Mi sveglio ancora tra le braccia di Namjoon, gli occhi bruciano per le troppe lacrime versate e la testa mi fa leggermente male, guardo il ragazzo che sta beatamente dormendo e accenno un sorriso nel vederlo così rilassato, un piccolo sorriso dopo molte lacrime, solo lui può riuscirci ed è proprio per questo che è una delle persone più importanti della mia vita; perché non sono tutti come lui, come i ragazzi o Zoe? Perché la gente invece di farti del bene, ti fa del male, ti fa soffrire? Queste sono le domande che occupano la mia mente. Lentamente scivolo fuori dalla sua presa e prendo il cellulare per vedere che ore sono, sono le otto di mattina e il mio stomaco mi ricorda che ho saltato la cena, peccato io non abbia fame; senza far rumore vado verso la porta ed esco dalla stanza, attraverso il corridoio e noto che la porta della camera della mia amica è chiusa, segno che non è sola. Arrivo davanti al bagno e decido di concedermi un bagno rilassante, visto che non voglio svegliare nessuno e voglio godermi il silenzio che regna in questa casa, proprio così il silenzio ora è l'unica cosa che voglio, vorrei poter stare un po' da sola, ma al tempo stesso sento il bisogno di avere qualcuno vicino, non voglio allontanare nessuno, eppure in questo momento mi chiuderei a chiave dentro il bagno; entro e vado verso la vasca, apro il rubinetto per riempirla e, mentre aspetto, mi guardo allo specchio, le mie condizioni sono pessime, gli occhi arrossati, le occhiaie evidenti, il viso pallido, la stanchezza ancora in possesso del mio corpo come se avessi passato la notte in bianco. Lego i capelli in un chignon disordinato, chiudo il rubinetto e mi spoglio, immergo prima un piede per sentire la temperatura e poi tutto il corpo stendendomi perfettamente, appoggio la testa al bordo e mi godo l'acqua calda, che come sempre ha un effetto rilassante su di me. La mia mente subito mi riporta a ieri, alla videochiamata, ancora non ci credo che siano arrivati al punto di minacciarmi, nei loro volti non c'era un minimo di emozione, ma freddezza, che al solo pensiero mi provoca dei brividi in tutto il corpo; due persone come loro non li chiamerei nemmeno genitori, quali genitori farebbero del male alla propria figlia? Non dovrebbero essere i primi a supportarla in qualsiasi cosa e per ogni sua decisione? Tutte queste domande stanno aumentando il mio mal di testa e più penso a ieri più una sensazione di rabbia e tristezza si accende come un piccolo fuoco che se viene alimentato, finisce con il diventare un vero e proprio incendio. Respiro profondamente per calmarmi, fortunatamente l'acqua tiepida mi sta aiutando in questo, e chiudo gli occhi troppo stanchi per rimanere aperti, cerco di scacciare i brutti pensieri, ma purtroppo sono gli unici che irrompono nel buio; alcune lacrime ricominciano a rigarmi le guance fino a finire dentro l'acqua, non le fermo e, anche se volessi, non ci riuscirei perché in questo momento sono troppo debole, fragile e sfogarmi attraverso il pianto, mi sembra l'unica soluzione.
"Luna dove sei?" urla Namjoon preoccupato a qualche metro di distanza, sicuramente nel corridoio.
"Sono qui" rispondo ancora con gli occhi chiusi quasi in un sussurro sentendo la gola farsi improvvisamente secca.
Sono certa che non mi abbia sentito e la conferma avviene quando continua a chiamarmi per tutta la casa, probabilmente guardando in ogni stanza nella speranza di trovarmi; dopo qualche minuto sento la porta aprirsi e un sospiro di sollievo si libera dalla sua bocca, mentre i suoi passi sono sempre più vicini.
"Luna, pensavo fossi uscita di casa, mi hai spaventato" afferma Namjoon veramente preoccupato, quando apro gli occhi li punto nei suoi, in cui posso notare oltre la preoccupazione, il sollievo nell'avermi trovato, ma anche la tristezza nel vedermi in questo stato.
"Scusami, avevo bisogno di starmene un po' da sola" rispondo mettendomi a sedere ed accorgendomi che l'acqua non è più calda, rabbrividendo all'istante.
"Esci, sennò ti ammali" replica recuperando un asciugamano ed aprendolo; esco dalla vasca cercando di non scivolare e subito lui avvolge l'asciugamano attorno al mio corpo in un abbraccio come se volesse scaldarmi con il suo calore corporeo.
KAMU SEDANG MEMBACA
So Different, So Similar {BTS||FF}
Fiksi Penggemar{Wattys 2020} È possibile che due persone con cultura, tradizioni e abitudini diverse si uniscano per formare una cosa sola? Luna, ragazza occidentale, ha passato la sua vita sommersa da stereotipi sotto l'influenza delle persone che la circondavano...
