Una strega superdotata (Parte II)

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-Ma stai scherzando...?! Ti sta fissando, Eli! Hai fatto colpo!-

Fece improvvisamente Matilda e la Malfoy abbassò lo sguardo, tormentata dalle sue parole "No, no! Diamine!!" doveva essere dello stesso colore dei suoi pantaloni.

-Oddio... si sta alzando. Merda, ma che occhi ha?! E' stupendo!- mormorò al suo fianco Gwen, le sue parole fecero ammutolire il gruppo e alzare lo sguardo di Eliza sul moro che si stava dirigendo verso di lei, sorridendole ammiccante.

Fu devastante vederlo sorriderle in quel modo, perché stava facendo lo splendido in quella maniera?! Che situazione orribile!

-Buongiorno, ragazze...- fece con voce rilassata e maliziosa Raul, guardando le sue tre compagne, che si stamparono dei sorrisoni sui loro visini –Ciao...- mormorarono in un coro di miagolii, oramai inevitabilmente infatuate.

Lui alzò lo sguardo verso la cameriera e le fece un cenno, al che la ragazza arrivò praticamente correndo, ignorando le richieste degli altri clienti –Dimmi pure!- fece, gioviale, alzando bene il petto, ma assumendo un'aria molto ingenua.

Raul stirò un sorriso di circostanza e fece -Porta tutto quello che vogliono a queste belle ragazze, addebita tutto al mio tavolo.- Non si sprecò nemmeno a indicarle quale, che la vide sparire in un battibaleno.

Eliza schiuse le labbra e finalmente lui scese ad osservarla –Ciao, Eli'.-

Le tre vennero folgorate dalla notizia che quei due palesemente si conoscevano e la Malfoy mormorò impersonale –Ciao...-

Lì, lo vide assumere un'aria scontenta e domandarle –Non mi saluti? Come mai così fredda?-

Le chiese, come se generalmente il loro rapporto fosse intriso di coccole affettuose.

La Malfoy percepì la plateale trappola e non riuscì a pensare ad un modo per districarsi. Così si levò in piedi e gli si avvicinò, pensando che le avrebbe permesso di dargli un paio di baci sulla guancia, così da potersi liberare di lui in rapidità, ma così non fu.

Lo vide sorriderle appena e proporle subito, prima che fosse abbastanza vicina –Perché non mi accompagni fuori? Stavo per uscire a fumare...-

Lei arrossì appena e boccheggiante lo vide tornare sulle sue amiche –Ordinate pure tutto quello che volete, ragazze.- fece, galante e, quando arrivò di fretta la cameriera, la videro tutti inchinarsi provocante, lanciando distrattamente un'occhiata al moro, che le sorrise appena e fece rocamente –Grazie mille...- scese così con lo sguardo sulla scollatura, leggendo il cartellino e ultimò in un soffio -...Ivonne-

E, dopo aver lasciato sbalordita la cameriera, lo videro uscire, seguito immediatamente dopo da Eliza che, una volta fuori dalla portata di orecchie babbane, ovviamente lo sgridò. L'aria fredda aveva rischiarato notevolmente la sua mente –Che vuoi? Si può sapere?-

Lo vide voltarsi verso di lei e osservarla sconcertato, intimamente offeso. Lei venne perciò presa del tutto in contropiede.

-Sicuramente vorrei che mi salutassi, ma ancora di più che ti calmassi. Grazie.- ultimò, quindi, infastidito.

Lei sbuffò visibilmente, roteando li occhi -Non c'era certo bisogno di uscire fuori, per questo!- e si mosse verso di lui con l'intendo di baciarlo.

Lui, però, capendo le sue intenzioni indietreggiò, guardandola duramente –Anzi, sai che c'è, Malfoy? Torna pure dentro... non ho intenzione di perdere tempo col tuo culo girato, oggi.-

Le diede quindi le spalle, tirando fuori dal pacchetto una Magh mentre si allontanava.

Eliza capendo di essere appena stata rifiutata, abbassò il viso e, per quanto avrebbe voluto disperatamente avere ragione a mandarlo a quel paese, non poté proprio evitare di farsi un esame di coscienza.

V.  I TitaniWhere stories live. Discover now