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"Perché avete quelle facce?" chiedo abbastanza curiosa.

"Forse non te ne sei accorta, ma indossi solo una maglietta" risponde Zoe indicandomi di guardare il mio abbigliamento.

"Oddio, io non mi ricordo nulla, che è successo?" chiedo confusa e grata che la maglietta mi arrivi a metà coscia.

"Namjoon-hyung non dirmi che avete fatto qualcosa mentre dormivo nel letto vicino al vostro" afferma Jungkook indignato solo al pensiero che sia vero.

"No, non è successo nulla" risponde Namjoon tranquillo.

"Allora, perché sono senza vestiti e con una maglia addosso?" chiedo sempre più confusa.

"Quando sono tornato in stanza ieri sera, ti ho trovata senza vestiti mentre vagavi per la stanza, io ti ho solo dato una maglia, visto che era quello che cercavi" risponde tranquillamente.

"Seriamente? Non è che me li hai tolti tu?" chiedo stupita, non mi ricordo di essermi spogliata.

"Ti sto dicendo la verità, comunque era quasi del tutto buio quindi non ho visto nulla" risponde con quella calma che fa solo aumentare il mio nervoso.

"Questa frase potevi anche non dirla, vado a cambiarmi e poi andiamo a casa" dico guardando Zoe che capisce all'istante.

"Puoi tenerti la maglia" risponde Namjoon prima di girarsi dall'altra parte.

Cammino velocemente verso la camera, entro e mi infilo la gonna/shorts e i tacchi, prendo la camicetta ed esco alla velocità della luce. La testa mi sta pregando di stare calma, ma non ci riesco, non dopo quello che ho sentito. È praticamente impossibile che mi sia tolta i vestiti da sola al buio, ero brilla e mi ricordo benissimo che sono crollata con i miei vestiti ieri sera.

"Grazie per la cena e la festa, ma ora ho bisogno di tornare a casa" affermo tornando in cucina per poi uscire subito per non incrociare lo sguardo di Namjoon.

"Ragazzi, mi dispiace. Le parlerò e vedrete che le passerà" dice la mia amica dispiaciuta prima di raggiungermi.

Usciamo dalla casa e raggiungiamo la macchina, entriamo e finalmente riesco un po' a rilassarmi. Zoe mi passa il mio cellulare, che nemmeno ricordavo il posto in cui l'avevo lasciato la sera precedente, e parte per tornare a casa.

"Namjoon ti ha detto la verità, non credo sia stata una scusa, ma anche se l'avesse fatto, era brillo e tu l'hai provocato per tutta la sera" afferma Zoe giustificandolo.

"Non è successo nulla e so benissimo che lui non lo avrebbe mai fatto, viste le condizioni di entrambi" aggiunge continuando il suo discorso.

"Innanzitutto io non l'ho provocato o almeno io non me lo ricordo e poi so che non è quel tipo di ragazzo, però a me ha dato fastidio perché poteva dire la verità" rispondo incrociando le braccia al petto.

"Te l'ha detta, comunque l'hai provocato più volte e se fosse stato qualcun'altro non avrebbe perso tempo. Ora si sentirà in colpa, anche se non ha fatto nulla ed, essendo intelligente, forse te ne parlerà" dice la mia amica prestando attenzione al traffico mattutino.

"Mi dispiace per aver reagito così" rispondo iniziando ad avere i sensi di colpa.

"Tranquilla, vedrai che si sistemerà tutto, i ragazzi capiranno" afferma guardandomi un secondo per consolarmi.

"Rimedierò in qualche modo" rispondo prendendo il cellulare e sbloccandolo.

"Intanto andiamo a casa e ci riposiamo, è stata una festa molto movimentata" sorride Zoe svoltando verso la strada in cui abitiamo.

"Puoi dirlo forte, adoro le loro feste" sorrido a mia volta guardando i messaggi del gruppo tra cui alcune foto; una di me e Namjoon mentre dormiamo e una uguale di Tae e Zoe.

"Che carine queste foto" dico guardandole meglio.

"Non so chi le abbia scattate, ma sono felice che lo abbiano fatto" risponde sorridendo e muovendo la testa come per dire 'questi sono matti'.

"Tu e Tae che avete fatto ieri sera? Stamattina ti guardava in modo diverso" chiedo curiosa più che mai.

"Nulla di che, abbiamo parlato e poi non ricordo molto visto che non reggo l'alcool, però stamattina mi sono ritrovata a dormire con lui" risponde tranquilla e felice.

"Non vorrei sbagliarmi, ma secondo me i ragazzi non hanno per nulla dimenticato quello che abbiamo detto nei video prima di incontrarli" affermo pensandolo sul serio.

"Lo credo pure io, cercano sempre di trovare cose in comune" risponde convinta della mia ipotesi.

"O forse semplicemente ci stiamo immaginando tutto" dico quasi ridendo per come stiamo analizzando gli avvenimenti.

"Questa festa mi avrà distrutta, ma non vedo l'ora di andare alla prossima" afferma accostando davanti casa.

"Pure io, spero sia il più presto possibile" rispondo ripensando al fatto che in Italia quando andavo a casa di qualcuno mi annoiavo quasi sempre, invece loro ti coinvolgono molto e ne sono contenta.

Scendiamo dalla macchina ed entriamo in casa; senza aggiungere altro, entrambe saliamo le scale ed andiamo verso le nostre stanze per riposare.

Entro in camera e subito mi tolgo i tacchi, appoggio la camicetta sulla sedia e il cellulare sul comodino per poi togliermi anche la gonna/shorts. Mi stendo sul letto con la maglia di Namjoon addosso, la guardo e noto che non è tutta bianca, ma c'è scritto in rosso 'Love Yourself'; sarà sicuramente una maglietta del loro tour. La annuso e sento il profumo di Namjoon, è buonissimo; sono contenta che me l'abbia fatta tenere perché così avrò per sempre un ricordo di lui. Chiudo gli occhi, ma i sensi di colpa nei confronti di quel ragazzo non se ne vanno. Mi sento una cretina per aver reagito in quel modo, forse ho esagerato, però non riesco a credere alle sue parole. Ora penserà che sono una persona cattiva; Luna, tu si che sai sempre come rovinare tutto.

I miei pensieri vengono interrotti da una suoneria, ma non ricordo di averne messa una. Apro gli occhi e recupero il cellulare per capire chi mi sta chiamando: mia madre; per un attimo ho sperato fosse Namjoon, ma mi sbagliavo.

"Pronto?" dico dopo aver risposto.

"Ciao, come stai? È da giorni che non ci sentiamo" risponde preoccupata.

"Sto bene, mi sto godendo la mia indipendenza" dico quasi acida, non avevo proprio voglia di sentirla.

"Sono contenta, però ogni tanto avvisa che sei ancora viva" risponde facendomi ancora più innervosire.

"Sono in Corea, non nel Bronx" dico cercando di stare calma.

"Ho capito, però non si sa mai" risponde capendo che sta esagerando.

"Devo andare a fare colazione. Ci sentiamo, ciao" dico prima di chiudere la chiamata; vorrei che capisse che sto bene e che non ho sempre bisogno di qualcuno che mi sorvegli costantemente.

Metto il cellulare sul comodino e finalmente posso godermi un po' di pace; in questi casi adoro il silenzio. Quando hai la testa piena di pensieri, il silenzio attorno a te è fondamentale per non sentirti ancora più confusa. Il silenzio ti rilassa, ti fa riflettere, ti aiuta a non farti prendere dal panico, ti aiuta a prendere le scelte migliori, ma soprattutto ti aiuta a elaborare il dolore.

Il campanello suona ed interrompe i miei pensieri, ho capito che non riuscirò a riposarmi un secondo; ma che succede oggi? Ma soprattutto chi è che ha suonato? Non credo che Zoe stia aspettando qualcuno o almeno a me non l'ha detto.

>Spazio Autrice:

Secondo voi, Namjoon dice la verità? Luna ha sbagliato a reagire così? Ma soprattutto, chi avrà suonato il campanello?

Spero vi sia piaciuto il capitolo, se vi va lasciate una stellina e un commento per farmi sapere cosa ne pensate. A presto 💜

Ps. Oggi questa storia è arrivata a 200 voti e sta raggiungendo 1K di letture, grazie a tutte le persone che la stanno leggendo, votando e commentando, spero vi piaccia ogni capitolo e la storia in sé, è importante per me il vostro parere e il vostro supporto, grazie ancora 💜

So Different, So Similar {BTS||FF}Where stories live. Discover now