Capitolo 89.

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P.O.V. SARA

Quando riaprii gli occhi era già giorno, la luce del sole che filtrava dalle tende indicava che era ora di alzarsi ma purtroppo, la mia voglia di uscire da quel nido caldo e morbido era pari a zero così, mi voltai e sorrisi in direzione di ... Draco non c'era.
Il mio bellissimo principe verde-argento non c'era. Tentai di convincermi che probabilmente si stava facendo una doccia ma, dal bagno non proveniva alcun rumore.
Mi alzai dal letto raggiungendo quest'ultimo e dopo aver constato che era vuoto ed io ero completamente nuda, ne approfittai e mi infilai sotto la doccia. Il getto caldo dell'acqua mi rilassò e il bagnoschiuma profumato al alla mandorla era buonissimo, me lo strofina ovunque facendo formare molta schiuma poi, lo sciacquai via e uscii dalla doccia che ora sembrava una vera e propria sauna.
Presi uno degli accappatoi bianchi appesi accanto alla porta e me lo infilai, poi uscii dal bagno tornando a sedermi sul letto.
Temevo che fosse successo qualcosa, con la guerra imminente e Voldemort assetato di sangue non si poteva mai sapere...
Strinsi forte al petto la collana che mi aveva regalato qualche tempo fa, la serpe e il grifone uniti, non me ne separavo mai e chiunque l'avesse anche solo sfiorata senza il mio permesso, avrebbe dovuto vedersela con la mia fiamma. Era il suo unico dono che possedevo ed esprimeva alla perfezione ciò che eravamo: un Serpeverde e una Grifondoro uniti, nel corpo e nell'anima.
Pregai Merlino che Draco stesse bene e che fosse da qualche parte lì in casa sua; mi alzai e cercando di pensare ad altro scelsi qualcosa da mettermi dall'armadio: Draco non aveva praticamente nulla di sportivo o comodo, tutto il ben di Dio che possedeva era molto elegante e raffinato, persino i pigiami!
Presi una camicia di seta azzurra, era bellissima e quasi mi dispiaceva indossarla solo per stare in casa però dovevo farlo altrimenti, mi sarebbe toccato girare nuda per quell'enorme villa. E non mi sembrava il caso.
U

na volta indossata la camicia, uscii dalla stanza del mio principe ed esplorai per bene il piano superiore: ogni porta che incontravo l'aprivo nella speranza di trovare il biondino seduto su qualche letto o intento a parlare con un elfo, la paura che se ne fosse andato senza preavviso cresceva sempre di più...insieme ai battiti del mio cuore.
Scesi al piano inferiore praticamente correndo, arrivai nell'atrio e mi guardai intorno: il silenzio che lo ospitava era quasi assordante, sembrava quasi che la casa fosse completamente vuota e che fossi rimasta solo e soltanto io, senza nemmeno gli elfi...
Ripresi a correre e raggiunsi la sala da pranzo, notai che il lungo tavolo era apparecchiato per la prima colazione e soltanto due posti erano preparati a dovere. Girai intorno ad esso e sfiorai con le dita la sedia in cui la sera prima c'era seduto Draco, nulla era fuori posto quindi ne dedussi che non aveva ancora fatto colazione...a quel punto, mi venne un'idea.
《 Haldy!》
Pochi secondi dopo il piccolo elfo era difronte a me, mi guardava con i suoi occhioni azzurri e teneva le manine giunte in segno di rispetto.
《 Haldy può fare qualcosa per lei padroncina?》《 Ehm...scusami, sai dirmi dove è andato Draco?》《 Mi dispiace, Haldy non può dirle dove è andato...ma non si preoccupi, il padroncino tornerà tra pochi minuti.》《 Ok, grazie Haldy. Sei molto gentile.》
Lo vidi arrossire e dopo che si fu inchinato fin quasi a toccare il pavimento con il naso, sparì dalla mia visuale lasciandomi nuovamente sola.
Beh, per lo meno quel piccoletto mi aveva detto che il biondino sarebbe tornato, quindi potevo stare più tranquilla...almeno speravo.
In attesa che il mio bellissimo Serpeverde tornasse, mi diressi nel salotto e mi persi ad osservare quadri e oggetti antichi appartenti alla famiglia Malfoy da un mare di secoli.
Era tutto così bello, elegante e delicato, non un filo di polvere aleggiava sopra di essi che risplendevano sotto la luce del sole mattutino. Mi soffermai su di un dipinto in particolare: rappresentava un giovane mago vestito di tutto punto, guardava davanti a sé fiero e altezzoso come solo un purosangue tradizionalista poteva essere, stringeva nel pugno una bacchetta color mogano abbellita da un manico in argento, era un quadro molto antico si vedeva e mi stupii del fatto che gli occhi grigi e i capelli biondissimi lo facevano somigliare in un modo impressionante a...
《 Buongiorno principessa.》
Mi voltai di scatto a quelle parole pronunciate così sensualmente, quando lo vidi non potei fare a meno di portare una mano sul cuore e corrergli incontro per poi abbracciarlo, e non lasciarlo andare mai più.
《 Hei, hei...calma piccola, che è successo?》chiese lui accarezzandomi i capelli.《 Oh Draco, credevo che fossi andato ad Hogwarts... io...c-credevo...》
Il biondo mi fece scostare leggermente da sé e sorrise, poi mi accarezzò una guancia e mi baciò dolcemente.
《 Non me ne andrei mai senza prima salutarti Sara, ne morirei.》
Sorrisi a mia volta e poi, lo abbracciai di nuovo. Dio, non avrei sopportato l'idea di rischiare di non rivederlo mai più...senza neanche averlo salutato.
Quando ci staccammo e alzai lo sguardo su di lui, trovai il classico ghigno Made in Malfoy che mi faceva tanto impazzire.
《 E così...ti piacciono le mie camicie eh?》
Spalancai gli occhi e guardando in basso, mi ricordai che indosso non avevo nient'altro che quello. Arrossii e cercai di abbassarla il più possibile, con scarsi risultati.
《 Beh ecco, non mi sembrava il caso di uscire dalla tua camera completamente nuda così...l'ho presa in prestito.》《 Mmm...ti sta bene, anche se ti preferisco senza.》
Risi e lasciai che mi baciasse, il contatto con la sua lingua morbida mi fece fremere e la sua mano, che strizzava senza pudore il mio fondoschiena, mi fece tornare in mente tutte le sensazioni meravigliose che avevo provato la sera prima.
Merlino, averlo dentro di me era la cosa più spettacolare che potesse esserci, era come se lui mi riempisse, mi comportasse...era divino.
Quando ci staccammo, Draco mi invitò ad andare in sala da pranzo per la colazione. Ci sedemmo e subito comparve Haldy.
《 I padroncini desiderano?》《 Portaci quello che ti ho detto prima di uscire Haldy, grazie.》
L'elfo annuì e dopo l'inchino sparì. Poco dopo, sul tavolo enorme apparve l'inimmaginabile: torte, crêpes, croissant, toast, marmellata, burro, porridge, uova, bacon e chi ne ha più ne metta. Mi sembrava di stare di fronte ad un buffet per ottocento persone, con la differenza che la sala era totalmente vuota eccetto noi due.
《 Hai bisogno di mangiare, dopo ieri notte. Hai perso molte energie perciò prego, è tutto tuo.》disse indicando quel ben di Dio.
Io guardavo il tutto con gli occhi fuori dalle orbite, effettivamente ero affamata ma...non sapevo che cosa mangiare per primo! Alla fine, mi buttai sui toast che farcii con burro e marmellata alla fragola, Draco invece scelse uova e bacon e una mela verde, le sue preferite.
Durante la colazione parlammo di dove era stato, mi disse che era una sorpresa e che lo avrei scoperto quello stesso pomeriggio.
《 E poi, c'è una seconda sorpresa...》
All'improvviso, nella sua mano destra comparì una splendida ed enorme rosa rossa.
《 Viene dal nostro guardino, mia madre se ne prenda cura con molta attenzione ed è per questo che mi ucciderebbe se scoprisse che ne ho colta una. Ma per te, questo è nulla.》
Mio Dio, era così bello vedere l'algido e freddo principe delle Serpi comportarsi da inguaribile romanticone ed era ancora più bello il fatto che lo faceva solo e soltanto con me.
《 È...bellissima Draco, grazie.》
La presi dalla sua mano e la portai subito al naso, quell'odore fresco e delicato mi faceva pensare molto a Ginny e alle sue manie di perfezione.
Non sapeva bene il perché ma, quella rosa me la ricordava molto.
Pregai Dio e ogni Santo che conoscevo perché la guerra non me li portasse, che Harry ce la mettesse tutta e che il male venisse finalmente sconfitto.

Ice & Fire ☞ {D.M.} Where stories live. Discover now