Capitolo 66.

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《 Signor Zabini, lei vada ad avvisare gli altri. Io e Draco perlustreremo la Foresta.》
Dopo un semplice cenno d'assenso verso il preside, Blaise schizzò via e sparì dietro l'angolo del corridoio, mentre io e Silente eravamo già in cammino diretti alla Foresta.
Decidemmo di non separarci e di guardare in ogni piccolo angolino, buco, tana e albero della Foresta.
Ogni tanto Potter & company ci lanciavano dei Patronus per avere notizie e il preside gli rispondeva, sempre negativamente.
Si fece l'alba, nessuno di noi riuscì anche solo a pensare di andare a dormire, eravamo troppo preoccupati per lei, finché...sorpassata di poco la barriera della scuola, scorgemmo in lontananza una figura.
Ci avvicinammo piano, col cuore in gola illuminai la zona e finalmente...eccola lì. Era lei, rannicchiata ai piedi di un grande albero, le foglie le ricoprivano tutto il corpo proteggendola dal freddo insieme ai plaid che aveva addosso, dormiva serena come se nulla fosse successo. Sentii la rabbia montarmi dentro, noi eravamo morti di paura e lei dormiva tranquilla?!
Fregandomene altamente della presenza di Silente, la presi per un braccio svegliandola bruscamente e facendola alzare.
《 D-Draco...?》《 Ma che diavolo ti è saltato in mente, eh? Potevi morire, potevi essere nelle mani di Voldemort in questo momento. Non ci hai pensato eh? Sei un incosciente!
Non hai pensato a noi, a come potevamo starci? Non hai pensato a me, che senza di te non valgo nulla!
Non hai pensato a niente! Sei solo una stupida egoista!》
La vidi guardarmi sbalordita, gli occhi le si riempirono di lacrime, cominciò a singhiozzare e a scuotere il capo.
Appena la vidi in quelle condizioni, mi resi conto di quello che le avevo detto e anche se era la pura verità, mi sentii uno stupido coglione. Avrei dovuto aiutarla, invece di sbraitarle in faccia a quel modo.
La attirai verso di me e la strinsi forte tra le mie braccia, lei tentò di calmarsi e pian piano, i singhiozzi cessarono.
《 Temevo di averti persa per sempre, non hai idea di quanto fossi spaventato. Ti prego Sara, non farlo mai più.》
Le accarezzai una guancia e le feci sollevare il viso in modo far incontrare i nostri sguardi, i suoi occhi erano ancora lucidi e arrossati ma, erano comunque bellissimi.
《 Perdonami Draco, io...non avrei mai, mai voluto farlo è solo che...avevo paura. Pensaci, se Bellatrix è riuscita a superare le barriere possono farlo tutti, soprattutto Voldemort! E se lui mi trovasse, sarebbe la fine per tutti.
Nemmeno io voglio perderti Draco, come non voglio perdere nemmeno tutti gli altri. Ed è per questo, che ho deciso di nascondermi per sempre nel Mondo Babbano.》《 Tu non andrai da nessuna parte, devi capire che finché ci sarò io al tuo fianco, nessuno ti sfiorerà nemmeno un capello.
Ammazzerei chiunque si azzarda anche solo a guardarti male, tu mi appartiene e non voglio saperti lontana da me. Non resisterei.》
La strinsi nuovamente e mi inebriai del suo profumo che, avevo tanto temuto di non sentire più.
Come se non lo facessi da anni, la baciai dolcemente per poi approfondire e bearmi nuovamente di lei. Ci staccammo solo, quando l'ossigeno cominciò a scarseggiare.
Lasciai che prendesse la sua borsetta e ci infilasse dentro i plaid poi, la presi in braccio e la portai da Silente che ci stava aspettando poco distante.
《 Sara! Eccoti finalmente! Ci hai fatto preoccupare molto sai? Devo chiederti di non fare mai più una cosa del genere Sara, per qualsiasi tipo di problema non esitare a venire da me. D'accordo?》
Sara si scusò col preside e promise che al minimo problema, sarebbe andata da lui. Silente sorrise e si sfregò le mani intorpidite dal freddo.
《 Beh, direi che è ora di rientrare. Ormai è l'alba e gli altri aspettano notizie. Prenderemo tutti una bella tazza di tè caldo e poi, potrete anche assentarvi dalle lezioni, per oggi.》
Disse facendoci l'occhiolino. Quell'uomo era proprio strano.
Tutti e tre insieme, ci avviamo verso Hogwarts dove il resto della banda ci aspettava ansiosa di notività.

P.O.V. SARA

Quando aprii gli occhi nella Foresta e mi ritrovai di fronte Draco, il mio cuore perse un paio di battiti. Avevo paura ma al tempo stesso, ero felice come una pasqua. Lui era venuto a cercarmi, voleva riavermi con sé e io...come potevo dirgli di no? Era passata una notte soltanto e già mi era mancato da impazzire. Figuriamoci una vita intera senza di lui!
Sapevo che mi avrebbe sgridata e le mie lacrime gli davano solo ragione, ero stata stupida. Avevo agito senza riflettere e ora, per fortuna, stavo ritornando a scuola invece che nella squallida tana di Voldemort.
《 Hei, guarda che so camminare da sola.》dissi scherzando, visto che lui mi aveva preso in braccio come se fossi ferita.《 Non mi interessa, ho bisogno di sentirti vicina.》
A quella frase, il mio cuore fece due giri della morte...aveva bisogno di sentirmi vicino. Mio Dio, potevo sciogliermi.
Mentre camminavamo, mi resi conto che in braccio a lui mi sentivo al sicuro: potevo sentire il suo profumo inebriante, sentivo il suo torace che ad ogni respiro si alzava e abbassava, gli avevo appoggiato una mano proprio sul cuore che batteva veloce, ero talmente rilassata che, mancava poco e mi sarei addormentata di nuovo.
《 Signore...》Draco chiamò Silente ad alta voce, il preside si voltò con il suo solito sorriso bonario sul volto.《 Si?》《 Io mi chiedevo se...per oggi, io e Sara potevamo...ehm...condividere la mia stanza. Sa, dopo tutto quello che è successo.》《 Certamente Draco, ormai siete una coppia. E poi, non guasterebbe riappacificare un pò le vostre case mi spiego?》
Sorridemmo e ringraziammo il preside che, con una mano ci fece segno di entrare al castello precedendolo. Appena entrati, Draco aumentò il passo di colpo e in un batter d'occhio, eravamo nei sotterranei.
《 Draco aspetta! Devo parlare con Harry e gli altri, saranno preoccupatissimi!》《 Ci penserà Silente, ora ti voglio tutta per me.》
Gli sorrisi e arrossii violentemente, sapeva sempre come mettermi in imbarazzo.
Si fermò davanti al quadro di Salazar Serpeverde e pronunciò la parola d'ordine: " Et serpens vincit." ( la serpe vince) Poteva essercene una più perfetta? Direi proprio di no.
Entrammo nella Sala Comune che, grazie a Morgana, era completamente vuota. Sarebbe stato strano il contrario visto che, erano praticamente le cinque del mattino.
Senza esitare, Draco mi portò in camera sua e una volta che ebbe sigillato la porta e insonorizzato la stanza, mi fece scendere.
M

i guardai intorno e mi venne in mente, la prima volta che ero stata in quella camera. Non era stata proprio una bella esperienza. I colori verde-argento mi mettevano addosso una leggera ansia, non mi sentivo a mio agio, mi sembrava proprio come se fossi entrata in casa di un estraneo.
《 Che c'è piccola, ti mancano già  il rosso e l'oro?》disse ghignando e interrompendo i miei pensieri.《 Beh, se proprio vuoi la verità, si. Mi sento un'intrusa.》Draco rise e mi si avvicinò nuovamente.《 Dovrai abituartici...》《 Già, proprio come dovrai fare tu.》colpito e affondato.
Ridemmo insieme e poi, feci per sedermi sul letto.《 Alt! Non avrai intenzione di sederti sul mio letto in quelle condizioni, vero?》disse guardandomi dalla testa ai piedi.《 Perché? Che cos'ho che non va?》chiesi, guardando i miei vestiti.《 Che c'è che non va?! Ti sei praticamente rotolata sul prato della Foresta Proibita! Hai bisogno di un bagno. Urgente.》
Restai a bocca aperta per qualche istante, avevo completamente dimenticato quanto Draco fosse maniaco del pulito e dell'ordine. Certo, anche io lo ero ma non fino a quel punto. C'era soltanto un piccolissimo, minuscolo problema.
I bagni nelle camere singole o dei prefetti, non avevano le chiavi e anche se avessi usato un incantesimo, lui avrebbe potuto aprire la porta in qualsiasi momento...e non ci eravamo mai visti nudi, prima d'ora. Mai.
Avvampai di colpo a quel pensiero, lui piegò la testa di lato e mi guardò stranito fino a che non capì a cosa stavo pensando.
《 Non dirmi che ti vergogni del tuo ragazzo, Grifoncina.》

Ice & Fire ☞ {D.M.} Where stories live. Discover now