Nuove minacce (Parte III)

439 40 42
                                    

Quando Hazel varcò la soglia della camera di Hayden, quella mattina, spalancò gli occhi quando notò quattro megaschermi che levitavano sopra il letto. C'erano quattro immagini riprodotte su ognuno di questi e le persone che stavano parlando lo stavano facendo in lingue tutte diverse. Il primogenito di casa Malfoy era seduto sul letto e appariva molto concentrato. Stava ascoltando tutti e sedici i telegiornali provenienti da altrettante città del mondo, probabilmente nel rilevare l'attacco della Signora della Morte non appena questo sarebbe iniziato e non quando ormai tutto era già fatto, come sempre.

La cosa chiaramente le diede alla testa -Hayden!!- berciò, severa e il biondino scattò verso di lei, facendo sparire immediatamente gli occhi demoniaci -Ehi...- e mosse la mano, celando i suoi nuovi compagni di stanza con cui lei non avrebbe certo condiviso il letto!!

-Ehi!? Stai ancora cercando quella donna?! Non è te che vuole! L'hai capito o no!?-

Quello arrossì appena e si morse il labbro inferiore, indeciso se parlare o meno -Voglio... voglio affrontarla, Hazel.-

Le sue parole lasciarono lei sconcertata -AH!?- e lo raggiunse sul letto, afferrandolo rudemente per il bavero e vedendolo presto assumere un'aria preoccupata -Capisci che non posso permettere che succeda ancora ciò che è successo quando eravamo bambini!? E se dovesse venire qui? Metterebbe in pericolo Sharlize ed Eva! Ma t'immagini una cosa del genere!?-

-Eva ha fatto fuori il Titano da sola! Hayden!- gli fece notare la vampira, furiosa e lui replicò -Sì! E da allora non ha più usato il potere! Probabilmente è riuscita a farlo solo a causa della forte emozione data dalla nascita! Non possiamo basare le nostre sicurezze su una cosa simile! Sino a prova contraria sono l'unico, oltre a nostro padre, a poter affrontare il Titano e avere la speranza di ucciderlo! Quindi questa donna non può essere un vero problema per me! Non puoi trattarmi come se fossi ancora un bambino, Hazel!- e le afferrò i polsi, guardandola con decisione -Sono uscito dall'Accademia per Domatori a pieni voti, non hai nemmeno idea delle prove che ho dovuto affrontare e di cui non mi sono mai lamentato... ma se sono così sicuro di me, un motivo c'è.- scandì, ora con aria decisa e lei, purtroppo, non riuscì a non trovarlo bellissimo e non meno convincente, suo malgrado.

Rimasero a guardarsi intensamente per un lungo momento, poi lei gli disse, assottigliando lo sguardo carminio -Allora giura che mi porterai con te. Da quando lo spirito di mia madre ha abbandonato totalmente i miei capelli, sono diventata più forte, lo sai. Ora sono in grado di gestire in completa autonomia il mio potere, sfruttando i sensi del Reale, oltre che la sua forza... quindi ho anche io il diritto di esserci.-

Vide il giovane tentennare davanti a quella richiesta ardita e lei ultimò -Se vuoi che io mi fidi di te, anche tu devi fidarti di me. Appena quella donna apparirà di nuovo, prima di correre da lei, dovrai correre da me per prima. Lo prometti?-

E lì, finalmente lo vide annuire appena, anche se non la guardò negli occhi -Va bene...-

Quella annuì soddisfatta e lo invitò a scendere di sotto, avrebbero pranzato con i genitori.

...

Verso le quattro del pomeriggio Hayden, dopo aver fatto compagnia ad Hazel e Skarlet nel sonnellino pomeridiano, aveva deciso di incontrarsi con Raul, a casa sua.

Quando si smaterializzò si sorprese nel vedere Eliza al tavolo della cucina.

Arden, al suo fianco, lo notò per primo e gli sorrise -Ciao, Hayden!-

Eliza si volse sorpresa e il maggiore la raggiunse, baciandole la nuca, e scombussolando i capelli scuri del giovane Smith i cui lineamenti erano stati ereditati direttamente da nonno Gabriel.

V.  I TitaniWhere stories live. Discover now