Capitolo 73

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IL GIORNO DOPO

"Non è possibile!".



Hinata credeva di essere decisamente in preda ad una crisi isterica.



Lanciava vestiti qua e là, spargendoli per tutta la stanza, e questi piombavano quasi fossero delle stelle cadenti su qualsiasi oggetto capitasse sotto al loro tiro, o meglio dire, sotto tiro di Hinata.



Scavava disperatamente, con espressione corrucciata, quasi ne dipendesse la sua vita, nei cassetti, nel comò, nell'armadio, addirittura sotto al letto e nell'armadio di Natsu.



Spostava frettolosamente gli occhi da un angolo all'altro della sua camera, provando con tutto se stesso a ricordare in quale buco del mondo fosse finito l'oggetto che cercava.



Quando ormai si diede per vinto, avendo analizzato la stanza da cima a fondo, si lasciò andare ad un triste e rumoroso lamento, mettendosi seduto in ginocchio davanti al letto e chinando il busto ed il capo su di esso, attirando l'attenzione della sorellina che stava passando di lì in quel momento.



"Shoyo, ma che diamine succede" domandò con tono fermo, Natsu, aggrottando le sopracciglia, rimanendo in piedi poco distante dal fratello, con le mani lungo i fianchi, a chiedersi che cavolo di problemi avesse il fratello.



"Natsu! Ho bisogno del tuo aiuto!" esclamò con afflizione, Shoyo, alzando il volto precedentemente seppellito nel materasso e portando le mani alle spalle della sorella, scuotendola con forza da capo a piede.



"Calmati, Shoyo!" gridò la più piccola, facendo zittire il fratello con tutte le sue lagne, scrollandosi da sopra le spalle le mani del fratello e passandosi i suoi piccoli palmi sui vestiti, quasi li stesse stirando.



"Ora, mi vuoi spiegare perché stai urlando?" chiese nuovamente, una volta sistematasi per bene, Natsu, incrociando le braccia e scrutando il più grande con sguardo affilato e giudizioso dall'alto, dato che quest'ultimo si stava ancora prostrando ai piedi della sorella.



"Sai per caso dove mamma ha messo il mio kimono blu? Non lo trovo da nessuna parte! Ho controllato ovunque!" enunciò, il centrale, alzandosi finalmente in piedi ed aprendo entrambe le braccia per indicare il disordine che cospargeva l'intera stanza.



"Shoyo, sei davvero stupido. Quel kimono mamma lo ha buttato probabilmente 2 anni fa, se non di più!" annunciò a gran voce, la piccola testa arancione, mentre il mondo di Shoyo si distruggeva davanti ai suoi occhi, riducendosi in milioni di pezzetti taglienti che si conficcavano nel suo cuore, ora che era a conoscenza di ciò.



"CHE COSA?!" tirò un urlo tormentato, il numero 10 del Karasuno, portandosi le mani ai capelli e lasciandosi cadere nuovamente sulle ginocchia, facendo scivolare poi le braccia lungo ai fianchi con fare stremato.



"Eh già" ripeté quasi fosse una filastrocca, Natsu, dando una piccola pacca sulla spalla del fratello e voltandosi, intenta ad uscire da quella gabbia di matti.



"Aspetta!" la fermò, Shoyo, afferrandola per il braccio molto più piccolo rispetto al suo.



"Cosa vuoi ancora? Per me il tempo è denaro, e non ho assolutamente intenzione di sprecarlo con te" sputò velenosa, il componente più piccolo della famiglia Hinata, osservando di sottecchi l'altro, con sguardo tagliente.



"Oh, ma ti prego! Hai 6 anni! Comunque, non è questo il punto. I fuochi di artificio di Yokohama si terranno tra pochi giorni ed io non ho un kimono! Possibile che mamma non si sappia fare i cavoli suoi?! Doveva per forza buttarmelo?!" rifletté a voce alta, il rossiccio, imprecando contro la madre sotto lo sguardo accigliato della sorella.



My Little Sunshine~ KageHina ||Completata||Where stories live. Discover now