"Ne abbiamo parlato già tante volte e la risposta resta quella" risponde mio padre serio e deciso.
"Ma perché? Io sto bene qui, in Italia non ho nulla in più" affermo quasi urlando dalla rabbia; non mi hanno mai ascoltata e sicuramente non lo faranno ora.
"Ho vent'anni e ho il diritto di scegliere cosa fare nella mia vita" aggiungo cercando di stare calma.
"Luna, lo sapevi quali erano le condizioni per il tuo viaggio in Corea" afferma mia madre ricordandomi quelle maledette condizioni che avevo dimenticato.
"Si, ma non pensavo di trovarmi bene qui. Pian piano mi cercherò un lavoro e aiuterò Zoe con la casa, basta che mi fate restare. Verrò a trovarvi durante le feste natalizie" rispondo quasi supplicandoli, farei di tutto pur di riuscire a trovare un accordo.
"A fine Agosto devi tornare e non provare a restare là" dice mia madre prima di andarsene seguita da mio padre.
"Sai come sono fatti, ma posso farti una domanda?" chiede mia sorella un po' dispiaciuta per me.
"Certo, dimmi" rispondo cercando di trattenere le lacrime; non possono farmi questo, ogni volta che sono felice loro rovinano tutto.
"C'è di mezzo un ragazzo?" mi chiede curiosa, ma seria.
"No, semplicemente sto bene qui" rispondo quasi arrabbiata, non ce l'ho con lei però questa domanda poteva risparmiarmela.
"Va bene, comunque sto guardando i vostri video, li adoro, dovrebbero vederli anche i nostri genitori" afferma accennando un sorriso, solo lei ha visto come sto qui.
"Dafne, prova a farglieli vedere, magari vedono che non sta dicendo delle cazzate" risponde la mia amica al posto mio.
"Va bene, ci proverò. Luna mi manchi molto, ma se lì sei felice a me va bene se resti in Corea" sorride Dafne cercando di rallegrarmi un po'.
"Grazie, mi manchi anche tu" sorrido a mia volta, anche se è un sorriso forzato.
"Ci sentiamo, notte" risponde prima di chiudere la videochiamata.
"Mi dispiace, almeno c'abbiamo provato. Magari facendo passare del tempo si convincono del fatto che stai veramente bene qui" afferma la mia amica pensando ad altre possibilità per fargli cambiare idea.
"Ti dispiace lasciarmi un po' da sola?" chiedo psicologicamente distrutta, è molto difficile che io esca indenne dalle litigate coi miei genitori.
"Certo, se hai bisogno sono di là" risponde prima di uscire dalla stanza.
Mi alzo dalla sedia e mi stendo sul letto, la voglia di piangere è tanta, ma non voglio dargli anche questa soddisfazione. Non mi sono mai sentita parte del mio paese, non dico di non volerci tornare, ma qui mi sento più me stessa; mi ha fatto bene allontanarmi da tutto. Sono sempre stata affascinata dalla culture diverse dalla mia, per esempio, da piccola amavo studiare la storia degli Egizi, la trovavo molto affascinante; mi meravigliavo con poco leggendo tutte le diversità delle varie culture. Non mi ero mai affacciata alla cultura orientale, ma ho scoperto essere molto interessante; mi sembra di essere ritornata bambina. Non voglio di certo rinnegare le mie origini, anzi amo l'Italia, soprattutto il cibo italiano, ma mi sono sempre sentita un pesce fuor d'acqua, forse semplicemente sono sempre stata circondata da persone sbagliate. Il mio stomaco inizia a brontolare e mi ricorda che è ora di pranzo, come passa veloce il tempo. Mi alzo dal letto e prendo il cellulare prima di raggiungere Zoe in cucina.
"Come stai?" mi chiede subito preoccupata.
"Un po' meglio, devo solo mettermi in testa che non riuscirò mai a convincerli" rispondo aiutandola a preparare il pranzo.
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So Different, So Similar {BTS||FF}
Fanfiction{Wattys 2020} È possibile che due persone con cultura, tradizioni e abitudini diverse si uniscano per formare una cosa sola? Luna, ragazza occidentale, ha passato la sua vita sommersa da stereotipi sotto l'influenza delle persone che la circondavano...
