Capitolo 25.

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《 Sara io...ti chiedo scusa. Non volevo aggredirti così, non volevo farti soffrire, non volevo vederti piangere...è stato orribile per entrambi. Perdonami, sono stato uno stupido, ho lasciato che la rabbia prendesse il sopravvento e non ho pensato alle conseguenze. Che ci sono rimasto male è evidente credo...ma non posso costringerti a stare con me.
Se è questo che desideri, io lo accetto.
Rimaniamo amici però, ti va?》
Guardavo George con gli occhi lucidi, ero senza parole. Come poteva essere? Forse Ginny gli aveva fatto il lavaggio del cervello oppure era impazzito...non mi sarei mai aspettata che addirittura si scusasse. Per Godric! Ero felicissima, nessuno aveva pensato male di me e non avevo perso George. Poteva andare meglio di così?
《 Oh George, non sai quanto mi dispiace. Io non volevo farti stare male ma...》《 Lo so ma ti prego, non parliamone più. Riuscirai a perdonarmi?》《 Stai scherzando? Certo che sì!》dissi sorridendogli.
Il gemello Weasley mi strinse in un caloroso abbraccio e mi fece capire che ormai, non c'era più alcuna traccia di ciò che era successo. Era tutto finito. Poi si staccò leggermente e mi guardò dritto negli occhi.
《 Posso fare una cosa?》
Non feci in tempo a ribattere che mi ritrovai con le labbra di George sulle mie, sbarrai gli occhi in un primo momento ma poi capii cosa aveva in mente e lo lasciai fare.
Inizialmente mi baciò con dolcezza, per poi approfondire il contatto facendo si che le nostre lingue si accarezzassero. Io arrossii dalle punte dei capelli fino all'ultima unghia dei piedi, meno male che lì dietro non c'era molta luce.
Mi accarezzò i capelli e poi, fece scendere la mano sulla mia nuca e mi avvicinò di più a sé, i nostri corpi si toccavano, potevo sentire il suo cuore battere forte. Infine mi mordicchiò leggermente il labbro inferiore per poi, staccarsi pian piano e sorridere.
Non so per quanto tempo durò ma, fu bellissimo. Non mi aveva mai baciata così intensamente, mai.
Avevo gli occhi lucidi e sentivo le guance andarmi a fuoco, lui si avvicinò al mio orecchio e sussurrò...《 Grazie per quest'ultimo meraviglioso dono, sei fantastica.》
Gli sorrisi ma non riuscii a rispondergli, ero troppo imbarazzata. Però, lasciai che mi accompagnasse fino alla porta della mia stanza un'ultima volta. Arrivati, lo ringraziai e gli diedi la buonanotte per poi entrare in camera mia. Mi buttai sul letto in preda alla felicità, nulla era andato perduto e per fortuna, eravamo ancora tutti uniti. Sospirai e sorrisi più che potevo, mi sentivo benissimo!
Mi alzai dal letto, indossai la mia graziosissima vestaglia da notte nuova e tornai a sdraiarmi. Quella notte, finalmente, riuscii a dormire serena, niente riuscì a disturbarmi. Nemmeno i sogni.
Il giorno dopo, mi svegliai grazie ai raggi di sole che filtravano dalla finestra. Infastidita mi girai dalla'altra parte e tentai di riaddormentarmi, invano. Appena il mio cervello ricominciò a connettere, mi ricordai che il giorno prima non avevo messo la sveglia e che...oh merda, quel giorno avevo lezione di volo! La Bumb mi avrebbe ucciso se fossi arrivata in ritardo!
Mi alzai di colpo, guardai l'ora e imprecai. Dannazione erano le sette e trenta, avevo solo mezz'ora per fare tutto! Dovevo sbrigarmi.
Mi feci una doccia super veloce, indossai abiti comodi, sistemai i capelli in una coda alta e mi diressi in Sala Grande. Afferrai una brioche, salutai gli altri avvisandoli della lezione e corsi in cortile.
《 Alla buon'ora McFire!》la Bumb mi guardava severa mentre batteva il piede a terra.《 Mi scusi Madama Bumb!》《 Non importa, bando alle ciance e cominciamo subito.》
Ormai sapevo a memoria cosa dovevo fare ma comunque, la scopa non voleva saperne. E io, peggio della scopa. Provai e riprovai invano finché addirittura, la Bumb di stufò e andò a parlare con Silente, dicendomi però di continuare a provare. 
Dopo circa una quindicina di tentativi, riuscii a sollevarmi dal suolo ma, come al solito, la scopa cominciò a dimenarsi come un cavallo che era stato appena punto da un'ape e mi fece cadere come un sacco di patate.
Feci per rialzarmi ma, un dolore lancinante alla caviglia destra mi impedì di farlo. Merda, ci mancava solo questa! Tentai di nuovo ma, caddi pesantemente a terra. Uno smorfia di dolore solcò il mio viso, faceva un male cane! Mi arresi e decidi così, di aspettare Madama Bumb.
Durante l'attesa, l'erba su cui ero seduta cominciò ad avvoglermi la caviglia tentando di sistemarla. Sperando che nessuno se ne accorgesse, la lasciai fare.
《 Hei McFire,  lo vuoi capire si o no che i babbani non volano?》
Alzai di scatto lo sguardo, ma quando era arrivato? Ci mancava Malfoy a rompermi le pluffe, perfetto.
《 Sta zitto, verme.》dissi scatenando l'ira del furetto e anche un coro di: " Uuuuhhh!"《 Non ti permettere feccia.》
Mi prese violentemente per un braccio con l'intenzione di farmi alzare ma, ovviamente, la caviglia non reggeva per nulla. Cacciai un urlo di dolore e caddi a terra, di nuovo.
《 Che c'è? Non ti reggi nemmeno in piedi adesso?》《 C-credo di essermi rotta una caviglia. Ma non sono affari tuoi.》
Odiavo farmi vedere debole ma, purtroppo era la dura verità.
Malfoy roteò gli occhi al cielo, si avvicinò a me, si chinò e mi prese in braccio senza dare il minimo segno di sforzo.
《 Ma che...? Che fai?! Lasciami! Non ho bisogno del tuo aiuto, lasciami!》
Come se non avessi fiatato, Malfoy si diresse verso l'infermeria e dopo avermi tolto l'erba dalla caviglia, mi affidò alle cure di Madama Chips.
Prima di andarsene però, si avvicinò al mio viso tanto che potevo sentire il suo respiro sulla mia guancia.
《 Mi devi un favore, babbana.》《 Scordatelo.》risposi chiaramente.
Lo vidi ghignare divertito e uscire  finalmente dall'infermeria. Era così dannatamente irritante, arrogante e maligno. Riusciva sempre a farmi infuriare, stupidissimo biondo!
Tentai di calmarmi il più possibile, mi misi comoda sul lettino su cui la serpe mi aveva messo e subito dopo, vidi arrivare Madama Chips con una strana pozione verdognola in mano.
《 Su cara, bevila tutta!》
Ne assaggiai un sorso e un indecoroso conato di vomito mi salì attraverso la gola. Quella cosa sapeva di coccole di Troll andate a male. Comunque, se volevo riparare l'osso in fretta dovevo berla, perciò tappai il naso e buttai giù quello schifo. Ora si che la mia giornata si poteva definire orripilante.
Poggiai il bicchiere sul comodino affianco al letto e chiusi gli occhi nel tentativo di riposare, la caviglia faceva male e non c'era niente di più analgesico che farsi una bella dormita. Ero quasi caduta tra le braccia di Morfeo quando...

Ice & Fire ☞ {D.M.} Where stories live. Discover now