Capitolo 80

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CONTINUO FLASHBACK









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Nelle sue iridi ambra, ancora grondanti di piccole gocce salate, si scorgeva il riflesso di quelle esplosioni colorate che si espandevano nel blu della notte, quasi volessero rubare la scena alle altre stelle.



Osservava la volta celeste con sguardo quasi sorpreso, estasiato, mentre la bocca manteneva la forma di una piccola 'o' ed una lacrima percorse la sua gota arrossata non appena sbatté le palpebre, ancora rivolte verso i fuochi d'artificio.



Quando i suoi neuroni decisero di collaborare, in modo che si rendesse conto della domande del corvino, Shoyo sussultò rumorosamente, sgranando gli occhi e portandosi una mano a tapparsi la bocca, mentre quella che reggeva il bastoncino, il quale ormai si era spento, si adagiò sul telo; non aveva il coraggio di voltarsi verso Kageyama.



Piuttosto, puntò lo sguardo verso la sabbia, stringendone una manciata in un pugno e chinando il capo, cercando di nascondere il colore paragonabile a quello di un pomodoro mentre la sua bocca si riduceva ad una linea.



Ma una cosa impossibile da nascondere, era la felicità che si stava manifestando sia all'interno del suo corpo, sia al suo esterno.



Dentro di sé percepiva una po' lo spettacolo che si stagliava dinanzi a lui: come se un insieme di esplosioni gli stessero bucando il petto, e delle farfalle svolazzassero nel suo stomaco così forte da riuscire quasi a percepirne il rumore.



Il suo volto aveva ormai preso fuoco, sentiva un bruciore pizzicargli le guance ed espandersi su di esse, mentre un brivido si propagò lungo la sua spina dorsale, provocandogli un leggero tremore dall'emozione.



Si rizzò improvvisamente seduto, con la schiena dritta ed il capo perfettamente rivolto verso il mare, assumendo una posizione fin troppo rigida e poco naturale.




Kageyama, intanto lo osservava con confusione.



"Stai bene?" chiese, cercando di suonare il più gentile possibile, accigliandosi e provando a posare una mano sulla spalla del rossiccio, che la scansò prontamente allontanandosi di qualche centimetro.



"I-io, sto bene, certo che sto bene..." balbettò, terminando con un risolino nervoso, Hinata, parando le sue mani dinanzi a sé, iniziando a gesticolare, per poi ammutolirsi completamente.



"No, no. Non sto bene, ti sembra che stia bene?" rettificò, assumendo un'espressione seria e riflessiva,  che prendeva i colori delle luci emanate dai fuochi artificiali che non cessavano, indicando con la mano il suo viso alquanto interdetto e sgranando gli occhi in maniera innaturale, quasi stesse per dare di matto.



"Uhm... Shoyo-".



"I-io- sento un incendio sulla faccia. Letteralmente, sono così accaldato che se mi tuffassi nel mare, diventerebbe lava. E- e poi sento il mio cuore fare GWAH! Quasi come se stesse gareggiando alle olimpiadi di ginnastica artistica! E poi ho la gola secca! Acqua, necessito di acqua!" iniziò ad urlare, equiparando il suono della sua voce a quello dei petardi, senza cessare di muovere le mani in maniera disorientata, mentre la confusione sul volto di Tobio lasciava spazio ad un piccolo sorriso.



"È letteralmente andato fuori di testa" sospirò, Kenma, il quale osservava la scena in lontananza, seduto su un telo posato anch'esso sulla sabbia, portandosi con rassegnazione una mano alla fronte e scuotendo il capo.



My Little Sunshine~ KageHina ||Completata||Donde viven las historias. Descúbrelo ahora