"Come mai avete litigato?" chiedo sperando che non si chiuda e che parli con me; per esperienza so che è sempre bene sfogarsi piuttosto di tenere tutto dentro, sennò ad un certo punto non ce la fai più e riversi tutto come un fiume in piena.
"Perché gli ho detto che avevamo intenzione di andare in discoteca e lui ha paura che io lo tradisca, questo vuol dire che non ha fiducia in me" risponde asciugandosi le lacrime con un fazzoletto.
"Ma gli hai detto che non sei una persona del genere? Anche se pensavo l'avesse capito" replico passandole un altro fazzoletto.
"Si, gliel'ho detto più volte, ma lui non mi ha ascoltata" dice soffiandosi il naso mentre altre lacrime le bagnano il viso.
"Sei sicura che fosse solo questo il problema?" chiedo un po' sospettosa, non è da lui avere un comportamento del genere.
"A me ha detto solo questo e mi ha fatto molto male, pensavo si fidasse di me, invece a quanto pare no" risponde tra un singhiozzo e l'altro.
"Gli hai raccontato quello che ti è successo anni fa?" chiedo riferendomi alla sua prima storia d'amore, in cui il suo ragazzo l'ha tradita con un'altra in discoteca senza pensarci due volte.
"No, non ho avuto il coraggio di dirglielo" risponde cercando di calmarsi.
"Secondo me, dovresti, magari così capisce che non lo faresti mai" replico proponendole una soluzione.
"Ora, non ho voglia di parlargli" dice asciugandosi le ultime lacrime.
"Ti capisco e so che è stato lui per primo a sbagliare, ma sei una persona matura e devi fargli capire che non lo tradiresti mai per nessuna ragione al mondo" rispondo cercando di farla ragionare, anche se so benissimo che è difficile in questi momenti.
"Hai ragione, ma non so se ce la faccio e soprattutto non so se lui voglia vedermi o parlarmi" replica abbassando lo sguardo.
"L'unico modo per saperlo è scrivergli un messaggio" dico prendendo in mano il suo cellulare e porgendoglielo.
"Cosa gli scrivo?" chiede un po' confusa a causa anche della stanchezza di questa giornata.
"Scrivigli semplicemente che domani venga qui e che devi parlargli" rispondo aspettando che digiti il messaggio.
"Va bene, non so nemmeno se sperare che vada bene" sbuffa sofferente col cuore a pezzi.
"Vedrai che andrà bene, capirà di aver sbagliato" rispondo consolandola nella speranza che si aggiusti tutto.
"Ordino due pizze?" chiedo cambiando argomento per distrarla un po'.
"Va bene, ho proprio bisogno di mangiare qualcosa" risponde rilassandosi sul divano.
"Mandami il numero, così chiamo per ordinare" replico prendendo il cellulare in mano; non appena mi invia il numero del ristorante, chiamo e ordino le nostre pizze preferite.
"Dovrebbero arrivare fra quindici minuti" dico riferendole le parole del ragazzo con cui ho parlato, dopo aver chiuso la chiamata.
"Perfetto, ma tu dove sei stata oggi?" chiede curiosa sedendosi composta.
"Sono andata a casa dei ragazzi, anche se in realtà c'era solo Namjoon" rispondo sedendomi accanto a lei.
"Ho la sensazione di essermi persa qualcosa" replica accennando un sorriso.
"Te lo racconto, ma non ridere, è stato già abbastanza imbarazzante" dico sperando di migliorarle l'umore.
"Non sono proprio in vena di ridere quindi parla" risponde tutt'orecchi fissandomi incuriosita.
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So Different, So Similar {BTS||FF}
Fanfiction{Wattys 2020} È possibile che due persone con cultura, tradizioni e abitudini diverse si uniscano per formare una cosa sola? Luna, ragazza occidentale, ha passato la sua vita sommersa da stereotipi sotto l'influenza delle persone che la circondavano...
