My Little Sunshine~ KageHina ||Completata||

Capitolo 72

"Non è assolutamente così".

"Ma sì, invece! Ti dico che è così!" esclamò con insistenza, Hinata, mentre colpiva con il palmo il materasso su cui era steso a pancia all'ingiù.

"No, non lo è. Per niente" affermò Tobio, mentre rifaceva il suo letto, sistemando le lenzuola, intanto che la voce squillante di Shoyo in viva-voce risuonava tra quelle quattro mura.

"Ma perché sei così testardo?" chiese retoricamente, il rossiccio, girandosi di scatto a pancia all'insù e portando le gambe verso l'alto, iniziando a dare calci all'aria, frustrato.

"Cosa?! Ma se sei tu quello testardo! Io sono l'esperto nel settore, quindi so per certo che quello che dico è vero" enunciò con convinzione, Kageyama, posando una mano sul fianco, con espressione che non ammetteva repliche.

"Ma cosa c'entra! Non significa che siccome tu hai più latte che acqua nel sangue, allora io non possa avere una mia opinione!" sbottò Hinata, mettendosi seduto sul materasso e gesticolando con la mano libera.

"Shoyo, qui non si parla di opinioni, ma di dati di fatto: il latte alla fragola è molto più buono del latte al cioccolato" confermò con tono fermo, l'alzatore del Karasuno, incrociando le braccia.

Il più basso emise un fragoroso sospiro frustrato, lasciandosi cadere a peso morto all'indietro sul letto; era impossibile sostenere una qualsiasi discussione con quel Re del Campo, troppo puntato sulla sua opinione per anche solo minimamente pensare di prendere in considerazione quella del rossiccio.

Non lo sopportava.

"Se ti interessa al supermercato vicino casa tua hanno rimesso le confezioni di mini brick di latte alla fragola" mormorò con tono annoiato, Hinata, posando la guancia contro il materasso.

"Ma davvero?" fece con finto tono meravigliato, Tobio, sorridendo lievemente.

"Uffa. Ho fame. Credo che mi mangerò un bel budino" annunciò il centrale, alzandosi dal materasso e infilando le pantofole.

"Perché non un bel ghiacciolo? In estate sono i migliori" propose il corvino, mentre afferrava le mille paia di calzini spaiati sparsi per la stanza, emettendo uno sbuffo stanco non appena riuscì ad afferrarne uno sotto al letto.

"Nah, preferisco il budino".

"Però è più buono il ghiacciolo".

"Senti, Tobio, non iniziamo di nuovo la stessa discussione che potrei seriamente venire fino a casa tua e lanciarti tutti i limoni del tuo albero!" esclamò irritato, Shoyo, rammentando un episodio impossibile da dimenticare.

Assunse un'espressione interrogativa quando, dall'altro capo del telefono, non arrivò risposta.

Infatti l'attenzione del corvino si era spostata su una notifica di richiesta di videochiamata che spiccava nell'estremità superiore dello schermo.

"Piccolo, devo andare. Ci sentiamo dopo" rispose solamente, Tobio, mandando un bacio al rossiccio e terminando la chiamata.

Shoyo osservò per qualche istante il cellulare, che emetteva una serie di bip regolari, i quali indicavano che l'altro avesse attaccato.

Un ringhio frustrato riempì la stanza e, dopo aver lanciato il telefono sul letto, marciò a passo spedito e con un broncio sul volto in cucina, dove si trovava l'unica cosa che avrebbe potuto tirarlo su di morale: il cibo.