Benvenuto Gabriel (Parte I)

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Axel anche quella mattina si era svegliato molto presto, lasciando il letto che condivideva con Tiara e andando a osservare la gelida alba fuori in balcone.

Quel giorno, però, Tiara lo aveva seguito, stretta nella propria vestaglia.

Aveva subito il suo lungo silenzio, anche se sapeva che lui poteva facilmente percepirla alle sue spalle. Quindi gli chiese: -Quando hai intenzione di andare da lei?-

Axel, che temeva di dover affrontare presto o tardi i suoi pensieri da Lettrice, le rispose con una domanda -Quindi è vero? Mi sono innamorato di lei?-

Avere una certezza tangibile quando nei sentimenti non c'era niente di palpabile, era una bella comodità.

Tiara sospirò e spostò il viso verso la montagna, anche se non poteva vederla -Sai, esistono dei fili di colore altalenante, fili che rappresentano dei sentimenti che sono a metà fra un tipo di sentimento ed un altro, come l'amore e l'amicizia o l'amore e l'odio. Quasi tutti i sentimenti attraversano questa fase e, solitamente, si fermano su un colore solo quando si ha la certezza di venir ricambiati o meno. E' strano come quindi la mente e la sicurezza di un individuo possano anche influenzare i suoi sentimenti. Solo confrontarsi con l'altro può davvero offrirci la certezza di ciò che proviamo.-

-Ma questi non sono sentimenti veri, reali. Solo molto vigliacchi e non a sé stanti. Non si può amare qualcuno solo perché sai che ti ricambia.-

-In amore penso sia molto difficile essere coraggiosi, soprattutto quando non si è certi di essere contraccambiati, Axel. Anche la persona più sicura di sé può vacillare. E magari, davanti al rifiuto, la maggior parte cerca di andare avanti, dimenticare l'altro e trovare un nuovo amore o amico.-

Axel abbassò il viso e sospirò sonoramente -Quindi il mio filo per Eva cambia colore?-

-Sì, Axel. E' per questo che dovresti andare da lei, a mio parere.-

-Se però hai ragione e lei mi ricambiasse...-

-Probabilmente il tuo filo si fermerebbe sull'amore. Sì.- lo interruppe, vedendolo scuotere il capo -Non voglio questo. Non voglio trovare la sicurezza dei miei sentimenti nella sua conferma... non è corretto.-

Tiara stirò un mezzo sorriso in quel momento e annuì appena -Da quando è partita non fai che pensare a lei e... non so quanto tu voglia aspettare per avere le tue risposte.- e Axel spalancò gli occhi, sentendosi un vero stronzo. Non aveva minimamente pensato a lei.

-Scusami, Tiara. Hai perfettamente ragione.-

-Non voglio metterti alcuna pressione, ti sto solo indicando la via più breve per avere delle risposte che, secondo me, se non hai avuto mentre lei era qui, non le avrai mentre non è presente. Non è detto che tu debba parlarle dei sentimenti che forse provi per lei, ma vederla... ti darà delle emozioni ben precise, emozioni che dovrai analizzare e riconoscere.-

Lui a quel punto si volse, grato di quei consigli che gli stava dando -Tu senza alcun dubbio mi ami, anche se non ho mai capito come fai. Io mi sopporto a mala pena.-

-Lo so, ma se in tutti questi anni non sono riuscita a farti amare te stesso, probabilmente non ti sono stata di grande aiuto.-

-Non è certo colpa tua.-

-No? Questo ancora è un aspetto che mi porta molti dubbi, temo.-

Axel continuò a osservarla, poi abbassò il viso, domandandole -Se non andrò da lei... il filo che ci lega si romperà?-

-No, quando i veri rapporti si perdono, a meno che non vengano rimossi dalla mente, io li vedo come fili grigi e sfilacciati, apparentemente molto delicati, ma che non si rompono mai. Spero davvero che tu non voglia aspettare che succeda.-

V.  I TitaniWhere stories live. Discover now