Il circuito (Parte VI)

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-Ma è lì dentro e solo lì dentro che troveremo le uniche persone a questo mondo che, a prescindere da ogni cosa, ci perdoneranno... sempre!-

-E ti sembra corretto?-

-Sì! Sì cazzo! Lo è! Lo è perché non abbiamo scelto di diventare così! Non abbiamo scelto di vivere con Karim e non l'hanno deciso nemmeno loro! L'unico responsabile è stato già cancellato! Quindi, per favore, ti prego... non perdere le speranze per noi, perché se lo farai... se arriverai a dirmi che per noi non c'è modo di cambiare, di... di essere diversi... allora smetterò di provarci...- e Ares lo vide deglutire, con sguardo atterrito -E solo le Dee sanno cosa questo andrebbe a significare per i nostri cari. Rovinerei ogni cosa, come è già successo... ti prego, Ares.-

Il Diurno, preso dal turbamento che gli offriva sentire la propria anima riempirgli la testa delle proprie emozioni ridestate, aveva preferito demotivare il fratello ad avvicinarsi a Sharlize, pur di avere la certezza che non si lasciasse andare con lei... ma non aveva pensato che non dargli alcuna possibilità di redenzione, avrebbe solo peggiorato le cose. Benché una parte di lui lo pensasse davvero.

Quindi gli disse -Te l'ho detto per spingerti ad allontanarti da lei. Le sei sempre troppo vicino e questo è un male.-

-E' mia cugina e io sono sempre stato molto affettuoso con lei! A nessuno ha fatto strano che lo fossi!-

-Ma sappiamo entrambi che non è quel tipo di affetto quello che provi per lei.-

-Certo! Ma l'idea di maltrattarla come fai tu mi ammazza, Ares! Ancora non mi credi quando ti dico che per me lei è diversa! Lei è molto più, attualmente, che una semplice speranza di cambiare! Per me è una certezza! Lo capisci!? Capisci perché... anche se è magia, non potrei essere più grato che questa situazione esista? E sono sicuro che sarebbe la stessa cosa per te, se soltanto ti ammorbidissi un po'. Non dico che dobbiamo scoparcela, maledizione!-

Ares spostò lo sguardo da una parte, chiedendosi se il fratello avesse o meno ragione, a quel punto.

-...E poi vorrei proprio sapere se quando senti la tua anima, pensi davvero che ti farebbe godere stuprarla.-

Ultimò l'altro, imbronciato, vedendo Ares tornare a guardarlo, con noia -Non mi è balenato per la testa, in quel momento. Sai com'è, per settantanni non ho avuto alcun tipo di reazione umana, ero un pelo scioccato.-

-Se fossi più gentile con lei, entreresti più in contatto con le tue emozioni, ti ci abitueresti e avresti modo di ragionarci sopra... quando uno non ha un'anima ed è dotato di una natura predatoria come la nostra, godere della sofferenza di una vittima è perfettamente normale visto che è l'unico piacere che si può provare.-

Dopo le sue parole, Ares non riuscì più a ribattere. Purtroppo era vero, non aveva sufficienti argomenti oltre a quelli della sua pochissima esperienza come essere umano completo di un'anima.

-Non penso sarò affettuoso ma... smetterò di essere rude con lei.-

E Viktor sospirò sollevato, sorridendogli appena -Finalmente, adesso torniamo a casa.-

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V.  I TitaniKde žijí příběhy. Začni objevovat