Capitolo 67

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FINALMENTE


PER LA VOSTRA GIOIA




ESORDISCO A GRAN VOCE:



ATTENZIONE‼️⚠️
Questo capitolo contiene una parte SMUT, ovvero contenuti sessualmente espliciti! Se non vi va di leggere quella parte, allora fermatevi dove troverete degli asterischi, poiché questi segneranno l'inizio di tale parte. Se invece volete leggerla, buona lettura!💞


"Ciao!" enunciò a gran voce, Eriko, non appena, aprendo la porta di casa sua, si ritrovò stagliata dinanzi a sé una figura dall'altezza discutibile e dalla chioma arancione e voluminosa, a cui sorriso amorevolmente.



"Buonasera" pronunziò Shoyo, mentre sul suo volto prendeva posto un sorriso luminoso alla vista della dolce donna corvina.



Aveva fatto una corsa- o per meglio dire, una pedalata- velocissima a casa e, dopo una rinfrescante e rigenerante doccia ed aver preparato una borsa con alcuni suoi beni, era ritornato nella casa dei Kageyama.




"Grazie mille per l'ospitalità" aggiunse, entrando in casa e sfilandosi le scarpe, sedendosi per terra e sistemandole davanti l'entrata, accanto al paio che riconosceva appartenessero a Tobio.



Il piccolo Alaska né approfitto per saltargli addosso, scodinzolando e percorrendo con una leccata la guancia paffuta del piccoletto, facendolo ridacchiare.



Quasi come se il detto 'parli del diavolo e spuntano le corna' avesse preso vita, una figura alta e dai capelli corvini apparse davanti a Shoyo mentre scendeva le scale.



"Tesoro, non ringraziarci, lo sai che qui sei il benvenuto, anzi, ci fa molto piacere che tu sia venuto" gli ricordò la signora Kageyama che, unendo le mani e chiudendo gli occhi, assunse un'espressione genuina e sorridente; ma, in quel momento, Hinata era troppo impegnato ad osservare Tobio, per rispondere alla corvina.



Ogni volta che lo guardava per bene, rimaneva sempre più abbagliato, incantandosi in quei capelli lisci blu notte, in quegli occhi color mirtillo, in quei tratti mascolini e quei muscoli così delineati e scolpiti da sembrare una scultura greca, coperti solo dal tessuto di una tuta grigia e nera che foderava perfettamente le sue linee a dir poco invitanti; deglutì rumorosamente, iniziando a sentir il suo corpo divenire leggermente più accaldato.



"Da' a me, te lo poso in camera" sentenziò l'alzatore, riferendosi al borsone nel quale Shoyo aveva tutto l'occorrente per passare la notte nella casa dei Kageyama, afferrandolo prima che il rossiccio gli rispondesse.



"Oh- grazie" asserì Hinata, lasciando che il più alto si avvicinasse a lui per prendere il borsone, osservandolo salire le scale e sparire una volta raggiunto il piano superiore.



In seguito si affacciò leggermente alla porta della cucina, scorgendo le figure degli altri due componenti della famiglia Kageyama che mancavano all'appello.



"Shoyo!" esclamò Miwa, con sguardo illuminato, interrompendo la conversazione che stava avendo con il padre mentre erano intenti a smanettare con lo schermo di un cellulare, per alzarsi d'un colpo dalla sedia e avviandosi verso l'ospite, circondandogli il corpo con un braccio e carezzandogli il capo con le nocche, scompigliando le ciocche arancioni.



"Ehy Miwa" fece Hinata, ridendo sommessamente per l'ondata di affetto ricevuta dalla diciottenne.



Quando punto le iridi nuovamente verso la cucina, anche il signor Kageyama si era alzato dalla sedia, ma non si era avvicinato al rossiccio, bensì era rimasto vicino alla tavola; dopotutto, non era confidenti tanto quanto il resto della sua famiglia era con il centrale.




My Little Sunshine~ KageHina ||Completata||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora