Alla fine, ieri il film era bello e abbiamo passato tutto il pomeriggio davanti alla tv a mangiare e a rilassarci; dovrebbero esserci più momenti così, non dico di passare ogni giorno in questo modo, ma ogni tanto fa bene prendersi una pausa da tutto.
"Devo assolutamente videochiamare i miei genitori stamattina" afferma la mia amica entrando in cucina.
"Finalmente, pensavo di essere l'unica a doverlo fare" rispondo pensando che è la prima volta che lo fa da quando sono arrivata.
"Ci sentiamo più via messaggio, è più pratico per tutti" dice sbadigliando.
"Notte insonne?" chiedo curiosa bevendo il mio caffè.
"Si, ho parlato tutta la notte con Tae" sorride ripensando alla chiamata.
"Chiama i tuoi e poi riposati" dico finendo di fare colazione.
"Ricordati che domani andiamo al mare" aggiungo facendole presente che domani è già mercoledì.
"Certo, non vedo l'ora" sorride stanca uscendo dalla cucina.
Appoggio la tazza nel lavello e lavo tutte le stoviglie che ci sono, visto che Zoe non ha tempo e poi mi piace essere utile in qualche modo; non appena finisco, mi asciugo le mani e prendo il cellulare per vedere se ci sono dei nuovi messaggi. Esco dalla cucina, mentre leggo i messaggi dei ragazzi, i quali sono tutti entusiasti per domani; sono tutti più grandi di me eppure a volte sembra proprio il contrario, li adoro. Salgo le scale e sento delle voci dalla camera di Zoe, starà sicuramente videochiamando i suoi genitori, mi appoggio alla soglia della porta e lei mi fa segno di entrare.
"Salutate tutti Luna" afferma la mia amica, mentre mi siedo sul letto accanto a lei.
"Ciao, Luna" sorride Gemma, la sorella minore di Zoe.
"Ciao a tutti" sorrido a mia volta un po' in imbarazzo; sono state veramente poche le volte in cui ho parlato coi suoi genitori e questo mi mette un po' a disagio.
"Come stai? Come ti sembra per ora la Corea?" mi chiede sua madre curiosa.
"Sto bene e la Corea mi piace tantissimo" rispondo contenta di essere riuscita a visitare un paese così bello.
"Siamo contenti, anche perché così fai un po' di compagnia a Zoe" afferma suo padre quasi dispiaciuto di non essere riuscito ad andare a trovare sua figlia a causa del lavoro.
"Peccato che non potrò stare qui per molto" rispondo rattristandomi all'istante.
"Non sei riuscita ancora a convincere i tuoi genitori?" chiede Gemma che sicuramente sarà stata informata da mia sorella; lei e Dafne hanno solo qualche anno di differenza, forse per questo vanno d'accordo, anche se non è sempre un bene visto che si coalizzano contro me e Zoe.
"Purtroppo no, però non sto perdendo le speranze" rispondo accennando un sorriso.
"Vorremmo aiutarti, ma non sappiamo come fare" dice sua madre disponibile come sempre.
"Tranquilli, ci devo provare da sola" rispondo pensandolo sul serio; se non riesco a convincerli io, non ci riuscirà nessuno.
"Ora vi lascio da soli, ciao" aggiungo alzandomi dal letto ed uscendo dalla stanza.
Entro nella mia camera e decido di farmi una doccia, mentre Zoe parla con loro, così dopo avrà il bagno tutto per sé; prendo il cambio, appoggio il cellulare sulla scrivania ed esco dalla stanza. Cammino per tutto il corridoio ed entro in bagno, apro l'acqua e nel frattempo mi spoglio per buttare nel cesto i vestiti usati. Non appena l'acqua è tiepida entro in doccia, ho sempre amato l'effetto che ha l'acqua calda sul mio corpo, così tanto che mia madre mi sgridava sempre perché stavo troppo in doccia. In effetti, ci sto veramente tanto, ma solo per il fatto che è l'unico posto in cui sono sola; io, i pensieri e nessun altro. Mi lavo per bene il corpo e i capelli, mentre canto le canzoni dei ragazzi; se non faccio le cose cantando, vuol dire che sto seriamente male. Mi ricordo quando studiavo per le interrogazioni o per le verifiche delle superiore e ogni tanto mi partiva qualche canzone quindi finivo per cantare e non studiare più. Per non parlare del fatto che durante le verifiche al posto di venirmi in mente le risposte alle domande, mi partivano canzoni a caso, peccato che non mi erano per niente utili in quei momenti. Sorrido nel pensare tutti questi momenti della mia vita ed esco dalla doccia, mi avvolgo attorno un asciugamano e uno lo avvolgo intorno ai capelli. Velocemente mi asciugo il corpo per vestirmi e poi passo ad asciugare i capelli; ringrazio il caldo che mi aiuta perché perdo molto tempo col freddo ad asciugarli, invece col caldo ci metto la metà.
Esco dal bagno sempre con la mia amata musica in testa ed accenno qualche passo di danza, lo faccio sempre quando sono da sola, anche perché se mi vede qualcuno mi chiede sicuramente se sono normale.
"Cosa stai facendo?" mi chiede Zoe ridendo e facendomi prendere un colpo.
"Ballo, non si vede?" rispondo fermandomi all'istante e cercando di essere una ragazza normale.
"Si, ma sembravi più in discoteca che in mezzo ad un corridoio silenzioso e vuoto" ride andando verso il bagno per farsi la doccia.
"Se non ti conoscessi, penserei che sei pazza" aggiunge prima di chiudere la porta.
Io e Zoe ci conosciamo fin da piccole, non abbiamo legato subito, ma col passare degli anni la semplice conoscenza si è trasformata in amicizia; e non un'amicizia come le altre, ma forte e direi anche divertente. Abbiamo affrontato molte cose insieme tra cui la battaglia che ha avuto con i suoi genitori per convincerli a farla andare in Corea, non è stato per niente facile, anzi ad un certo punto Zoe stava per cedere, invece per fortuna i suoi hanno capito quanto era importante per lei e l'hanno lasciata prendere la sua strada e realizzare così il suo sogno. Zoe è una ragazza solare e forte, anche se infondo pure lei ha le sue fragilità come tutti; con lei non ci si annoia mai, a volte dice delle cose che pensi dove le ha trovate, è impossibile non ridere per questo. Nonostante questo suo lato divertente, è molto seria e determinata, in quest'ultima un po' la invidio perché non sempre riesco ad esserlo. Siamo molto simili, ma al tempo stesso diverse ed è così che un'amicizia funziona; se si è uguali in tutto non c'è nemmeno un po' di confronto e la cosa diventerebbe noiosa.
Entro nella mia camera dopo essere rimasta in corridoio a fissare il vuoto, mi capita spesso di pensare e di non rendermi conto di non essere più con la testa nella realtà; non sempre è una buona cosa, soprattutto quando sei fuori casa. Prendo il cellulare e trovo altri messaggi dei ragazzi in cui organizzano la giornata di domani.
'Partenza alle 8, veniamo con tre macchine quindi dobbiamo decidere le suddivisioni' scrive Jin da perfetto organizzatore.
'Se volete mi prendo io i piccioncini, Tae e Zoe' risponde Jungkook con l'emoji che ride.
'Perfetto, allora direi che Jimin e Yoongi vengono con me e Luna e Namjoon vanno con Hoseok' scrive Jin già definendo da solo le altre suddivisioni.
'Per il pranzo che facciamo?' chiedo pensando che sicuramente dobbiamo portarci qualcosa da casa.
'Non preoccupatevi, ci pensiamo noi' risponde Jimin stranamente senza fare commenti sulla suddivisione.
'Va bene, a domani' scrivo prima di rendermi conto dell'ora che ha proposto Jin.
'Comunque mi sveglio a quell'ora solo perché ne vale la pena, è illegale' aggiungo pensando che dovrò mettere la sveglia, visto che dormo sempre fino a tardi.
'A chi lo dici, conto su di te nell'avere solidarietà per questo' risponde Yoongi con l'emoji del pugno.
'La solidarietà è l'unica cosa che ci salva' scrivo mettendo la sua stessa emoji.
'Che esagerati' risponde Hoseok con l'emoji che ride.
Esco dalla chat e blocco il cellulare, non mi resta che preparare il necessario da portare domani, sembra una cosa semplice, ma non lo è; se fosse per me porterei mille cose, anche se so che sarebbero inutili.
>Spazio Autrice:
Pront* per la gita al mare? Secondo voi, succederà qualcosa? Cosa ne pensate delle suddivisioni? Saranno casuali o no? Ma soprattutto siete come Yoongi e Luna o siete delle persone mattiniere?
Spero vi sia piaciuto il capitolo, se vi va lasciate unastellina e un commento per farmi sapere cosa ne pensate. A presto 💜
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So Different, So Similar {BTS||FF}
Fanfiction{Wattys 2020} È possibile che due persone con cultura, tradizioni e abitudini diverse si uniscano per formare una cosa sola? Luna, ragazza occidentale, ha passato la sua vita sommersa da stereotipi sotto l'influenza delle persone che la circondavano...
