Capitolo 48.

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Dopo qualche istante, le voci di Blaise e Theodore fecero tornare alla realtà il furetto che, con un guizzo veloce, riprese ad inseguire il boccino.
Continuai a fissarlo sempre provando quella strana sensazione al petto, finché...
《 Draco Malfoy ha preso il boccino d'oro, Serpeverde vince!》
La tribuna della serpi esplose in un boato fortissimo, tutti urlavano in coro il nome di Malfoy che, felice di quella vittoria, festeggiava con i suoi più stretti amici.
Un timido sorriso comparve sulle mie labbra, era la prima volta che vedevo i Serpeverde vincere una partita.
《 Ragazzi andiamo via, non mi va di assistere a questo schifo.》
Tutti contemporaneamente, ci alzammo dalle panchine e chiacchierando, ci dirigemmo verso il castello. Ad un tratto, Ginny mi prese in disparte e curiosa come sempre mi sottopose ad un mini interrogatorio.
《 Allora Sara, c'è qualcosa che non so?》《 Di che parli Ginny?》《 Oh, lo sai benissimo. Perché Malfoy ti fissava in quel modo?》deglutii ripensando alla scena e poi scossi la testa.《 Non lo so...》《 Non mentirmi.》《 Te lo giuro su Godric, non ne ho idea! Forse voleva solo farmi fare una brutta figura, come al solito.》mi guardò poco convinta poi però, alzò le spalle e gli occhi al cielo.《 Aaah, non cambierà mai! Stupido furetto!》
Ridemmo per l'offesa di Ginny e scherzando raggiungemmo gli altri che, erano già arrivati in Sala Grande per la cena.

P.O.V. DRACO

Un'altra vittoria per i Serpeverde! Evvai!! Alla facciaccia di Potter!
Lanciai istintivamente un altro sguardo verso la tribuna dei Grifondoro, lei e i suoi amichetti se ne erano già andati. Così, mi diressi verso gli spogliatoi ma una voce mi bloccò poco prima di varcare la porta.
《 Complimenti...》disse Silente battendo le mani.《 Bravo Draco, bella partita.》《 Grazie signore. Ehm io, volevo chiederle una cosa...》《 Certo, ti ascolto.》《 Con il suo permesso, avevo pensato di festeggiare questa vittoria e insieme anche il capodanno, invitando tutta Hogwarts in Sala Grande per un ricevimento.》《 È una bella idea Draco ma, prima dobbiamo stabilire delle regole. Ti aspetto dopo la doccia nel mio ufficio.》《 D'accordo, grazie signore.》
Dopo avermi rivolto uno dei suoi soliti sorrisetti, se ne andò fischiettando e con le mani appoggiate dietro la schiena. E chi lo capiva quel vecchio!

Sperai solo non avesse stabilito delle regole troppo severe, altrimenti non sarebbe venuto nessuno.
Entrai negli spogliatoi, che ormai erano quasi deserti, mi feci una doccia rapida, mi vestii, mi augurai buona fortuna da solo e corsi da Silente.

P.O.V. SARA

Risi all'ennesima battuta di Ron sulle serpi, anche se avevano vinto i miei amici avevano sempre da ridire su di loro. Esattamente come loro avevano da dire su di noi.
Per fortuna, la scena con Malfoy non diede molto scalpore, la partita aveva fatto si che tutti se ne dimenticassero anche se sapevo che qualcuno non lo aveva fatto. Comunque, mi avevano risparmiato un gigantesco mal di testa.
Mentre cenavamo tranquilli un tintinnio, prodotto da un forchetta sbattuta delicatamente su di un bicchiere, ci fece voltare verso il tavolo dei professori. Silente, che si era alzato in piedi, aspettò che smettessimo di parlare e poi sorrise.
《 Studenti, c'è una persona qui in mezzo a noi, che vorrebbe fare un annuncio. Perciò, vi chiedo di stare in silenzio e di ascoltare. Grazie.》
Subito dopo, un impassibile Draco Malfoy si alzò in piedi e cominciò a parlare.
《 Dopo aver parlato con il nostro preside, abbiamo deciso che domani sera, qui in Sala Grande, si svolgerà un ballo in onore della vittoria di oggi ma anche per la fine dell'anno.
Ovviamente, ci saranno delle regole da rispettare che io ed il professor Silente abbiamo stipulato: i ragazzi dal primo al quinto anno dovranno rientrare nei prorpi dormitori al massimo all'una del mattino, tutto il resto può stare al massimo fino alle sei; le bevande alcoliche sono permesse solamente a partire dalla mezzanotte; i professori ci sorveglieranno fino all'una e non c'è bisogno di essere accompagnati.
Il tutto comincerà alle otto e trenta, vestitevi il più eleganti possibile.
Spero che la cosa sia di vostra gradimento, buona continuazione.》
Appena le regali chiappe di Malfoy ritoccarono la panca, un brusio di voci si levò per tutta Hogwarts. Inizialmente fu basso e tranquillo ma poi, divenne alto e chiassoso.
E così, ci sarebbe stato un altro ballo...era decisamente il mio anno fortunato.
《 Ragazze! Vi rendete conto che domani c'è il ballo e io non ho nulla da mettere?》sbraitò Ginny con gli occhi spalancati.《 Non sei l'unica tesoro. Tu Sara?》chiese gentilmente Hermione.《 Io credo di averlo un abito ma, non ne sono sicura.》《 Bene, allora va a controllare e poi facci sapere. In qualsiasi caso, domani mattina io ed Hermione andiamo a Hogsmade, se vuoi venire anche tu ci vediamo in Sala Comune alle nove...d'accordo?》《  Certo! Che ne dite se poi ci troviamo da me per i preparativi?》chiesi già su di giri.《 Perfetto!》urlacchio la rossa anche lei emozionata.
Ormai mi fidavo ciecamente di quella combina guai, sapeva trasformarci da rospi in bellissime principesse e io gliene ero davvero grata. Ero nelle sue mani.
Dopo aver discusso per una buona mezz'ora del ballo, tutti abbandonarono la Sala Grande per dirigersi nei propri dormitori.
Entrata nella mi stanza, mi misi comoda per la notte e mi piazzai di fronte al mio armadio. Pian piano aprii le grosse ante e per mia fortuna, appeso in fondo a tutto, c'era il mio bellissimo abito da perfetta purosangue. Lo avevo indossato solo una volta, in occasione del compleanno di mia nonna Elizabeth che, quando mi vide si commosse e corse ad abbracciarmi. Mi disse che avrei portato avanti il nome della nostra famiglia con onore, che ero bellissima e che ero una McFire coi fiocchi. Io in risposta le diedi un bacio sulla fronte e le dissi che non l'avrei delusa, mai.
Quell'abito era un sogno e io lo avrei riindossato, in onore di mia nonna.
Non aspettai oltre, inviai subito un gufo a Ginny dicendole che avevo trovato il mio abito e che quindi, non c'era bisogno che andassi a Hogsmade...preferivo restare al calduccio nel castello. Lei in risposta mi disse che alle sette di sera in punto, sarebbero state da me.
Richiusi la lettera e la infilai nel cassetto poi, mi infilai sotto le coperte e chiusi gli occhi. L'immagine del biondino fermo sulla scopa davanti a me, col vento leggero che gli scompigliava i capelli e gli occhi fissi nei miei comparve all'istante nella mia mente. Il cuore ricominciò a palpitarmi forte e il respiro a farsi sempre più corto, come avrei fatto a dormire ora con lui che gironzolava tranquillo nella mia testa?


Ice & Fire ☞ {D.M.} Where stories live. Discover now