Capitolo 3

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"Che cosa significa?" chiese Kageyama impaurito.


Se per colpa di quelle parole non avesse più potuto vedere quelle schiacciate...


Non se lo sarebbe perdonato mai più.


"Significa quel che significa. Non mi sono iscritto" rispose secco, con sguardo indifferente.


"Ma intendi che non ti sei ancora iscritto?" domandò il corvino, sperando di aver capito male.


"SIGNIFICA CHE IO CON LA PALLAVOLO HO CHIUSO!" sbraitò ai quattro venti il più basso, arrivando dritto al punto.


Tutti gli studenti si voltarono verso di loro ed un imbarazzante silenzio invase il corridoio nel quale erano.



Qualche istante dopo tutto ritornò alla normalità, come se non fosse successo nulla.



"Come sarebbe a dire?" disse con tono confuso Kageyama, suonando più arrabbiato che sorpreso.



"Mi spieghi cosa te ne frega?! Sei stato tu a dirmi che non meritavo di stare in campo! Sei davvero incoerente!" esclamò arrabbiato Hinata, non riuscendo a comprendere perché quel 'Kageyama' si comportasse in questo modo dopo le parole che aveva detto.


Per un secondo si ritrovò addirittura a pensare se quel ragazzo avesse un qualche problema o fosse semplicemente stupido.


In parte ci aveva anche preso.


"Sì è vero, ho detto quelle cose ma... non intendevo quello!" cercò di spiegare il fraintendimento, Tobio.


"Davvero? Beh, mi dispiace per te, ma ora è troppo tardi. Io non gioco più a pallavolo. E anche se giocassi, non vorrei mai stare in squadra con un  Re come te. Detto questo, ti saluto. Ciao" pronunziò, infilando le mani nelle tasche per poi girare i tacchi ed andarsene.


Quelle parole fecero molto male a Kageyama.


È vero, se le meritava.


Ma non ci poteva far nulla, la sua paura rimaneva sempre quella: alzare una palla senza nessuno che volesse schiacciarla.


Si era comportato decisamente male, in passato.


Forse non meritava nemmeno di fare amicizia con quel rossiccio, o almeno così pensava.


Però proprio per questo motivo desiderava avvicinarvisi; non voleva più avere rimpianti.


Prima che si allontanasse troppo, Kageyama gli afferrò nuovamente il polso, stavolta senza lasciare la presa nemmeno quando il più basso si era voltato.


"Ti prego, ripensaci" disse con tono serio, ma speranzoso, Tobio.



Shoyo arrossì impercettibilmente, percependo il suo battito cardiaco aumentare al tocco del corvino.


"M-mi spieghi perché diamine ci tieni così tanto?" domandò Hinata, deglutendo imbarazzato e provando in tutti i modi ad evitare le iridi bluastre dell'altro.


"Lo sai anche tu che non hai chiuso davvero con la pallavolo" fece con tono che non ammetteva repliche, Kageyama, cercando lo sguardo dell'altro.


Si rifiutava di accettare che quel piccoletto, con quelle capacità, non avesse più voluto praticare pallavolo.


Da una parte lo sperava poiché i sensi di colpa lo avrebbero divorato, d'altra parte ne era certo.


My Little Sunshine~ KageHina ||Completata||Where stories live. Discover now