Capitolo 46

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I due si sedettero nuovamente, parlando e scherzando con le persone sedute al tavolo dell'Orione.



"Wow Tobio, non mi avevi detto che tu sapessi ballare" lo canzonò, Shinsuke, con un sorrisetto malizioso.



"Ma smettila!" borbottò il corvino, con una mano a reggere il mento, distogliendo lo sguardo.



"Hinata" disse Kageyama, in seguito, lasciando perdere il cugino; il rossiccio lo guardo interrogativo.



"Ti va di uscire un po' fuori?".



Così, il duo di bislacchi, si ritrovò a passeggiare per il grande giardino che circondava la sala da cui erano appena usciti, illuminato da tanti lampioni posizionati in vari punti del prato.



"Questo posto è davvero bellissimo di notte" ammise Shoyo, ammirando con sguardo incantato tutte le lucciole che svolazzavano intorno a loro, rendendo l'atmosfera ancora più romantica.



"Già" concordò Kageyama, che invece era intento a guardare il suo panorama preferito: il piccoletto, con un sorriso sul volto.



Istintivamente, incrociò le sue dita con quelle di Shoyo che, senza distogliere lo sguardo sognante dalle lucciole, strinse la mano del corvino senza dire nulla.



Uno di quegli insetti si posò su un dito della mano libera di Hinata che, ammaliato, osservò la lucciola da più vicino.



Improvvisamente, però, la sua espressione stupita tramutò in una sorpresa: infatti, un paio di labbra si erano posate sulla sua guancia, facendo immobilizzare sul posto il piccoletto.



Kageyama rise leggermente, non essendosi riuscito a trattenere nel stampare quel piccolo bacio sulla gota, ora arrossita, del rossiccio.



'Okay. È arrivato il momento. Devo assolutamente parlargli e risolvere' pensò Kageyama, prendendo un respiro profondo.



"Kageyama" si sentì chiamare dal centrale, prima che iniziasse il suo discorso, voltandosi verso di lui.



I due si erano fermati davanti la veranda a forma di cupola, costituita solo da vetrate trasparenti e ornata all'interno da qualche pianta.



"Senti... uhm..." provò a dire, Shoyo, distogliendo lo sguardo e cercando le parole giuste.



"Io... cioè... mi..." balbettò, facendo sorridere intenerito il più alto, che però non lo interruppe.



"Mi dispiace, Tobio. Mi dispiace tantissimo" confessò Hinata, guardandolo dritto negli occhi.



"Aspetta, fa' parlare prima me" aggiunse, non appena notò che Tobio stava per proferire parola.



"Le cose che dicesti mi hanno ferito particolarmente... per questo ti ho sbraitato in faccia... ero in preda alla rabbia... ma tu eri notevolmente insicuro e spaventato all'idea di dire tutto alla squadra, ed io anziché starti vicino a rassicurarti, ti ho urlato contro, dicendoti delle cose terribili... m- mi sono sentito così inutile e-e mortificato, che tu n-non ne hai idea..." spiegò, mentre pian piano le sue guance venivano rigate dalle lacrime.



"T-tu, sin dal primo momento, hai s-sempre fatto i salti mortali p-per me... hai fatto di tutto, pur d-di ottenere la mia fiducia... e-ed io ti ringrazio, perché oltre a fidarmi di te, ho iniziato ad innamorarmi di te... ed i-io non potrei esserne più felice" raccontò, con voce tremante, piangendo a dirotto e tenendo il capo chino.



My Little Sunshine~ KageHina ||Completata||Where stories live. Discover now