Capitolo 27

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"Caro, è un piacere averti qui! Tu devi essere Tobio! Io sono la mamma di Shoyo, ma chiamami Maya! Dà a me le buste della spesa" fece cordialmente la donna dai capelli castani, prendendo le buste dalle mani del corvino per poi posarle sul tavolo.



"Grazie mille per l'ospitalità" disse timidamente l'alzatore, sorridendo lievemente alla piccola Natsu che gli era stata tutto il tempo accanto ad osservarlo con un'espressione contenta.



"Di nulla caro, sarai sempre il benvenuto. Piuttosto, Shoyo, potevi avvisarmi!" tranquillizzò Tobio, la signora Hinata, rimproverando il figlio non appena quest'ultimo, insieme al papà, erano giunti nella cucina.



Il rossiccio preferì rimanere in silenzio, sennò avrebbe perso la calma.



Tanto alla fine lo sapeva che la ramanzina sarebbe toccata sempre e comunque a lui, era lui il fratello maggiore.



"Mi dispiace per il disturbo" si scusò Kageyama, notando che ci fosse andato sotto il piccoletto.



"Tranquillo Tobio, non avete fatto nulla di male" fece dolcemente Maya, scompigliando la chioma liscia del più alto.



"Shoyo non invita mai nessuno, è un piacere avere finalmente un ospite qua" aggiunse il padre delle due teste arancioni, provando a rendere a suo agio il corvino.



"Andatevi a lavare le mani, il cibo è pronto" avvisò la castana, dando le spalle ai ragazzi poiché ancora alle prese con i fornelli.



"Vuoi una mano tesoro?" si sentì dire da Seiya, che si avvicinò alla moglie per aiutarla.



Intanto Natsu corse al piano di sopra, diretta verso il bagno, chiudendosi la porta dietro.



I due adolescenti invece se la presero con più calma, scambiandosi qualche parola mentre camminavano.



"Da quanto sei così timido Kags?" chiese con un sorriso sornione, avvicinando di poco il proprio volto al suo come per prenderlo in giro.



"S-smettila scemo" balbettò, evidentemente rosso in viso, distogliendo lo sguardo.



Quando il suo lato più timido usciva allo scoperto, quel nano malefico ne approfittava per stuzzicarlo un po'.



Avrebbe dovuto tenerlo a mente.



Quando arrivarono davanti alla porta del bagno, questa si spalancò e, come un fulmine, la piccola sgattaloiò tra le loro gambe per raggiungere il piano inferiore.



Il duo di bislacchi entrò nel bagno, intento a lavarsi le mani nel più totale silenzio.



La tensione era visibile nell'aria, e ciò a Shoyo non piaceva.



Tobio spesso era scorbutico, aveva sempre la parola pronta e si dimostrava sempre sicuro di se.



Inoltre, tra i due, quello che aveva provato giorno dopo giorno ad avvicinarsi sempre di più all'altro, era Kageyama.



In quel momento, invece, era visibilmente rigido.



E Shoyo pensò che quella volta doveva essere lui a fare un passo avanti.



Mentre toglievano i residui di acqua dalle loro mani tramite un'asciugamano, Hinata si alzò in punta di piedi per raggiungere la guancia di Kageyama e lasciarvici un piccolo bacio sopra.



Il corvino rimase per un secondo scosso, spalancando gli occhi e rimanendo pietrificato.



"Sei troppo nervoso. Calmati. Sono solo i miei genitori. Sii te stesso, a loro già piaci" lo tranquillizzò il più basso, prendendolo poi per mano e trascinandolo fuori da quella stanza.



My Little Sunshine~ KageHina ||Completata||Where stories live. Discover now