La cena era buonissima e, come avevo predetto, mi ha sorpreso ordinando specialità che non avevo mai mangiato prima; abbiamo passato tutto il tempo a parlare e a ridere come se ci conoscessimo da una vita, è incredibile come mi fa sentire a mio agio. Ora siamo in auto e stiamo tornando a casa, sono appoggiata sulla spalla di Namjoon e sto sorridendo felice che la serata sia andata bene.
"Sei così bella quando sorridi" afferma facendomi tornare alla realtà.
"Pure tu, Mr Fossette" rispondo quasi scoppiando a ridere per quel soprannome; ne è passato di tempo da quando l'ho chiamato così per la prima volta.
"Era da un po' che non lo sentivo" sorride voltandosi verso di me.
"È buffo, proprio per questo mi piace" aggiunge incrociando lo sguardo col mio.
"E daddy perché ti piace?" chiedo curiosa avvicinandomi al suo viso.
"Se continui a provocarmi così, lo scoprirai fra pochi minuti" sussurra a pochi centimetri dal mio viso.
"Non ti sto provocando" sussurro a mia volta facendo l'innocente, ma al tempo stesso mordendomi il labbro inferiore.
"L'hai voluto tu" afferma scendendo dall'auto per poi aiutarmi a fare lo stesso.
"Che intendi?" chiedo curiosa incamminandomi verso l'entrata della casa.
"Nulla che non vuoi anche tu" risponde raggiungendomi ed entrando dopo di me.
"Non fare il misterioso con me" replico avvicinandomi a lui.
"Vuoi la verità?" chiede sapendo già la risposta.
"Certo, dimmi pure" rispondo avvicinandomi ancora di più.
"È tutta la sera che voglio baciarti, vedere la tua bellissima pelle e poter assaporare ogni singolo centimetro del tuo corpo" afferma fissandomi intensamente.
"Allora, fallo" rispondo sentendo improvvisamente la gola secca e il battito cardiaco aumentare.
Pian piano Namjoon avvicina il suo viso al mio, la distanza è minima, i nostri respiri ormai si confondono e le nostre labbra smaniano dalla voglia di toccarsi; senza perdere altro tempo, azzero la distanza e faccio scontrare le mie labbra con le sue, socchiudo leggermente la bocca facendo così entrare la sua lingua che subito si muove in sintonia con la mia. Continuiamo a baciarci bisognosi di questo contatto, senza staccarsi mi prende in braccio ed inizia a percorrere il soggiorno fino alle scale; sale un scalino dopo l'altro, mentre incrocio le braccia attorno al suo collo e gli cingo i fianchi con le gambe. Attraversa il corridoio ed entra nella mia stanza, mi stende sul letto e si stacca per riprendere fiato, entrambi ansimiamo, i nostri sguardi sono incatenati e i nostri corpi ardono di passione.
"Se vuoi, possiamo fermarci qui, non voglio obbligarti" afferma cercando di regolarizzare il respiro.
"Non voglio fermarmi" rispondo convinta, ma al tempo stesso un po' nervosa.
"Sei sicura?" mi chiede fissandomi in attesa di una risposta.
"Si, mio caro daddy" rispondo quasi sussurrando l'ultima parola.
Nel sentire quel soprannome, Namjoon fa scontrare di nuovo le nostre labbra, la mia bocca leggermente socchiusa lascia posto alla sua lingua, che subito inizia a giocare con la mia; le sue labbra lasciano le mie, lo guardo confusa e lui subito mi sorride consapevole di quello che sta per fare. Sento il suo respiro caldo sul collo e poco dopo le sue labbra, con cui lascia un piccolo bacio, scende ancora e ancora, lasciando piccoli baci, che mi provocano brividi in tutto il corpo, fino ad arrivare alla scollatura del vestito.
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So Different, So Similar {BTS||FF}
Fanfic{Wattys 2020} È possibile che due persone con cultura, tradizioni e abitudini diverse si uniscano per formare una cosa sola? Luna, ragazza occidentale, ha passato la sua vita sommersa da stereotipi sotto l'influenza delle persone che la circondavano...
