Il lupo da guardia (Parte III)

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Quel pomeriggio, Rich, decise di andare a casa Malfoy, nella speranza che la detestata cugina non ci fosse. Aveva mandato un messaggio a Tom, per essere certo di trovare lui e consorte a casa e disponibili alla conversazione.

Quando suonò, gli aprì la zia, che gli sorrise ampiamente –Ciao, tesoro! Tutto ok?-

Il biondo ammorbidì la propria espressione e annuì tranquillo –Sì, dovevo solo dirvi una cosa, tutto qui.-

La donna annuì vagamente e lo lasciò entrare, muovendosi verso la cucina.

Il lupo avvertì l'odore di Sharlize e Monica al piano di sopra, erano da sole, mentre Skarlet ed Hazel erano con Darco. Nessuno di loro probabilmente si era accorto della sua presenza, anche se Hazel, se avesse indagato, ci sarebbe certamente riuscita.

Quando la porta della cucina si chiuse alle spalle del ragazzo, la stanza venne insonorizzata e il biondino si sedette affianco a Tom, che era seduto capotavola con il suo caffè caldo davanti, lo osservava con i curiosi occhi nocciola.

-Ciao, Rich. Stai bene?-

Gli domandò lo zio, con fare quasi professionale e il biondo guardò i due, sperando che il messaggio non li avesse messi eccessivamente in allarme

-Sì, diciamo.-

Replicò il lupo, mentre Tanya gli chiese –Vuoi anche tu un caffè?-

Il Lupo guardò la donna e scosse il capo –No, non preoccuparti...-

-Arriviamo al sodo, Rich- intervenne dunque laconico Tom, era un po' infastidito probabilmente.

Rich guardò la porta con ansia e poi vide Tanya sorridergli gentilmente, allungò una mano e gliela afferrò, aveva percepito in lui l'ansia di venir spiato dai cugini –Forza, non preoccuparti... non ti sentirà nessuno-

L'Alfa annuì e fece –Ok, allora cercherò di essere breve. In queste ultime settimane, Skarlet sta facendo molta amicizia con Falko, non so se avete presente chi è...-

Tanya e Tom si lanciarono un'occhiata molto rapida e Tanya annuì –Sì, il ragazzone che di recente è insieme a te e Lara, giusto?-

Il biondo annuì e abbassò lo sguardo sull'anello dei Malfoy che portava al pollice, prendendo a giocarci –Ecco, io vorrei essere escluso da ogni possibile responsabilità, qualora dovesse succederle qualcosa. Sono qui solo per questo.- sottolineò esplicito.

Alle sue parole Tom sgranò gli occhi, rapidamente messo in allarme, mentre Tanya solo inizialmente ebbe quella stessa reazione, poi divenne improvvisamente seria e pensosa.

Tom fu quello che intervenne, preso dalla paura per la figlia –Cosa intendi, scusa!?-

Il ragazzo guardò Tom ed espirò, come uno che la sapeva lunga, mentre scuoteva il capo –Falko è tutt'altro che un ragazzo normale, è uno che non si interessa di niente oltre che del potere. E di certo non gli importa di ferire o maltrattare le donne, ho visto ragazze conciate davvero molto male dopo aver passato la notte con lui. Skarlet ha la capacità di rigenerarsi, ma non di non avvertire il dolore, per cui di certo si riprenderebbe ma il trauma psicologico rimarrebbe. E io, ribadisco, non voglio essere accusato nel caso le facesse del male.-

-Perché credi che ti avremmo accusato? Non sei la balia di nostra figlia... o mi sbaglio?- domandò Tanya, più acuta del marito che aveva gli occhi ansiosi e sgranati. La sua mente aveva già iniziato a pensare ad un modo per evitare che Skarlet e quel lupo potessero approfondire il loro rapporto, si fidava ciecamente del parere di Rich, perché era un Puro di Cuore e non poteva mentirgli.

Però le parole della moglie lo lasciarono perplesso. Perché una domanda simile?

Rich arrossì davanti a quella domanda e si appoggiò alla sedia, incrociando le braccia sul petto, che divenne ancora più massiccio e corposo –Volevo solo agire di anticipo, prima che accadesse l'irreparabile...-

V.  I TitaniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora