma non c'è problema! Fierobecco è un amore, ti farà superare la tua paura in un batter d'occhio vedrai. Fierobecco!》
Dai meandri della foresta proibita, ne emerse il bellissimo ippogrifo e si avvicinò ad Hagrid che prontamente, gli lanciò un bel furetto stecchito dritto nel becco.
《 Eccoci qua, allora...avvicinati piano a lui, non fare movimenti bruschi perché potrebbe imbizzarrirsi, quando sei ad una giusta distanza fagli un inchino e se anche lui te lo farà, potrai avvicinarti. Tutto chiaro?》
Annuii e feci come mi aveva detto, lui però non sapeva che io nel mentre stavo già interagendo nel pensiero con l'animale. " Fierobecco, mi chiamo Sara, non avere paura di me non voglio farti del male. Ti va di fare ciò che ha detto Hagrid?" gli dissi il più tranquillamente possibile.
L'ippogrifo emise un suono simile ad uno stridìo allora, io mi inchinai e subito dopo lo fece anche lui.
《 Bravissimo Fierobecco! Ecco tieni!》disse, lanciandogli un altro furetto morto.
Pian piano, mi avvicinai all'animalr e gli accarezzai il muso. Lui cominciò a strusciarsi contro la mia mano e ad emettere dei gemiti, come se gli piacesse. " Ecco bravo, sta tranquillo.
Fra poco dovrò salire su di te, mi prometti che starai buono e non volersi troppo in alto?" con un impercettibile cenno del capo, mi fece capire che lo avrebbe fatto.
Dopo aver pregato in tutte le lingue che conoscevo, Hagrid mi aiutò a salire sul dorso di Fierobecco, mi aggrappai al suo pelo e d'istinto chiusi gli occhi. 
Sentii Hagrid tirare una forte pacca sul didietro dell'animale che cominciò a correre veloce, l'aria gelida mi sbatteva in faccia e sentivo il terrore crescere sempre di più.
All'improvviso, non avvertii più il rumore delle zampe calpestare il terreno così, mi feci coraggio e aprii piano gli occhi...Merlino! Stavamo volando proprio sopra il Lago Nero!
Un capogiro mi colse alla sprovvista quando Fierobecco planò e scese fino a toccare l'acqua del lago, cercai però di non pensare a quanto in alto mi trovassi e provai a godermi il panorama. Avevo parlato con Harry di questa cosa, gli avevo rivelato solo degli incontri con Hagrid e lui mi aveva assicurato che mi sarebbe piaciuto. Aveva ragione, fu un'esperienza unica!
Come promesso Fierobecco non volò mai troppo in alto, mi fece godere per bene quell'esperienza e dopo pochi minuti, ritoccò il terreno. Mi portò nuovamente di fronte ad Hagrid che, mi aiutò a scendere piano.
《 Allora, com'è andata tesoro?》chiese bonariamente il mezzo gigante.《 Beh, Fierobecco è stato bravissimo. Riguardo a me devo dirti la verità Hagrid, inizialmente temevo sarei morta di paura ma poi, quando ho visto quel bellissimo panorama, mi sono rilassata e mi sono sentita meglio.》《 Molto bene, sono contento!》disse sorridendomi.《 Però, giovedì prossimo ordinerò a Beccuccio di volare più in alto e più veloce d'accordo? Devi cominciare ad abituarti.》
Annuii timorosa e sperai, dentro di me, di non cadere dal dorso dell'Ippogrifo il prossimo giovedì.
Salutai Hagrid e diedi un affettuoso buffetto sul muso a Fierobecco, dopodiché mi avviai in Sala Grande per la cena, dove tutti mi stavano aspettando.
《 Sara eccoti! Allora dicci, ti è piaciuto volare con Fierobecco?》chiese Harry, ancor prima che mi sedessi.《 Oh ehm, si Harry è stato incredibilmente bello e rilassante. E poi, Fierobecco è molto docile. Non me lo aspettavo proprio.》《 Non avevo dubbi! Vedrai che ti passerà tutto e poi, potrai cavalcare una scopa senza alcun timore.》
Sorrisi ad Harry, lo ringraziai per il suo incoraggiamento e poi, cenammo tutti insieme.
Mentre mandavo giù un delizioso sorso di succo di zucca, vidi Malfoy e Blaise varcare il portone d'entrata della Sala. Entrambi bellissimi, camminavano fieri e a testa alta, tutta la fauna femminile della scuola si girò a guardarli e vari sospiri sognanti riecheggiarono per tutta la stanza.
Blaise si sedette accanto a Daphne che, lo salutò con un casto bacio mentre Malfoy, si sedette accanto a loro e spostò lo sguardo verso di...me.
Il sangue defluì sulle mie guance ad una velocità pazzesca, quegli occhi argentei mi scrutarono fino in fondo all'anima e io ne ero maledettamente attratta. Ad un tratto, l'imbarazzo per questa cosa mi colse alla sprovvista e velocemente, abbassai il viso sul piatto e ricominciai a mangiare.
Mi fissava come se volesse dirmi qualcosa ma, non poteva farlo o forse...non voleva farlo.
Scossi la testa e cercai di concentrarmi sul cibo poi, una volta finito mi diressi al mio dormitorio.
Il furetto era da portare al San Mungo, era impazzito, non c'era altra spiegazione. Ma che diamine voleva da me?
Indossai il pigiama e mi infilai sotto le coperte, ripensai a tutto ciò che stava accadendo e cercai di trovare un filo logico ma ovviamente...non c'era.
D'altronde stiamo parlando di Malfoy e con lui, nulla era sensato.
Chiusi gli occhi e per un piccolo istante rividi il viso di mia nonna, la pregai di aiutarmi a capire cosa stesse succedendo e magicamente, lei mi sorrise.

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