Capitolo 147

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Kageyama si recò con passo incerto verso la finestra, percorrendo l'intera stanza e passando tra i diversi giocatori delle numerose squadre presenti al ritiro.



Scostò con un movimento delicato la tenda posta dinanzi alla finestra in modo tale da raggiungere la maniglia e, con qualche incertezza nei movimenti, abbassarla per giungere finalmente al balconcino.



Immediatamente il mormorio di sottofondo provocato dal chiacchiericcio continuo dei pallavolisti presenti nella stanza fu sostituito da una voce acuta ed una seconda più pacata e flebile.



"Sì! È stato un regalo bellissimo, la tengo sempre sul comodino. Avevo intenzione di portarla anche qui, al ritiro, ma avevo paura si potesse rompere nel borsone, quindi è a casa" affermò con immensa allegria nella voce, Hinata, il quale si dondolava avanti e indietro, con le gambe incrociate, seduto sulle mattonelle fredde che componevano il pavimento del balcone, per poi terminare il suo discorso con tono sconsolato.



"Non pensavo che Kageyama fosse un romanticone e che facesse regali simili. È stata una bella idea" si sentì commentare dalla voce apparentemente priva di emozioni appartenente a Kozume, il quale in realtà si sentiva profondamente felice per il suo migliore amico, che sembrava esser particolarmente contento nel parlare di quel regalo che aveva sciolto il suo piccolo e fragile cuore.



Hinata stava proprio per ribattere, il suo tipico sorriso luminoso dipintovi in volto come se proprio non riuscisse ad abbandonarlo per nemmeno un istante, quando le sue iridi ambra si posarono distrattamente sulla figura alta che si trovava in piedi esattamente dietro il biondo.



"Kags, che ci fai qui?" domandò con visibile sorpreso nell'espressione, Shoyo, percependo le sue gote imporporarsi nel pensare che poco prima stava sostenendo una conversazione riguardante proprio il corvino.



"Ti stavo cercando. Kuroo mi ha detto che eri qui" rispose con estrema scioltezza, Kageyama, indirizzando il suo sguardo scuro prima verso l'alzatore del Nekoma e successivamente in direzione del rossiccio.



Kenma lanciò una rapida occhiata divertita ed ugualmente sarcastica al suo migliore amico, facendo incontrare le piante dei piedi e strofinandole l'una contro l'altra per ottenerne un minimo di calore in quella notte ventilata.



"Bene, penso sia il momento di andare a raccattare il mio gatto nero. Buonanotte" si alzò in piedi facendosi leva dai palmi, il più grande, per poi pulirseli velocemente contro i vestiti e raggiungere l'interno della stanza, richiudendosi la finestra dietro di sé e sistemando la tenda dinanzi al vetro.



Finalmente il duo di bislacchi poteva avere un po' di privacy in quella giornata in cui a malapena avevano parlato per più di dieci minuti.



"Hey" iniziò la conversazione con esitazione, Tobio, marciando verso il più basso a piedi scalzi e rabbrividendo al contatto con le mattonelle gelide che gli fecero accapponare la pelle.



"Ciao" forzò un sorriso cordiale, Hinata, portandosi le ginocchia al petto e posando il mento su di esse, circondandosi le gambe con le proprie braccia quasi volesse provare ad abbracciarsi da solo, mentre il corvino prendeva posto accanto a sé.



"Tutto bene?" domandò cercando di rimanere sul vago, il palleggiatore, nonostante entrambi sapessero che, con quella domanda, avesse intenzione si riferirsi alla prima giornata di ritiro che avevano appena trascorso insieme.



"Benissimo" affermò con estrema e cieca convinzione nella voce, Shoyo, i suoi occhi nocciola che brillavano di sicurezza ed energia mentre osservava il cielo stellato che si estendeva sopra le loro teste.



My Little Sunshine~ KageHina ||Completata||Where stories live. Discover now