Capitolo 20

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"Ma è fantastico!".



Kageyama era nella stanza in cui erano raggruppati tutti i futon; era, però, solo.



Durante quel pomeriggio tutti i giocatori del Karasuno erano o in giro per la tenuta o nel piccolo spazio di erba al di fuori di essa.



Tutti, tranne Kageyama.



"Non capisco cosa ci sia di fantastico" disse non troppo convinto, Kageyama, assumendo un'espressione corrucciata.



"Ma come! Stasera esci con i tuoi amici e ci sarà anche Hinata, no? Non è fantastico?" ripeté Oikawa, in videochiamata con il suo kohai.




"Magari questa volta riuscirai a combinare qualcosa" aggiunse con tono malizioso, il più grande.




"Cosa intendi?" domandò Tobio, non fidandosi di quello sguardo.




Oikawa aveva sempre strane idee per la testa, e ciò spaventava Kageyama.




"Sei serio? Hai provato a baciarlo due volte, e la seconda volta mi hai detto che il piccoletto non si era nemmeno allontanato. Che ne dici se magari questa volta facciate qualcosa di serio?" propose Oikawa, mentre ruotava seduto sulla sedia girevole di camera sua.



"Fare qualcosa di serio? E se lui non volesse?" chiese il corvino, arrossendo leggermente.



"Non ho detto che devi conficcare la spada nella roccia, piccolo Artù. Ma che ne dici di portare a termine quell'ardua impresa a cui hai dato un inizio, ma non hai completato?".




"Cioè".




A momenti Tōru si sarebbe ritrovato a dare testate nello schermo del telefono.




Come poteva essere così stupido?




"Senti, se è l'amore ad averti reso così scemo, lascia stare, che già come sei normalmente basta".




Il ragazzo dagli occhi somiglianti a due mirtilli alzò un sopracciglio, non capendo cosa intendesse Oikawa; quest'ultimo, invece, sbuffava rassegnato.




"Il bacio che hai provato a dare quaranta volte senza mai riuscirci, scemo!" esclamò con tono di ovvietà, Tōru.




Lo sguardo di Kageyama, però, valeva più di mille parole.



E Oikawa, che lo conosceva da ormai 4 anni, nonostante avesse capito perché Tobio fosse così preoccupato, potè constatare che, in tutto quel tempo, non lo aveva mai visto così insicuro.




Gli faceva piacere che, finalmente, anche il suo caro kohai si fosse innamorato, ma se l'amore avesse abbassato la sua autostima ancora di più, non ne sarebbe valsa la pena.



"Ascoltami bene, Tobio. Non sentirti obbligato. Se non te la senti, va bene così. Tu pensi che al piccoletto farebbe piacere? Fallo. Pensi che se provarlo a baciare ora sia troppo rischioso? Non farlo" spiegò il capitano del Seijoh.



"Io... non lo so" disse Kageyama, chinando lo sguardo.



Di amore non ne capiva davvero nulla, questo era sicuro.




"Tranquillo. Nessuno ti corre dietro. Fa' ciò che ritieni giusto, al momento giusto. Qualsiasi scelta farai andrà benissimo, okay?" lo rassicurò, il castano.



Il palleggiatore del Karasuno sorrise grato, ma, appena sentì le voci dei suoi amico farsi più vicine, la sua espressione diventò allarmata.



My Little Sunshine~ KageHina ||Completata||Wo Geschichten leben. Entdecke jetzt