Capitolo 47.

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P.O.V. SARA

I fatidici quattro giorni che mancavano alla partita passarono.
Durante essi, notai che Malfoy mi guardava in modo strano. Era per via della "velata" minaccia di Silente quando gli aveva chiesto di sorvergliarmi? Notai però una cosa: c'era una strana luce nei suoi occhi, non cattiva, non boriosa, semplicemente strana. Comunque, lasciai perdere quei pensieri...Malfoy non si meritava di stare nella mia testa.
Stavo passeggiando in giardino e decisi di andare a chiacchierare un pò con le mie amiche piante. Mi diressi alla prima serra, entrai, mi sedetti a terra accanto ad una piantina appena nata e ci parlai piano.
Era dolcissima, avrà avuto si e no due mesi.
Non mi accorsi, parlando parlando, che si fece ora di pranzo e quando guardai l'orologio sbarrai gli occhi.
Così, salutai la piantina e a passo svelto mi diressi in Sala Grande.
Mi sedetti, come al solito, accanto a Ginny e mangiai tranquilla.
《 Rafazzi...》disse Ron a bocca piena.《 Ogfi c'è la parfita, vfoi vefite no?》《 Ronald chiudi quella bocca e mangia come tutte le persone normali. Te ne prego.》implorò Hermione.《 Ok ho capito, traduco io.》disse Harry vedendo le nostre facce perplesse.《 Venite tutti oggi alla partita?》
Tutti annuirono vigorosamente, chiunque ma soprattutto i maschi non si sarebbero persi quella partita.
《 Alfe trfe menok ru quartfo ci fediavmo ok?》《 Uuh questa è difficile.》disse il bambino che è sopravvissuto sistemandosi gli occhiali.《 Allora...alle tre meno un quarto ci vediamo davanti al portone d'entrata ok?》
Altri cenni d'assendo fecero capire a Harry di aver tradotto bene le parole di Ron.
Dopo aver riso di quell'assurdo spettacolino, mi alzai e salutando tutti mi avviai in camera mia, avevo voglia di rilassarmi leggendo un buon libro.
Le tre meno un quarto arrivarono in fretta, io ero già al portone con Ginny ed Hermione mentre gli altri due, erano spariti.
《 Dove cavolo si sono cacciati quegli idioti? Giuro che se mi fanno perdere la partita, li spedisco in dormitorio a suon si schiantesimi!》
Sbraitò la rossa, ormai fuori di sé. Come sempre, Harry e Ron erano in ritardo di ben dieci minuti. Hermione continuava a camminare avanti e indietro mentre Ginny, li malediceva in tutte le lingue che conosceva.
《 Ragazzeee! Arriviamo!》《 Harry Potter! Se mi fai perdere la partita sei morto!》
Raggiungendoci, Harry baciò velocemente Ginny sulle labbra e poi, correndo, raggiungemmo il campo di Quidditch.
Ormai erano le due e cinquantotto, la partita sarebbe cominciata in meno di due minuti. Prendemmo posto e poggiammo le nostre delicate chiappe sulle fredde panchine di legno. Lee Jordan annunciò l'inizio della partita.
《 Benvenuti all'ennesima partita di Quidditch dell'anno! Quest'oggi si affronteranno due squadre molto valorose: diamo il benvenuto alla squadra di Corvonero!》
Molti urli e applausi si levarono nell'aria, i miei amici tifavano ovviamente per questa squadra ma io, per via di Blaise, ero con i verde-argento.
《 Ed ecco entrare gli sfidanti, un caloroso benvenuto anche alla squadra di Serpeverde!》
Dall'altra parte del campo, la tribuna delle serpi era impazzita. Erano talmente agitati che, mancava poco, si buttassero dagli spalti.
Vidi entrare con innata eleganza, un fierissimo Blaise Zabini che mi fece un impercettibile occhiolino. Io gli sorrisi e ricambiai allo stesso modo.
Subito dopo entrò anche Malfoy che, mi fece ricordare le strazianti ore di volo che avrei dovuto passare con lui.
Dannato furetto volante!
Con il fischio di Madama Bumb, la partita ebbe inizio.
Ovviamente Malfoy era il cercatore assieme a Cho Chang, li vedevo sfrecciare sulle scope in cerca del famoso boccino.
Ad un tratto un giocatore di Corvonero, segnò un altro punto e tutti i miei amici esultarono. Harry, preso dalla felicità del momento, mi stritolò in un abbraccio. Io risi e ricambiai senza esitare quando...staccandomi l'abbraccio di Harry, notai che tutto il campo di Quidditch aveva gli occhi puntati su di me.

P.O.V. DRACO

Mentre inseguivo il boccino insieme alla Chang, la mia attenzione si spostò sulla tribuna di Grifondoro.
Una strana sensazione si impossessò di me quando vidi lo sfregiato, posare le sue luride mani su McFire. Ma perché non si andava ad ammazzare con la sua fidanzata piattola?
Iniziai a provare una rabbia per niente familiare, strinsi violentemente le mani sul manico della scopa e poi lei gli sorrise...quel sorrise che rivolgeva a tutti tranne che a me...ero stato davvero così crudele?
Dopo qualche secondo, li vidi staccarsi e rivolgere lo sguardo verso di me. Non vedendoli più appiccicati mi tranquillizzai...cazzo, non potevo crederci. Io, Draco Lucius Malfoy, l'algido e freddo principe delle Serpi, conquistatore di donne, superiore a tutti, Purosangue ed erede di una delle più ricche famiglie del mondo magico, ero geloso.
Già, finalmente avevo capito. Ero geloso si ma, non di una qualunque...di lei...di quella che mi insultò il primo giorno di scuola, quella che mi umiliò davanti a tutta Hogwarts, quella che riuscì a passare un'intera notte con me senza fare nulla, la falsa mezzosangue...Sara McFire.
Dopo aver fulminato Potter, rivolse lo sguardo verso di lei e appena i suoi occhi color cioccolato incontrarono i miei, il mio battito accelerò di botto.
Merlino, quanto era bella. Il freddo le aveva arrossato le guance ed il naso, io suoi occhi erano spalancati ed enormi e le sue labbra che, avevo potuto assaggiare soltanto una volta e mi era bastata per non riuscire più a dimenticarle.
Perché solo ora riuscivo a notare tutto questo? E poi, perché proprio lei?
Ad un tratto, la vidi distogliere lo sguardo imbarazzata, effettivamente tutta la scuola aveva osservato la scena e ora avevo dato il via a pettegolezzi di ogni tipo. Ero proprio un coglione.
Nonostante ciò però, non riuscii a smettere di fissarla fino a quando...
《 Draco! Che cazzo stai facendo?! Ti vuoi dare una mossa?》sbraitò Blaise.《 Porco Godric Draco, prendi il boccino muoviti! È davanti a te!》disse Nott.
Mi riscossi di colpo da quella specie di trance, scossi la testa e ripresi a rincorrere il boccino.
Da quel giorno in poi, il mio obbiettivo sarebbe stata lei...la volevo e così sarebbe stato.
Un Malfoy ottiene sempre ciò che vuole.

P.O.V. SARA

Quando mi staccai da Harry e rivolsi nuovamente lo sguardo verso il campo, trovai due occhi argentei che ci fissavano. Nessuna emozione traspariva da essi, solamente una cosa: erano meraviglioso.
Draco Malfoy si era fermato davanti alla nostra tribuna, dopo aver lanciato uno strano sguardo a Harry, si voltò verso di me e una stranissima sensazione al petto mi lasciò senza fiato. Il mio cuore accelerò i battiti e una bizzarra voglia di toccarlo si fece largo in me.
Ci fissammo per un tempo indefinito, non avevo la più pallida idea di cosa prese ad entrambi ma, non riuscivamo a distogliere l'attenzione l'uno dall'altra.
Dopo un pò, all'ennesima gomitata di Ginny, mi accorsi di quello che stava succedendo, distolsi lo sguardo imbarazzata e notai che praticamente tutta la scuola ci fissava allucinata. Perfetto!

Ice & Fire ☞ {D.M.} Wo Geschichten leben. Entdecke jetzt