La Punizione (Parte I)

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-Uff...-

Una plausibile notte in bianco per la povera Cherlyne che per l'ennesima volta si era rigirata nel proprio letto, accorgendosi che oramai erano le sei e che non avrebbe avuto un sonno riposante fino alle otto.

James, dopo l'ennesimo movimento, aprì gli occhi e vide la donna osservare con espressione corrucciata il soffitto –Mhhh... more...?- mugugnò quello, muovendosi verso la bionda e abbracciandola, per poi baciarle distrattamente collo e petto.

Quella velò lo sguardo e accarezzò il capo del marito dolcemente –Scusa... ti ho svegliato?-

Il moro risalì il mento della bionda e glielo baciò, per poi sentire il suo bacio sulle labbra –No, non preoccuparti...- e la sentì sfiorargli i fianchi con le ginocchia, in un silenzioso invito, cosa che lo spinse a baciarla più deciso, mentre le mani erano scese ad accarezzarle le cosce –Credo... che tu abbia troppe cose per la testa, Malfoy. Non sei d'accordo?-

La bionda mugugnò compiaciuta e lasciò che il compagno la toccasse e la baciasse come meglio gradiva, era l'unico che riusciva a farle dimenticare i suoi problemi...

"Già... magari..."

E se avesse chiesto un parere a lui? Sebbene non vedesse più tanto spesso Leon, aveva imparato a suo tempo a conoscere lui e Arianna, forse poteva darle un consiglio o quantomeno indirizzarla.

-Non sei con me, Cher...- constatò lui a un certo punto, svegliandosi definitivamente e guardandola.

Lei sgranò gli occhi e poi assunse un'aria triste –Scusa, è che... volevo dirti una cosa-

-Sei strana da almeno una settimana, credevo che fosse la preparazione dell'esame di ricapitolazione per i ragazzi, ma evidentemente non è quello...- constatò, ora preoccupato, mentre accarezzava le ciocche dorate che contornavano il volto della donna.

La bionda scosse il capo, intristita –No, affatto. Ecco, io... io ho parlato con Arianna una settimana fa, non te l'ho detto perché non volevo darti pensiero, stai lavorando molto e...-

-Oh, Cher... ma cosa dici? Non voglio che tu smetta di parlarmi...- le disse, ora decisamente preoccupato -Che succede!?-

La bionda dunque assunse presto un'aria triste, presentando sul suo bel viso il tipico broncio pre-pianto –Arianna fra qualche settimana morirà...!- e scoppiò in lacrime, finendo fra le braccia del marito che la strinse a sé sconvolto –Cosa? Ma... come? Sta male?-

La bionda scosse il capo e fra i singhiozzi gli spiegò ogni cosa.

-Cielo... che crudeltà, però! E' assurdo che le Ordinatrici compiano un gesto simile! Togliere la vita a una donna che ama il suo compagno... e Leon!? Come l'ha presa?-

Cherlyne annuì e tirò su col naso –Lui fa finta di nulla... Si comporta come se non sapesse niente! E io non voglio che si tenga tutto dentro, perché quando lei morirà... dovrà esplodere! Ho paura che possa anche far del male a se stesso, James!-

Il moro rimase zitto, mentre l'avvertiva piangere. Sapeva bene quanto tenesse alla coppia e vedere sua moglie in quello stato, lo intristiva profondamente. -E' normale che rifiuti la cosa in questi primi giorni, non puoi pretendere che voglia parlarne subito... devi avere un po' di pazienza, credo. Che cosa ti aspettavi?- domandò l'uomo e la donna lo guardò, ritenendo che non avesse poi torto –Hai ragione, lo so, è la prima cosa che ho detto ad Arianna. Ma davvero, James, fa come se non fosse successo niente. Speravo che aprisse l'argomento... ma nulla. Quando capisce dove voglio andare a parare parla di altro o sparisce. Vorrei solo che si confidasse... siamo amici, sa che può fidarsi di me.-

-Secondo me devi avere pazienza e non perseguitarlo, Cher. Altrimenti si arrabbierà e avrebbe ogni ragione a farlo...-

-Tenersi dentro tutto questo dolore però... non può fargli bene! Non importa se si arrabbierà con me... se riuscirà a farlo sfogare.-

V.  I TitaniWhere stories live. Discover now