Finalmente ci conosciamo... (Parte III)

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Avrebbe almeno potuto acciuffarla per un braccio, o anche per i fianchi, ma si limitò ad afferrarle il vestitino dallo scollo sulla schiena, tirandola su in un momento. Lei rimise il piede dritto, ancora vagamente sconcertata e si volse per incontrare gli occhi del suo salvatore.

Rimase, immancabilmente, molto delusa. Ma solo dopo, perché, suo malgrado, né lei né lui potevano davvero evitare di rimanere entrambi totalmente soddisfatti nello scrutarsi vicendevolmente e a primo impatto... poi veniva tutto il resto e, insieme a questo, il rancore.

-Oh, tesoro! Eccoti, finalmente!-

Non si erano detti niente. Gli occhi rubini di Skarlet erano immersi negli argentei dell'Alpha davanti ai suoi occhi, Richmond Malfoy.

Indossava una maglia su misura e scura, aderente ma elasticizzata, chiaramente a maniche corte. Era imponente e il volto serio era attraversato da delle strisciate rosa luminescente, come anche i capelli chiarissimi e più giù, sulla maglietta. Qualcuno gli aveva spalmato le mani addosso.

Chi era appena intervenuta a interrompere quello scambio di sguardi truci, era stata Lara, giunta alle sue spalle e corsa ad abbracciarla, mentre guardava storto Rich -Ehi! Dov'eri... finito...?- e lo guardò con nuova attenzione, notando il passaggio di dita sul suo corpo, lo sguardo ottenebrato del compagno faceva presagire che la notte per lui era appena iniziata.

-In giro.- tagliò corto lui, e dovette voltarsi quando qualcuno lo sculacciò. Era Hazel -Eccoci qua... vedo che non poche hanno abusato del tuo sederino, tesoro...- e guardò con furbizia il bel giovane che assunse un'aria compiaciuta -Niente che non volessi, tranquilla.-

E quella liberò una mezza risata e commentò -Difficile obbligarti a fare qualcosa che non vorresti...- e quindi volse il capo verso Skarlet, con aria furba.

La vide spostare lo sguardo altrove, infastidita. Sicuramente aveva assistito al suo salvataggio e sicuramente il suo commento era riferito ai loro trascorsi. Hazel non lasciava mai commenti enigmatici a caso.

-Andiamo a sederci??- propose Lara, che invece non aveva affatto percepito la provocazione e Rich disse per primo -Adesso no, ciao.- e le fece un cenno, passando la mano sul capo della sua vampira preferita... anche se l'Alpha in cuor suo sapeva bene chi fosse davvero il suo vampiro preferito.

-Io voglio rivedere Falko, stavolta! Finalmente potrò approfittare di questa punizione visto che non l'avete mai invitato alle nostre feste!-

Lamentò Hazel e Skarlet alzò gli occhioni su Lara.

La bella lupa era diventata molto alta e prestante. Era una bella donna, atletica e prosperosa. La vivace chioma color caramello incorniciava disordinatamente il suo volto, come una criniera.

-Che seccatura...- sbuffò, davanti a quella lamentela -Non vi perdete niente!-

E Hazel afferrò Skarlet per il polso, trascinandola con sé -Ne avevamo già parlato! Fai strada, lupacchiotta, non fare la timida... o inizieremo a pensare che vuoi tenertelo tutto per te!- e fece schioccare la lingua, con malizia.

Lara schiuse le labbra, boccheggiante per un momento davanti a quella palese provocazione, ma scosse il capo e quindi sbuffò. Si concentrò sulla ricerca del compagno. Non era molto lontano da loro...

-Okay, ma spicciamoci...-

Inutile dirlo. Con il tempo, il suo rapporto con Falko non era affatto migliorato.

Dopo lo scontro che aveva avuto con lui, al Pentagono, un mese prima di partire per l'Artiglio, non l'aveva che incrociato poche volte, ma solo di vista. Per fortuna in quel lontano periodo non aveva potuto visitare casa dei suoi genitori adottivi, ovvero i Capobranco, ma la fortuna aveva voluto che la sua partenza coincidesse col giorno in cui lui era passato a Delta, avendo così l'opportunità di avere una casa sua personale, che piazzarono a due case di distanza dalla sua propria e quella di Rich.

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