Capitolo 115

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CONTINUO FLASHBACK









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"Scusate, ma che diamine significa?! C'è stato veramente un incidente in cui Hinata è stato coinvolto...?" prese parola, Tanaka, dopo i primi istanti di interdizione, poggiando le mani sul sedile dinanzi a sé per alzarsi in piedi dal suo posto, non riuscendo a credere alle parole da lui stesse pronunciate, trovando impossibile da credere una cosa simile.



"Sì, purtroppo sì..." mormorò con tono affranto, Ukai, chinando il volto e corrucciando le sopracciglia per la preoccupazione, seduto accanto al posto del guidatore occupato dal professor Takeda.



"Come sta? Sta bene? Deve star per forza bene, no? Dopotutto ti ha anche chiamato, o sbaglio?" intervenne, Yamaguchi, un'innegabile nervosismo dipinto sul volto che pareva quasi annunciare un inevitabile pianto fragoroso, per poi voltarsi verso il suo amico d'infanzia seduto accanto a sé, come per cercare una conferma, un'ultima speranza a cui aggrapparsi, che purtroppo non arrivò mai, trovandovi al suo posto un'espressione visibilmente provata, come se Tsukishima avesse già appreso appieno quella triste e crudele verità nello stesso momento in cui il
coach aveva riferito loro quella terribile notizia.



"Non è stato lui a chiamarmi. Al telefono era una donna, non so se anche lei è stata coinvolta nell'incidente, ma ha trovato il cellulare di Hinata e probabilmente avrà deciso di chiamare uno dei numeri recenti nella rubrica, quindi il mio" posò il gomito contro la base del finestrino, Keishin, appollaiando la fronte contro il palmo aperto con aria disperata e affranta, sospirando con respiro tremante.



Quella notizia fu percepita come un grosso masso che crollava sulle spalle dei liceali, che si scambiavano sguardi agitati e disorientati, quasi volessero provare a consolarsi l'un l'altro e a darsi speranza a vicenda, non avendo ancora digerito l'accaduto.



"Shoyo starà bene! Lui ha sempre combinato tantissimi guai, ma ha sempre avuto la meglio! Se la caverà anche questa volta, non abbattiamoci!" esclamò a gran voce, Nishinoya, attirando l'attenzione dei suoi compagni e spostando i suoi occhi color nocciola su ognuno di loro, cercando un qualsiasi, anche fugace, contatto visivo, ben conscio che iniziare a pensare in modo negativo non portava nient'altro che all'autodistruggersi internamente.



Eppure quando vide le loro espressioni cupe, gli occhi lucidi, le labbra morse per evitar di scoppiare a piangere e i volti accigliato grottescamente dalla paura, non riuscì più a credere alle parole da lui stesso pronunziate, spalancando gli occhi nel momento in cui quella verità gli si parò davanti, colpendolo in pieno, facendogli serrare i denti ed emettere un verso stizzito, mormorando appena un 'Dannazione'.



Sugawara mantenne silenziosamente le sue iridi grigie puntate verso il basso, osservando le sue mani tremante appollaiate sulle sue cosce e provando in qualsiasi modo a mandare giù quel groppo in gola che gli si stava formando, rendendogli impossibile respirare regolarmente, provando a frenare le lacrime che percepiva formarsi ai lati degli occhi, consapevole di dover esser forte per la sua squadra.



Proprio quando tale pensiero gli attraversò la mente, si rese conto dell'atmosfera sin troppo silenziosa per esser definita calma, soprattutto vista la squadra così affezionata a Shoyo.



Tuttavia, quando istintivamente le sue gambe si rizzarono in piedi, portandolo a comminare sino ad uno dei sedili situati più avanti, si rese conto del perché i suoi coetanei stessero provando così ardentemente a tenere a freno le lacrime e a non andare nel panico.



My Little Sunshine~ KageHina ||Completata||حيث تعيش القصص. اكتشف الآن