Sono passati diversi giorni dal mio arrivo qui, quando sei felice, il tempo passa velocemente e lo vivi in maniera totalmente diversa, ogni attimo ti sembra più prezioso di prima, soprattutto quando sei in compagnia dei tuoi amici; ultimamente i ragazzi sono molto impegnati per lo show e il nuovo album, Zoe si sta organizzando con l'agenzia per le interviste, mentre io ho iniziato a cercare qualche lavoro per poter pagare le spese della casa ed iniziare ad essere totalmente indipendente. Ammetto che pensavo fosse più semplice trovare un lavoro, ma devo anche mettere in conto che non so la lingua alla perfezione e che le uniche esperienze lavorative passate non sono abbastanza importanti per essere messe nel curriculum; da quando sono arrivata, Zoe mi sta tormentando per farmi aprire un canale su Youtube, in cui potrei parlare delle mie passioni, solo che non penso di avere il carattere giusto per farlo, anche se l'idea non mi dispiacerebbe, infatti le ho detto che c'avrei pensato e che mi sarei comunque trovata un lavoro.
Guardo il soffitto bianco della camera, il jet lag mi sta dando problemi e non mi sono ancora abituata del tutto al fuso orario, sono sveglia da un bel po', ma è troppo presto per alzarsi, chiudo gli occhi per l'ennesima volta, ma invece di addormentarmi, la mia mente mi riporta pezzi della conversazione avuta la sera del mio trasferimento con i miei genitori; come avevo predetto, erano a dir poco furiosi, mi hanno urlato contro per quasi tutta la chiamata, senza nemmeno lasciarmi parlare, volevano ferirmi con le loro parole e ci stavano riuscendo, ma poi ho smesso di ascoltarli e, prima di chiudere la telefonata, gli ho espressamente detto che mi avrebbero potuto contattare solo quando si fossero calmati. Da quel giorno non li ho più sentiti, non un messaggio o una chiamata, finalmente ho iniziato a sentirmi veramente libera, senza dover avere l'ansia di dovergli sempre rispondere, probabilmente chiudendogli il telefono in faccia, ho dato fine a quello che rimaneva del nostro legame e, se da una parte un po' mi dispiace, dall'altra mi sembra di aver fatto la cosa migliore; mi stavano decisamente troppo con il fiato sul collo e io ho voluto dare un taglio a tutto ciò. Adesso gli unici contatti che mi sono rimasti dall'Italia sono Dafne e le mie amiche, la prima mi tiene aggiornata sulla situazione familiare, che ovviamente non è delle migliori, invece Haumea, Chantal e Mia mi scrivono semplicemente per tenerci in contatto e mi hanno pure già spedito le scatole con le mie cose dentro, non le ringrazierò mai abbastanza per quello che hanno fatto per me; ora come ora sembra che nella mia vita stia andando tutto bene e spero vivamente che sia così.
"Buongiorno" esclama Zoe entrando nella stanza e facendomi prendere un colpo, non mi ero nemmeno accorta di essermi addormentata.
"Questi risvegli proprio non mi mancavano" affermo aprendo gli occhi ancora con una mano all'altezza del cuore, portata precedentemente dallo spavento.
"È l'unico modo per svegliarti, sennò se mi limito ad aprire le tende, ti giri dall'altra parte e torni a dormire" risponde cercando di giustificare il suo comportamento.
"Non posso darti torto, ma come mai mi hai svegliato così presto?" chiedo curiosa di sapere che ha in mente perché se lo ha fatto, vuol dire che ha organizzato qualcosa.
"Voglio portarti in un posto che, secondo me, amerai, avrei dovuto portarti mesi fa, ma i programmi sono un po' cambiati e non ne abbiamo più avuto il tempo" replica guardandomi in attesa che io sia sveglia completamente.
"Non vedo l'ora di scoprirlo, faremo anche un video per il blog?" domando mettendomi a sedere sempre più curiosa di capire dove mi porterà.
"Si, ma non registreremo molto, vorrei che fosse una giornata di totale relax e quel posto fa proprio al caso nostro" risponde uscendo velocemente dalla stanza e facendomi capire che mi devo sbrigare.
Senza perdere tempo mi alzo dal letto ed accendo il cellulare, apro l'armadio e cerco qualcosa da mettermi, ormai fa sempre più freddo, dato che siamo a fine novembre, quindi devo assolutamente indossare qualcosa che non mi faccia congelare. Prendo un maglione nero con un disegno di una rosa stilizzata e dei jeans, me li infilo e recupero il cellulare, prima di uscire dalla stanza per andare a fare colazione; sblocco il telefono, mentre cammino per tutto il corridoio, apro la chat di Namjoon e leggo i messaggi facendo attenzione a non cadere dalle scale, essendo ancora mezza addormentata.
CZYTASZ
So Different, So Similar {BTS||FF}
Fanfiction{Wattys 2020} È possibile che due persone con cultura, tradizioni e abitudini diverse si uniscano per formare una cosa sola? Luna, ragazza occidentale, ha passato la sua vita sommersa da stereotipi sotto l'influenza delle persone che la circondavano...
