Capitolo 62.

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Pensando a tutto questo, non mi accorsi che avevo camminato fino ad arrivare vicino al Lago Nero.
Mi fermai sulla riva e rimasi in piedi a pensare ad una soluzione per tutto questo casino, quando...sentii dei rumori in lontananza, tra gli alberi.
Sguainai velocemente la bacchetta e cominciai a guardarmi in torno ma, non vidi nulla. " Forse dovrei calmarmi, tanto ci sono le barriere a proteggere la scuola." pensai.
Stavo per rimettere a posto la bacchetta quando, quel rumore si fece risentire...sta volta però molto più vicino.
Indietreggiai piano, tenendo la bacchetta ancora ben salda in mano e la mente più lucida che potei.
Poi, dal fitto buio della boscaglia circostante, vidi spuntare una figura.
Assottigliai lo sguardo di modo da mettere a fuoco l'ombra scura ma, non riuscii a capire chi fosse.
Avanzava piano verso di me, incerta, facendosi ogni passo più nitida.
Appena arrivò sotto la luce, riconobbi immediatamente il folto cespuglio aggrovigliato di capelli di cui mia madre e mio padre mi avevano parlato spesso: Bellatrix Lestrange.
La sua risata stridula mi spaccò i timpani, perché era qui? Ma soprattutto, come aveva fatto ad oltrepassare le barriere?
Soppressi la mia improvvisa voglia di darmela a gambe, l'avrei soltanto istigata ad attaccare così. Cosa dovevo fare?
《 Tu, ragazzina. Qual'è il tuo nome?》
Rabbrividii quando la strega, nel vero senso della parola, mi fece quella domanda. Avevo capito tutto, era venuta qui...per me.
Deglutii il grosso groppo di panico che mi si era formato in gola e tentai di controllarmi, se avesse scoperto chi ero potevamo considerarci tutti morti.
La guardai con astio e restai in silenzio, lei ghignò e avanzò di un altro passo. Vedendo che non scappavo, piegò la testa da un lato e rise di nuovo.
《 Tu sai bene chi sono io, lo vedo da come mi guardi. Dovresti avere paura ragazzina...》《 Si, so chi è lei. L'ho vista sulla Gazzetta del Profeta.》mentii.《 E non mi fa per niente paura.》Un'altra malvagia risata da parte della strega mi fece venire la pelle d'oca.《 Oh sei una temeraria! Sicuramente una Grifondoro. La feccia di Hogwarts. Che schifo!》disse tirando fuori la lingua in un'espressione disgustata.《 E ora dimmi, se non vuoi che cominci a torturarti, conosci una certa Sara McFire?》
Sussultai quando, sentii il mio nome uscire da quelle labbra sanguinarie.
Quel verme di Voldemort era proprio ossessionato!
《 No, e anche se fosse non lo direi a te Mangiamorte!》《 Bugiarda!》
Urlò spostandosi veloce e arrivando ancora più vicino a me, mi disarmò senza che nemmeno me ne accorgessi e poi, mi guardò fissa negli occhi colmi di odio. Io tremai forte.
《 Se mi dirai un'altra bugia, assaggerai la potenza della mia bacchetta.》disse con quella vocina subdola e spietata.《 Conosci Sara McFire?》《 Ti ho già detto, che non la conosco.》
Vidi la mascella della strega contrarsi per la rabbia, il pugno si serrò sulla bacchetta e la bocca, divenne una linea sottile. Io intanto, cercavo di concentrarmi il più possibile di modo da non farla entrare nella mia mente.
《 Crucio!》
Urlò all'improvviso, in un millisecondo mi ritrovai a terra in preda ad un dolore disumano. Mille aghi bollenti mi stavano trapassato la pelle, tutto il corpo mi bruciava terribilmente, la testa mi scoppiava e le lacrime scendevano copiose.
Cominciai ad urlare con tutto il fiato che avevo in corpo quando, ad un tratto, non sentii più nulla.
《 Allora? Parla!》
Io non risposi, tossivo e cercavo di incamerare più aria possibile. Tenevo la testa fra le mani e sentivo ancora il dolore della maledizione addosso.
《 Crucio!》
Un'altra coltre di aghi affilati mi fece contorcere e urlare dal dolore. Questa volta, la maledizione durò il doppio del tempo. Ero stremata, stavo per svenire se non fosse stato per...un'enrome macchia bianca si posizionò davanti a me, sentii delle voci gridare il mio nome, la risata di Bellatrix e poi...più nulla.

P.O.V. DRACO

Tornai in camera mia col sorriso stampato in faccia, finalmente ora potevo dirlo: Sara era mia. Tutta mia.
Mi sentivo il ragazzo più felice del mondo, persino andare in bagno mi sembrava una cosa meravigliosa.
Mi segnai mentalmente di ringraziare Blaise e di raccontargli tutto poi, mi infilai il mio pregiato pigiama in seta verde e andai a letto, pensando al fatto che l'indomani avrei di nuovo baciato quelle labbra candide.
La mattina dopo, mi svegliai felice come mai prima d'ora. Dopo essermi vestito, corsi da Blaise e gli raccontai tutto per filo e per segno, ringraziandolo anche per i suoi consigli.
《 Bene Dra, sono molto contento per voi. Ma soprattutto, per te. Vedrai che quella ragazza ti cambierà in meglio.》disse dandomi una pacca sulla spalla e sorridendomi.
Dopo l'emozionante conversazione, ci avviammo in Sala Grande per il primo pasto della giornata.
Una volta entrato, col suo sguardo verso il tavolo dei Grifoni e notai che Sara non c'era..." Forse è in ritardo" pensai. Mi sedetti al mio solito posto e cominciai a mangiare quando, un gufo grigio con gli occhi gialli planò davanti a me. Presi la lettera che portava nel becco e poi volò via.
Senza dare troppo nell'occhio, aprii la lettera e lessi:

Draco,
vieni nel mio ufficio subito dopo la colazione.
Ho bisogno di parlarti di una cosa importantissima.

Albus Silente

Oh Salazar, che avevo combinato ora?
Veloce più di una scopa Firebolt, mi alzai dal tavolo e mi diressi nell'ufficio del preside. Dopo aver superato il Gargoile di pietra, bussai piano alla porta e appena sentii un " Avanti", entra senza esitazioni.
《 Draco, siediti.》
Disse subito Silente che, aveva una faccia un pò troppo seria.
《 So della tua relazione appena avviata con Sara, vi faccio i miei più sentiti auguri.》
Ma come faceva a sapere ogni cosa questo assurdo vecchiaccio?
Avvertii uno strano calore diffondersi nelle mie guance, bene! Ora ero pure capace di arrossire! Questa era proprio bella!
《 Grazie signore.》dissi tentando di restare serio.
Lui fece un cenno con la testa e poi continuò a parlare.
《 Mi duole informarti Draco, di un fatto gravissimo che ieri sera ha coinvolto Sara.》
Appena udii il suo nome, mi irrigidii all'istante. Lo sapevo che avrei dovuto restare con lei, dannazione!
《 Purtroppo, una delle più fedeli servitrici di Lord Voldemort è riuscita ad oltrepassare le barriere di protezione della scuola, le cui ovviamente sono state rafforzate ampiamente, e ha incontrato Sara vicino al Lago Nero. Costei è: Bellatrix Lestrange.
Non sappiamo di preciso cosa sia successo, sappiamo solo che Sara è stata sottoposta varie volta alla crudeltà della maledizione Cruciatus e ora, è sotto le cure esperte di Madama Chips.
Mi sembrava giusto che tu lo sapessi, mi dispiace Draco.》
Mille domande e mille pensieri mi frullavano nella testa ma, non riuscii a formularne nemmeno una.
La rabbia e la preoccupazione verso ciò che era successo presero il sopravvento, strinsi le mani a pugno talmente forte da infilzarmi le unghie nella carne e mi tratteni dal tirare un calcio alla scrivania del preside.
Bellatrix Lestrange...la sorella di mia madre, la cognata di mio padre...mia zia...l'avrebbe pagata cara!

Ice & Fire ☞ {D.M.} Where stories live. Discover now