Capitolo 36.

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Ad ogni parola che leggevo, una lacrima scendeva dai miei occhi.
Il mio petto sembrava stesse per scoppiare talmente il dolore era forte.
Mia nonna era la persona a cui tenevo di più, dopo i miei genitori e ora...non potevo credere di averla persa per sempre, non era possibile. Maledizione!
Ora sarei stata io la nuova capostipite della famiglia, in quanto unica erede della fiamma. La rabbia pervase il mio corpo, non volevo altro che uccidere Voldemort con le mie stesse mani ma sapevo che non sarebbe stato possibile, la profezia parlava chiaro: "Ecco giungere il solo col potere di sconfiggere l'Oscuro Signore...nato da chi lo ha tre volte sfidato, nato sull'estinguersi del settimo mese...l'Oscuro Signore lo designerà come suo eguale, ma egli avrà un potere a lui sconosciuto...e l'uno dovrà morire per mano dell'altro, perché nessuno dei due può vivere se l'altro sopravvive..."
Il prescelto era Harry, non c'erano dubbi.
Mi accasciai sul pavimento, le lacrime non smettevano di uscire e una mezza crisi di panico stava prendendo il sopravvento. Mi sarebbe mancata da morire...
Mi sentivo stranamente debole, faticavo a stare in piedi e le lacrime mi offuscavano la vista.
Tentai di rimettermi in piedi per raggiungere lo studio di Silente ma ovviamente, le gambe non mi sorressero e caddi nuovamente a terra. Mi portai le ginocchia al petto e restai lì, sperando che qualcuno passasse o notasse la mia assenza.
Dopo circa una decina di minuti, sentii dei passi avvicinarsi. Mi sporsi dal "nascondiglio" e guardai in direzione del rumore, inizialmente non vidi nessuno ma pian piano scorsi una figura, più si avvicinava più i contorni si delineavano fin quando non capii di chi si trattava...Pansy Parkinson.
L'odiosa serpe avanzava a passo di carica verso di me, il suo volto era nero per la rabbia e i suoi occhi, se avessero potuto, mi avrebbero incenerito. Ci mancava solo il carlino!
《 Guarda un pò chi si vede, la lurida babbana Grifondoro. Senti un pò sgualdrinella, cosa ci facevi con il mio fidanzato ieri sera?!》
Disse parandosi davanti a me con quel suo cipiglio da purosangue.
La guardai come se fosse un insetto ripugnante, era così maledettamente stupida per Merlino!
《 Non preoccuparti, non ho intenzione rubartelo.》dissi acida come un limone.《 Non ti credo, sei solo una poco di buono!》
Mi afferrò per un braccio, mi fece alzare e mi sbattè furiosamente contro il muro.
《 Draco è mio hai capito?!! Io e lui siamo uniti da un contratto, dobbiamo sposarci. Perciò, guai a te se rovini i nostri piani!》
Disse rabbiosamente, i capillari nei suoi occhi sembrava stessero per esplodere, la mano avvinghiata al mio braccio stringeva sempre di più.
《 Lasciami serpe!》
La rabbia cresceva però anche dentro di me e non era per niente un buon segno. Sentivo l'energia rifluire dentro di me, sentivo il mio corpo bruciare, sentivo il cuore battere veloce...stava accadendo, il mio potere si stava completando.
Guardai la Parkinson sapendo che presto i miei occhi sarebbero diventati rossi e sperando che Silente, arrivasse al più presto.
《 Passerai la giornata più brutta di sempre mezzosangue!!!》

P.O.V. DRACO

Finita la lezione di Trasfigurazione, uscii dall'aula per dirigermi in quella di incantesimi. Vitious era costantemente in ritardo perciò, camminavo molto tranquillamente.
Pensavo a quella strana lettera che era arrivata a McFire, doveva essere importante dato che aveva interrotto la lezione.
Ad un tratto sentii delle voci provenire dal fondo del corridoio, mi nascosi velocemente dietro una colonna e rimasi in ascolto, tentando di capire a chi appartenessero.
《 Ti farò patire le pene dell'inferno!》
Questa era Pansy ne ero sicuro ma, chi stava minacciando?...un momento...
《 Parkinson vattene, rischierai la vita se rimani. Va via!》《 Ma come ti permetti! Se dici un'altra parola sarai tu a rischiare la vita!》
Ma che stavano combinando? Che cazzo aveva in mente quella pazza di Pansy? Riuscii a sporgermi senza farmi vedere e...ma che...perché teneva McFire stretta per il braccio in quel modo? Oh santo Salazar, non sarà per quello che le ho detto l'altra sera...
《 Te lo ripeto: non voglio il tuo viscido fidanzato, voglio che tu te ne vada!》《 Bene, te la sei cercata.》
Oh si, era decisamente per l'altra sera. Vidi Pansy lasciare il braccio di McFire che, si portò la mano a massaggiare la pelle arrossata.
La mia, purtroppo, futura moglie impugnò la bacchetta e la puntò contro la Grifondoro.
Volevo intervenire ma quel "viscido" detto da McFire me lo impediva.
《 Incarceramus!》
Delle corde spesse avvolsero il corpo della finta mezzosangue, la cosa su faceva interessante.
Conoscevo bene Pansy, non si sarebbe mai lasciata scappare uno come me.
Era una povera oca senza cervello, era stupida e presto avrei convinto mio padre ad annullare il contratto. Era un adorabile giocattolino ma, di sposarla non se ne parlava.
《 Pansy fermati!》urlò la Grifondoro.《 Come osi pronunciare il mio nome, Avada...》《 Expelliarmus!》
Rimasi col fiato sospeso per qualche istante, Silente guardava Pansy sorpreso e senza parole.
Esalai un sospiro di sollievo, ma che diamine le era preso? Non avrei mai pensato che arrivasse a tanto.
Stava per uccidere una persona senza alcun ritegno, stupida pazza.

P.O.V. SARA

Pansy Parkinson aveva mandato la mia pazienza a farsi fottere.
Ormai i miei occhi erano visibilmente rossi lo sentivo, supposi lo fossero anche alcune ciocche di capelli, sentivo la rabbia prendere il sopravvento, sentivo la pelle bruciare...non riuscivo più a controllarmi.
《 Professor Silente...》ringhiai ormai al limite.
Li mio salvatore aveva già capito ogni cosa, probabilmente si era accorto dello strano moto irrequieto delle piante. Già, quando mi capitava qualcosa di brutto loro se potevano intervenivano, altrimenti cominciavano a muoversi freneticamente finché non ero al sicuro.
《 Signorina Parkinson, è mio dovere informarla che lei è stata ufficialmente espulsa da Hogwarts.
Certe azioni non possono essere perdonate, addio.》
Esordì il vecchio preside. Subito dopo Piton venne a prendere Pansy che, mentre urlava e piangeva, venne scortata sperai ad Azkaban.
Doveva essere quello il suo destino, dannazione mi aveva quasi ucciso!
《 Sara cos'è successo?》《 P-professore, non credo ci sia tempo per le spiegazioni. Se non mi porta subito via da qui, temo che la scuola finirà in cenere.》
Silente, che aveva già notato il cambiamento del mio aspetto, sbarrò leggermente gli occhi preoccupato e subito mi fece strada.
《 Presto vieni, non possiamo smaterializzarci per via di Voldemort e i suoi seguaci perciò, passo svelto e tanta pazienza.》
Bene, mi aspettava una lunghissima serata devastante.

Ice & Fire ☞ {D.M.} Where stories live. Discover now