Capitolo 39

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"Allora principino, mi spieghi perché hai litigato con il piccoletto?" chiese di punto in bianco, Oikawa.



Istantaneamente un velo di stupore si dipinse sul volto di Kageyama, non capendo come facesse il castano a saperlo.



"Che fai a fare quella faccia da pesce lesso? Su, cosa aspetti a raccontare?" fece Tōru, con fare annoiato; Tobio decise di non farsi troppe domande, raccontandogli ciò che era accaduto.



"Beh, per quanto poco lo conosca, immaginavo che il piccoletto avesse avuto una reazione simile. Ma dai, dirgli che lo lasceresti in caso la squadra sia contraria alla vostra relazione? Tutto il latte che bevi ti è andato al cervello?" chiese retoricamente, il capitano del Seijoh, alzando un sopracciglio, indignato dal comportamento adottato dal suo kohai.



"Okay, avrei potuto usare altre parole, ma-" tentò di giustificarsi, il corvino, prima che il più grande si fosse alterato ulteriormente.



"Altre parole? Avresti fatto più bella figura standotene zitto! Se tu gli dici che saresti pronto a lasciarlo al prima rifiuto da parte di qualcuno, allora significa che non lo ami, anzi, che non ti importa nemmeno un po' di lui!" lo sgridò, il castano, esasperato dalle assurdità dette dall'altro.



Tobio si sentì visibilmente in colpa, e sul suo volto si dipinse un'espressione malinconica.



Tōru notò questo cambiamento del suo umore, smettendo di urlare e osservandolo.



Aveva gli occhi puntati verso il basso mentre stringeva i palmi in due pugni.



"È ovvio che a me importi di lui..." mormorò con un filo di voce e gli occhi lucidi.



"È ovvio che io ormai lo ami!" urlò, iniziando a sfociare in un pianto.



"Però, preso dalla paura di essere lasciato di nuovo indietro... preso da ciò che mi impaurisce di più... ho finito con l'abbandonare lui, facendolo soffrire... questo a causa di una mia insicurezza..." disse, mentre copiose lacrime gli rigavano il viso, segno del senso di colpa che provava in quel momento.



"Tobio, non c'è bisogno che tu ti condanni in questo modo. Sei un essere umano, e come tale hai le tue insicurezze e paure. È normale, va benissimo così. Però non puoi lasciare che un episodio accaduto alle medie ti ostacoli nella vita, soprattutto quella amorosa. Inoltre, ti fidi davvero così poco dei tuoi compagni? Pensi davvero che loro si facciano qualche problema? Cosa gliene dovrebbe fregare? Poi se pensi che a loro dia fastidio la vostra relazione, allora semplicemente non lo dite. Ma penso che bisogni abbattere questo muro e sputare il rospo, non sarebbe più bello poter essere libero di essere te stesso davanti alla tua squadra, anziché nascondere qualcosa? Come se poi fosse chissà cosa di così brutto, sei solo insieme ad una persona del tuo stesso sesso, questo non cambia né te, né il tuo talento" spiegò con tono dolce, Tōru, tranquillizzando il più piccolo che smise di piangere.



"Ricordati, in amore si lotta in due, non da soli. Magari la prossima volta, anziché dirgli che lo lasceresti, spiegagli il perché del tuo punto di vista. Vedrai che capirà".



Le parole del castano riscaldarono il cuore di Tobio, che gli sorrise genuinamente, grato all'amico per esserci sempre nel momento del bisogno.



"Ma non credo voglia vedermi. Mi ha detto esplicitamente di non cercarlo più" gli ricordò, il palleggiatore del Karasuno, nuovamente giù di morale.



"Beh, non credo ci sia bisogno che tu lo cerchi, dato che è lui che sta già cercando te" disse, Oikawa, facendo strabuzzare gli occhi del più basso.



"Che cosa?!" esclamò, sbattendo le mani sul tavolo.



"Oggi è venuto a parlare con me perché voleva sapere una cosa su di te" gli confessò, con un ghigno sul volto.



"Cioè?".



"Non te la dico".



"Ma sei un bastardo! Se vuoi aiutarmi, fallo decentemente!".



"Senti, il piccoletto è arrabbiato, e non poco, non è giusto che lui debba fare i salti mortali per risolvere mentre tu sei a casa tua con il sedere su una sedia a mangiare ghiaccioli dalla mattina alla sera" lo rimproverò, alzando un sopracciglio alla vista del corvino spaparanzato sulla sedia con lo stecco del ghiacciolo quasi terminato tra le mani.



"Beh, non posso darti torto. Grazie mille. Mi farò coraggio, e non lo lascerò mai più. Affronterò le mie paure, se questo significa che potrò stare con lui".



"Mi fa piacere che tu lo abbia capito, re spezza-cuori" lo prese in giro, poggiando il mento sul palmo della mano.



"E pensare che io dovrei essere il 'Re del campo arrogante'... per un'insicurezza ho rischiato di mandare all'aria tutto" rise leggermente, buttando il legnetto del ghiacciolo nel cestino.



"Anche i re hanno le proprie insicurezze, no? Non fa nulla se hai delle sicurezze, è umano averne, l'importante è non farsi abbattere da queste. Tu sei più forte delle tue insicurezze, lo sei sempre stato".



"Già che ci siamo, come la prese la vostra squadra quando tu e Iwaizumi faceste coming-out?" chiese il primino, affacciandosi alla finestra per controllare che Alaska non stesse combinando guai, trovandolo sdraiato a pancia all'insù sotto l'albero di limoni.



"Lo dicemmo prima a Mattsun e Makki, dato che con loro abbiamo un rapporto molto più stretto, e ci dissero che lo sospettavano. Il resto della squadra lo ha capito pian piano, ma nulla ha mai avuto nulla da ridire" spiegò il più alto, avviandosi verso il frigo per prendere una bottiglia d'acqua e versarne un po' in un bicchiere.



"Ora cosa hai intenzione di fare con il gamberetto?" chiese, prendendo un po' dell'acqua dal bicchiere.



"Mhmh... devo trovare il momento giusto per parlargli con calma, ma a scuola e agli allenamenti non mi sembra il momento adatto... e pensare che mia madre lo vuole anche invitare al diciottesimo di Miwa" sospirò, il corvino, poggiando la schiena sullo schienale della sedia e buttando la testa all'indietro.



Si rimise composto, sgranando gli occhi, sentendo un tonfo che aveva origine dietro di sé.



Vide Oikawa con la mano sul frigo, probabilmente perché lo aveva chiuso, violentemente, per riposare la bottiglia.



"Ho un'idea".



SPAZIO AUTRICE DISAGIATA
Anni per pubblicare questo capitolo. Wattpad sta impazzendo. Se ieri avete visto la notifica ma non riuscivate a leggere il capitolo, è perché, dato che wattpad era buggato, lo avevo eliminato, quindi eccolo qua. Non iniziate a mandarmi a fanculo per la suspense che tiro un urlo. Dopo 39 capitoli dovreste sapere che il mio secondo nome è suspense, no? Comunque mi scuso per l'assenza, ma ho passato il week-end al mare e ieri non sono stata bene, pardonne moi🥺❤️ Spero che questo capitolo vi sia piaciuto, se è così e se vi va votatelo per sostenermi. Al prossimo capitolo, ciauu❤️


love u all



-Kalluto

My Little Sunshine~ KageHina ||Completata||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora