La storia si ripete (Parte V)

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La Malfoy arrossì, ora piegando le gambe al petto e guardandosi intorno, per poi poggiare il mento sulle ginocchia -Perché so qual è il suo vero obbiettivo e... non so se posso dargli torto, ecco.-

Bryanna non capì cosa le volesse dire ed Eliza le lanciò un'occhiata rapida, per poi tornare a guardare l'acqua -Vuole che... intensifichiamo la nostra attività sessuale. Secondo lui ne facciamo poca, non ci siamo davvero abituati, ed è per quello che non... che io non sono sempre... concentrata sulla cosa. Dice che non sono molto a mio agio e che lui invece si lascia trascinare troppo in fretta dall'emozione e questo perché probabilmente non ne facciamo a sufficienza. Ecco.- sciorinò, visto che ormai quei pensieri la tormentavano da tempo immemore. Chiuse gli occhi e nascose totalmente il viso.

La bruna fu molto sorpresa di sentirla aprirsi in quel modo con lei, era visibile che ne aveva una reale necessità. Sapeva che non era una fan del sesso, anche se non aveva mai affrontato veramente quel discorso con lei.

-E a te non va che la cosa ti coinvolga di più? Che così possa piacerti maggiormente?-

-No, io sto bene così.- sostenne duramente, stringendo la mascella e i pugni.

Bryanna la sentì decisamente lapidaria in quell'asserzione e le accarezzò i capelli, vedendola leggere nei suoi occhi una forte difficoltà nel dirle costa stava pensando. Vide pietà nel suo sguardo e le venne istintivamente voglia di piangere -Non è vero...?- le domandò poi, con voce rotta.

-No, non penso sia vero, tesoro.- non riuscì a non dirle, la bruna, condizionata dal suo stato -Ma se non accetti di avere questo problema e di volerlo risolvere... ho paura che le cose non cambieranno da sole.- le disse, con sincerità, vedendo l'altra trattenere un singulto e tornare con la testa fra le ginocchia.

-Tuo... tuo fratello me lo stava dicendo e... l'ho mandato a quel paese, però...- singhiozzò -...Ho paura che abbia ragione lui.-

Bryanna annuì subito, facendo capire all'amica che quel pensiero l'aveva avuto prima lei, senza avere il coraggio di farglielo presente.

-Raul... sostiene che le creature demoniache, come anche quelle angeliche, abbiano per natura un'esigenza diversa, rispetto ai normali esseri umani. Ed è per questo che la loro attitudine sessuale è, di conseguenza, differente. Anche se le eccezioni esistono sempre... quando è il cuore ad essere coinvolto. L'amore, se è vero, riesce a infrangere ogni barriera.-

Eliza arrossì davanti a quella metafora. Iniziando a intuire cosa stesse cercando di dirle l'amica. I suoi occhi si riempirono così di lacrime e mugugnò -Ma... ma io amo Eamon...-

E guardò la bruna, che non smise di accarezzarla, presto contagiata dal suo dispiacere e le rispose, affettuosa -Tesoro mio...-

-Non pensi che sia così?-

Le domandò l'altra, ora incalzante, mentre sollevava appena il volto, per cercare nei suoi occhi una verità che non era certa le avrebbe rivelato.

-Non è ciò che penso io, quello che conta, Eli'. Per me tu sei imparagonabile a qualunque altra ragazza e certo non posso proprio vedere Eamon all'altezza di una persona come te. Ma... oh, tesoro... tesoro non fare così...- la raggiunse, vedendola iniziare improvvisamente a piangere. La strinse forte, accarezzandole la schiena -Quello che importa è solo ciò che pensi tu, Eli. Se sei assolutamente certa di amarlo, se non ti vedi con nessun altro insieme in questo mondo, allora è certamente così e... quello di cui avete bisogno magari è davvero solo un po' più di intimità, anche se sai che io non sono poi così esperta in queste cose...- tenne a sottolineare l'amica, guardandola ora e andando ad asciugarle il viso coi pollici -Ti prego, non ti ho mai vista così, non far piangere anche me...-

V.  I TitaniWhere stories live. Discover now