Capitolo 88

2.7K 189 949
                                    

Leggete lo spazio autrice per una piccola sorpresa di Natale!💞💞

Tobio percepì nuovamente i suoi occhi inumidirsi, mentre si mordeva il labbro inferiore, scosso da un tremore che era intento a fermare.



"Nonno..." mormorò con voce flebile, ma che rimbombò acutamente in quelle quattro mura sbiadite in cui regnava il silenzio.



Strinse maggiormente la mano del rossiccio, cercando di trattenere le lacrime, notando di aver fallito quando subito dopo queste presero a percorrere silenziosamente le sue gote imporporate.



Un piccolo sorriso tremante si propagò sul viso di Kageyama, traboccante di emozioni contrastanti, la paura di aver potuto perdere suo nonno e la contentezza nel vederlo sveglio, nel suo letto d'ospedale, con la schiena poggiata contro la testiera, senza però pronunziare alcuna parola, dando al nipote il tempo di cui necessitava per metabolizzare.



Il corvino gli si avvicinò con qualche passo incerto, il cui rumore echeggiò nella stanza, seguito dal centrale, ancora aggrappato al bicipite del suo ragazzo.



Adesso che vi era un metro scarso a dividerli, Tobio poté analizzare in maniera più accurata l'espressione di Kazuyo: nonostante gli occhi spenti e stanchi, marcati da qualche ruga o occhiaia appena accentuata, il suo tipico sorriso rassicurante spiccava sul volto impallidito, i lati della bocca che raggiungevano teneramente l'altezza del naso.



Era così bello, riaverlo lì con sé.



In un istante Tobio abbandonò la mano del suo ragazzo per fiondarsi ad abbracciare il suo adorato nonno, allacciando le braccia intorno alle grosse spalle robuste del nonno, mentre le lacrime divenivano sempre più numerose, premendo il capo all'altezza della clavicola di Kazuyo e riversando copiosamente le goccioline salate sul tessuto del camice che ricopriva questa, quasi come se fossero il simbolo della sofferenza che il corvino aveva accumulato in quei giorni, prima di saperlo vivo e vegeto.



"Nonno...!" lo chiamò con la voce affranta dal pianto, l'alzatore, come se volesse accertarsi che quel momento non fosse frutto della sua immaginazione che gli voleva giocare qualche brutto scherzo.



"Sono qui, Tobio" rispose, Kazuyo, infilando delicatamente le mani fra le ciocche scure e lisce del nipote, scorrendole paternamente lungo il capo, le palpebre chiuse per godersi appieno la stretta del nipote.



"Stai bene?! Ti senti bene, vero?!" si separò bruscamente dall'abbraccio, il più piccolo, osservando l'anziano con occhi sgranati e intrisi di agitazione.



"Tranquillo Tobio, il tuo super nonno sta bene" dichiarò, l'uomo dai capelli grigi, posando il suo grosso palmo a lato del viso impiastricciato dalle lacrime del palleggiatore, eliminando gli ultimi residui di queste, spazzandole via con il pollice.



Tobio lasciò andare un sonoro sospiro, e non seppe dire se quest'ultimo fosse di sollievo o di stanchezza.



I lati della sua bocca si curvarono leggermente verso l'alto, e le sue iridi bluastre si spostarono sui suoi genitori e sulla sorella che, in piedi vicino la finestra, avevano osservato la dolce riunione tra il nipote ed il nonno.



L'alzatore fece poi combaciare il suo palmo con quello dell'uomo seduto sul letto, stringendo la sua mano affettuosamente e sorridendo impercettibilmente nel percepire il calore del nonno.



"Hai riposato un po' prima?" gli domandò successivamente, il primino del Karasuno, sedendosi sul bordo a lato del materasso, il quale si schiacciò lievemente sotto al suo peso, emettendo un piccolo suono striminzito.



My Little Sunshine~ KageHina ||Completata||Where stories live. Discover now