Dopo le parole di Namjoon, ho salutato velocemente i ragazzi e chiuso la videochiamata, mi hanno spezzato il cuore, credevo di non poter provare più dolore di quello che già avevo sentito in queste ultime settimane, eppure ora sto soffrendo più di prima, così tanto che ho appoggiato una mano sopra il petto, quasi mi avessero ferito fisicamente; mi dispiace per averli salutati frettolosamente, ma non riuscivo più a stare in videochiamata con loro, mi hanno fatto sorridere e ridere, ma non posso far finta di nulla, non posso smettere di pensare a tutto quello che mi ha detto in poco tempo, ancora non ci credo di aver tirato fuori un lato di lui che nemmeno pensavo esistesse. Non riesco nemmeno a muovermi, sono come paralizzata, bloccata da quelle parole che non smettono di tormentarmi la mente, sapevo di averlo ferito profondamente, di avergli provocato una sofferenza e un dolore che non meritava di provare, vedere nel suo viso tutte quelle emozioni negative, quegli occhi inespressivi, vuoti dai sentimenti che prima li riempivano, ormai sostituiti dalla tristezza e dalla rabbia nei momenti in cui mi parlava, solo verso di me si lasciava sopraffare da essi e non potevo dargli torto, non dopo quello che ho fatto; forse a questo punto è meglio così, preferisco che odi me piuttosto che se stesso per non avere una relazione normale come i ragazzi della sua età.
Mi alzo dalla sedia e mi avvicino al letto, mentre le prime lacrime iniziano a rigare le mie guance, mi siedo appoggiando la schiena alla testiera del letto, porto le gambe vicino al petto e avvolgo le braccia attorno ad esse, prima di lasciarmi andare ad un pianto liberatorio; ora come ora se qualcuno entrasse all'improvviso, se sentisse i miei singhiozzi e se vedesse le mie lacrime o il mio stato attuale, non mi interesserebbe, perché vedrebbe solo una ragazza spezzata da un dolore più grande di lei, una sofferenza ingestibile. Pian piano sto affondando sempre di più nella mia tristezza, quel spiraglio di luce, che vedevo lontano, si è spento, lasciandomi così completamente al buio, immersa in un'oscurità senza fine, quanto vorrei che fosse tutto un incubo, che quelle parole fossero solo frutto della mia perfida immaginazione, invece non è così, è tutto reale; se ripenso al suo sguardo freddo, al suo volto cupo, rabbrividisco, come se un venticello invernale fosse appena entrato dalla finestra per risvegliarmi dai miei pensieri, ma non è lui a farlo, bensì la persona che ha bussato dall'altra parte della porta.
"Luna, sono io, posso entrare?" chiede Dafne attendendo dietro la porta, sicuramente esausta dopo una mattina passata a scuola.
"Voglio restare da sola" rispondo quasi in un sussurro sentendo la gola bruciare a causa del pianto.
"Che è successo?" chiede ancora probabilmente preoccupata di sentirmi nel bel mezzo di un altro crollo emotivo.
"Niente di importante" rispondo sapendo benissimo che, anche se le parlassi, lei non capirebbe, dato che è più piccola di me.
"Non staresti piangendo, se fosse così" replica facendomi capire che non sono riuscita a trattenermi come le altre volte.
"Eri così serena negli ultimi giorni, pensavo di trovarti già a tavola come ogni volta che tornavo da scuola, ma oggi ti sei rinchiusa di nuovo in camera" aggiunge preoccupata non provando minimamente ad entrare nella stanza, rispettando così la mia volontà; ha ragione, in questi ultimi giorni mi ero un po' ripresa, avevo ricominciato a mangiare regolarmente e a rimettere apposto alcuni pezzi del mio cuore, ma dopo le parole di Namjoon tutto è tornato come prima o forse peggio.
"Mi passerà, domani starò meglio" dico rassicurando più mia sorella che me stessa, consapevole che non mi riprenderò né domani, né i giorni successivi.
"Luna, esci, dobbiamo parlare" afferma mia madre probabilmente avvisata da Dafne; questa sua frase non mi piace per niente, non porta mai nulla di buono, ma se non obbedissi finirebbe in un litigio e ora non avrei la forza di affrontarlo.
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So Different, So Similar {BTS||FF}
Fanfiction{Wattys 2020} È possibile che due persone con cultura, tradizioni e abitudini diverse si uniscano per formare una cosa sola? Luna, ragazza occidentale, ha passato la sua vita sommersa da stereotipi sotto l'influenza delle persone che la circondavano...
