Ieri pomeriggio ha piovuto fino a sera senza mai smettere, peccato che, invece di portare un po' di fresco, ha portato ancora più caldo; i temporali non mi sono mai piaciuti, soprattutto se vengono di notte, invece la pioggia mi piace perché ha un suono rilassante che ti calma anche nelle giornate più nervose.
Fortunatamente oggi c'è il sole, così posso finalmente fare una passeggiata in solitudine e lasciare soli Zoe e Tae, anche se con le condizioni in cui è la mia amica non potranno fare molto. Apro l'armadio e prendo un top e dei pantaloncini neri sportivi, adatti al mio programma pomeridiano, me li infilo e mi lego i capelli in una coda; mi infilo le scarpe e gli occhiali da sole, prendo il cellulare, le cuffiette e sono pronta. Esco dalla camera, attraverso il corridoio e scendo le scale, Tae è già arrivato e Zoe è raggiante, nonostante non stia molto bene.
"Ciao, Luna" mi saluta sorridendo.
"Ciao, Tae. Tutto bene?" chiedo vedendolo un po' stanco.
"Si, ho appena finito di lavorare in studio" risponde sistemandosi i capelli color menta.
"Zoe ti aiuterà a rilassarti, vi lascio soli" replico facendo l'occhiolino ed andando verso l'uscita.
"Namjoon mi ha detto che più tardi viene qui" dice avvisandomi, prima di seguire la mia amica.
"Va bene, tanto non starò in giro per molte ore" rispondo guardando l'ora, prima di uscire e di mettermi le cuffiette nelle orecchie.
Avvio la playlist e mi incammino verso il centro della città, il sole è alto in cielo e il caldo si fa subito sentire; a quest'ora le strade non sono molto affollate e questo mi permette di attraversarle in tranquillità e senza aspettare troppo tempo. Quando cammino per le varie vie mi piace osservare tutto quello che mi circonda, sia luoghi sia persone, è una cosa spontanea a cui non faccio caso e proprio per questo uso gli occhiali da sole, visto che molto spesso mi incanto a fissare un punto, anche se sto pensando ai fatti miei, e tutto ciò mi fa sembrare strana, se non anche pazza. Continuo a camminare per le vie del centro, più affollate rispetto a quelle in periferia, e mi fermo ogni tanto a guardare le vetrine dei negozi; molti sono di abbigliamento, mentre altri vendono souvenir per i turisti. Quando andavo in gita con la scuola, svaligiavo i negozi di souvenir, semplicemente per il fatto che volevo portare a casa qualcosa che mi ricordasse il paese in cui ero stata; compravo veramente di tutto e spendevo molto, ma ero sempre soddisfatta dei miei acquisti. Mi è sempre piaciuto viaggiare, scoprire nuovi paesi e conoscere tutte le particolarità di ognuno, peccato che non ho avuto molte possibilità, ma spero di averle in futuro.
La musica continua, le canzoni si susseguono una dopo l'altra, alcune sono così tanto energiche che ti fanno venir voglia di cantare e ballare, mentre altre sono un po' più tristi e ti aiutano riflettere su te stessa e su quello che ti sta accadendo; la musica si ferma e guardo il cellulare che segna una chiamata persa da Namjoon, sicuramente mi voleva avvisare del suo arrivo. Faccio dietrofront e ripercorro le strade fatte precedentemente per arrivare fino in centro; guardo l'ora nel cellulare per capire da quanto tempo sono fuori casa e noto che sono passate quasi due ore, come vola il tempo, mi sembra di essere uscita mezz'ora fa.
Arrivo davanti casa ed apro la porta con le chiavi che mi ero portata per sicurezza, visto che non volevo rimanere fuori casa; entro e mi dirigo verso le scale che salgo a tempo di musica, attraverso il corridoio, mentre mi metto gli occhiali da sole in testa, ed entro nella mia stanza. Senza fermare la musica mi abbasso per togliermi le scarpe muovendomi sempre a ritmo, ritorno in piedi e per poco non faccio un infarto.
"Namjoon, pensavo dovessi ancora arrivare" affermo togliendomi le cuffiette dopo aver spento la musica.
"Sono arrivato da poco e ho pensato di aspettarti qui" risponde avvicinandosi a me.
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So Different, So Similar {BTS||FF}
Fanfiction{Wattys 2020} È possibile che due persone con cultura, tradizioni e abitudini diverse si uniscano per formare una cosa sola? Luna, ragazza occidentale, ha passato la sua vita sommersa da stereotipi sotto l'influenza delle persone che la circondavano...
