So Different, So Similar {BTS||FF}

~100~

Il tempo vola, i giorni passano velocemente sfuggendomi dalle mani, vorrei poter tanto fermarlo, ma purtroppo non ho questo potere, mi ero imposta di vivere al meglio queste ultime settimane qui, eppure più la partenza si avvicina più sembra che il mio sogno si stia trasformando in un incubo; in questi ultimi giorni sono uscita poco, solo per le mie solite passeggiate, solo per prendere una boccata d'aria e non fare preoccupare la mia amica, ma ora come ora vorrei solo chiudermi nella mia stanza abbandonandomi ai miei pianti liberatori come faccio ogni notte da quella maledetta videochiamata.

"Luna, hai intenzione di alzarti o vuoi passare tutta la giornata a letto?" mi chiede la mia amica entrando nella stanza ed aprendo la finestra per far entrare la luce.

"Posso veramente scegliere la seconda opzione?" chiedo a mia volta coprendomi gli occhi con le mani infastidita dai raggi solari.

"No, alzati, dobbiamo parlare e poi andare dai ragazzi" risponde prendendo le coperte e togliendomele di dosso.

"Di cosa dobbiamo parlare? Ma oggi i ragazzi non dovevano lavorare?" domando mettendomi a sedere ed alzando le braccia per stiracchiarmi.

"Dobbiamo parlare della tua partenza e i ragazzi ci hanno invitato a vedere le loro prove" risponde dirigendosi verso la porta ed uscendo definitivamente dalla stanza.

Mi alzo dal letto e mi tolgo la maglia di Namjoon, prendo una canotta rosa e dei pantaloncini grigi e me li infilo, mi guardo allo specchio e come ogni mattina noto gli occhi leggermente arrossati e le occhiaie, segno di aver dormito poco e male; sinceramente non ho la forza di affrontare l'argomento con Zoe, ma è giusto farlo, anche perché ormai manca sempre meno alla mia partenza e in più devo ancora prenotare il volo. Esco dalla mia camera ed attraverso il corridoio, scendo le scale e vado in cucina, dove trovo Zoe con già la colazione pronta, prendo la mia tazza di caffè e ne bevo un sorso; il silenzio regna in questa stanza, così in tutta la casa, ed è tutto ciò di cui ho bisogno, dato che ci pensa la mia mente a fare rumore. Finisco di far colazione e Zoe mi fa segno di seguirla in soggiorno, ci sediamo sul divano a gambe incrociate, una di fronte all'altra, come facciamo ogni volta che dobbiamo intraprendere una conversazione importante.

"Innanzitutto so quanto stai soffrendo e, anche se provi a nasconderlo, si vede che c'è qualcosa che ti turba, l'hanno notato pure i ragazzi, infatti sono preoccupati per te, ma al tempo stesso non vogliono farti domande, visto che non ne hai parlato nemmeno con Namjoon" afferma seria iniziando il discorso e nel tono della sua voce posso sentire anche una nota di preoccupazione.

"Non è facile, ma non voglio farli preoccupare, poi sai che non posso parlarne con nessuno" rispondo sbuffando e capendo di dover nascondere ancora di più le mie emozioni.

"Proprio per questo non ho detto nulla, però devi pensare ad un modo per dirgli che parti, non puoi partire senza dire niente" replica quasi con tono freddo e so che me lo sta dicendo in questo modo perché loro non se lo meritano, lo so benissimo.

"È da giorni che ci penso e sono arrivata alla conclusione di dovergli mentire ancora, non posso dirgli la verità e so che non si meritano queste mie bugie, ma so che se gli dicessi la verità, probabilmente farebbero di tutto per farmi restare ed io mi sentirei in colpa a vita quindi, anche se fa male, non gli dirò il vero motivo della mia partenza" dico tutt'un fiato in un fiume di parole come se non riuscissi più a trattenerle dentro di me.

"E a cosa avresti pensato?" chiede curiosa, ma al tempo stesso ansiosa di sentire quello che in mente.

"Avevo pensato di dirgli che tornavo in Italia a trovare la mia famiglia e starci per qualche settimana" rispondo abbassando lo sguardo per non vedere la sua reazione.

"Alla fine non stai dicendo una grossa bugia, peccato che non si sa se torni qui o forse non tornerai più" replica la mia amica valutando le mie parole.